Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Rispondo al lettore che ha pubblicato il suo punto di vista in merito al camioncino dei panini . Io penso che volevano semplicemente dare un servizio alle persone che uscendo dalla discoteca possono avere .....
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Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.

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Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.

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Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.

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As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.

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As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.

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Inaugurazione sabato 23 novembre alle 17.

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

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VALDINIEVOLE
Cittadinanza Resistenza: "Sulla fusione dei Comuni ragionevolezza impone che siano cittadini a scegliere"

24/10/2014 - 14:56

Il comitato di Cittadinanza Resistenza desidera intervenire in merito al dibattito che si è aperto riguardo al futuro assetto dei comuni della Valdinievole: fusione o unione dei servizi?

 

"Diverse sono le posizioni espresse dai giocatori in campo. Tutti gli interventi hanno guardato solo al risultato finale e per questo si sono create divisioni. I nostri interventi da ora in poi non guarderanno più al risultato finale ma si focalizzeranno solo sul “processo” utilizzato per giungere alla decisione finale (fusione o unione?). Sul “processo” da seguire riteniamo che sia possibile trovare tutti d’accordo perché siamo tutti in una democrazia popolare, fino a prova contraria.
 
Un esempio. E’ il processo che rende la scelta vincente. Due nazioni hanno un regime dittatoriale. Nella prima la democrazia nasce per volontà del popolo, che si sacrifica attraverso una guerra civile. Nella seconda nazione la democrazia nasce a seguito di un giusto intervento militare esterno. Entrambi giungono allo stesso risultato: il regime è abbattuto e ci saranno subito elezioni libere, finalmente!. Proviamo ora a spostare l’attenzione dal “risultato” al “processo”. E’ stato un “processo” simile? E’ ipotizzabile che nella prima nazione la democrazia sarà più stabile ed autonoma da aiuti esterni perché è stata la gente a scegliere di sacrificarsi? E’ ipotizzabile che quando fallirà il tentativo illustrato nel secondo caso, magari perché la forza esterna si ritirerà, la situazione diventerà peggio di come era prima?
 
In Valdinievole siamo davanti ad un “bivio”. Quale strada (chiedere ai cittadini o interpretare il loro pensiero) intraprendere?
 
Davanti a noi ci sono due cartelli uno che guarda a sinistra con scritto “Via della ragionevolezza” e uno invece guarda a destra dove c’è scritto “Via della sveltezza”. Il primo, quello della “ragionevolezza” prevede che siano i cittadini a scegliere autonomamente. E’ più lungo, magari solitario, ma vincente qualunque sia la scelta finale perché il processo è stato democratico e scelto dai destinatari finali. Il secondo percorso, quello della “sveltezza”, prevede che sia un pool di 11 persone a decidere per 120.000 cittadini, con un rapporto, badate bene, di 1 decisore per ogni 12.000 persone.

 

Questo è il percorso veloce, è perdente qualsiasi cosa il pool deciderà. Perdente perché il pool sarà sempre composto da soli soggetti che “interpreteranno” la volontà altrui.  E’ sempre perdente perché nella “via della sveltezza” si nasconde una “trappola” già scritta nell’atto di nascita di qualsiasi cosa verrà fuori dal processo e che minerà il suo stesso successo finale: ogni intoppo, ogni rallentamento, ogni tassa in più o risparmio percepito come minore rispetto alle aspettative della gente, sarà sempre contestato e strumentalizzato, a torto o a ragione. Noi cittadini nella fase economica attuale non possiamo permetterci questo errore di valutazione perché dall’altra parte della Valdinievole sta nascendo l’area metropolitana ed i comuni non hanno più soldi per gestire il territorio e l’ambiente in modo ottimale.
 
Qualcuno potrebbe obbiettare giocando sul fatto che lui (o lei) è uscito vittorioso dalle elezioni, dove peraltro quasi la metà degli elettori non è andata a votare. Noi lo stoppiamo subito così. La scelta del “futuro assetto istituzionale della Valdinievole” è una scelta costituente. In comune non esistono meccanismi tali per distinguere le scelte costituenti da qualsiasi altro atto di ordinaria amministrazione. L’oggetto però è diverso perché è straordinario e non ordinario. Una scelta costituente è destinata ad influenzare nel bene o nel male il futuro di ogni cittadino e anche delle generazioni future. Dunque a nostro avviso l’unica via che consente di non travalicare il mandato politico che è stato “temporaneamente delegato” ai nostri amministratori dai cittadini (che ne rimangono sempre gli unici titolari effettivi) è consentire ai cittadini di esprimersi proprio per l’eccezionalità della scelta. Il mezzo: un libero ed aperto dibattito pubblico (peraltro finanziabile ai sensi della legge regionale sulla partecipazione).
 
A volte ci si scorda della storia recente. Dai sacrifici dei nostri nonni abbiamo ereditato il “ruolo centrale” del dibattito pubblico e delle assemblee elettive. Entrambi sono oggi spesso sacrificati nel nome della “sveltezza istituzionale”, anche se la nostra costituzione non dice che bisogna essere “svelti” ma democratici. La macchina democrazia pensata dai nostri padri costituenti camminava perché la benzina gli è stata garantita attraverso il libero ed aperto dibattito pubblico che era quotidiano. Allora la gente partecipava ed amava le istituzioni. La benzina è partecipazione e la partecipazione non allontana la gente della politica e delle istituzioni, come invece avviene oggi.

 

La gente si allontana quando non può partecipare ed è allora che il sistema che voi giustamente difendete si avvita e implode. Non scordiamocelo mai, non ricordiamoci dei sacrifici dei nostri nonni e dei valori della nostra costituzione solo quando, giustamente, in determinate ricorrenze si pongono corone di fiori con tanto di banda e foto di gruppo. Avete l’onere e l’onore di ricordarvelo (e ricordarcelo) sempre, ogni giorno, in ogni vostra scelta. Non sacrificate mai i nostri valori neanche in nome della “sveltezza istituzionale” e del “rigore di bilancio”, sarebbe un grave errore e la storia prossima lo dimostrerà.


E’ la vostra occasione di riscatto. Fate partecipare i cittadini perché questa è una scelta straordinaria ed è solo una scelta dei cittadini, non è la vostra".

Fonte: Cittadinanza Resistenza
 
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