Terra nostra unita interviene sugli ibis sacri morti in Padule.

"Pur con poche pioggie, ne e’ passata di acqua nei fiumi e nei fossi dal 17 gennaio scorso, giorno in cui furono rinvenuti un nucleo di ibis sacri morti nello spazio adiacente la fossa di sgrondo della discarica del fossetto nel comune di Monsummano. Con un nostro articolo precedente, chiedemmo a tutela della salute pubblica, la chiusura di quell’area praticata da numerose persone, in attesa delle analisi che certificavano la motivazione del decesso di questo nucleo di animali.

Nonostante l’intervento della polizia provinciale e degli enti preposti, a distanza di quasi 2 mesi non ci sono state piu’ notizie in merito alla morte di questi animali, ne delle analisi delle acque che fuoriescono dalla discarica, la zona non e’ mai stata transennata, nessuno ci ha risposto come prevedevamo, l’unica certezza non si tratta di aviaria altrimenti sarebbero intervenuti immediatamente come a Prato pochi giorni orsono.

A questo punto ci chiediamo, ci si sta’ adoperando per dimenticare e che finisca il tutto a tarallucci e vino alla faccia della salute pubblica e delle varie problematiche territoriali, o comunque delle acque che defluiscono nel Padule di Fucecchio? Se fosse accaduto in una proprietà privata, forse sarebbe intervenuto anche l’esercito, ma questi animali sono defunti nella fossa di sgrondo della discarica del Fossetto.

Dobbiamo quindi pensare male, che ci sia l’interesse di tacere affinche’ i cittadini si dimentichino del tutto velocemente? Eppure casi anomali di malattie importanti ne abbiamo già avute in Valdinievole.

A noi pare questo silenzio una vergogna senza precedenti, e ci chiediamo anche dove sono tutte le associazioni ambientaliste o animaliste che un giorno sì e uno no sono a parlare di tutela dell’ambiente e degli animali, forse a loro dei cittadini che vivono in Valdinievole con particolar riferimento ai comuni rivieraschi al Padule di Fucecchio, non interessa poi un granchè.

Per finire, se persiste il silenzio in merito, chiederemo lumi alla Procura della Repubblica".