Alle ore 20.30 di ieri 4 aprile, presso lo scalo aereo di Roma Fiumicino, è stato tratto in arresto anche l’ultimo componente della banda di cittadini rumeni e Rom che nel gennaio del 2013 furono destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Pistoia nell’ambito dell’operazione “Greenhouse” poiché responsabili di una serie di furti ai danni di esercizi commerciali situati a Pistoia e nella piana.

I fatti si riferiscono all’autunno del 2012 quando un gruppo misto di cittadini rumeni e Rom misero a segno alcuni furti ai danni di più esercizi commerciali tra cui quelli al garden “Greenhouse”, alla “Nuova Gomme” di Quarrata, alla “Edilpea” di Pontelungo e da ultimo alla “Porrettana Gomme” di Pistoia dove venne asportato un ingente quantitativo di pneumatici. 

Fu proprio in questa circostanza che la sera del 21 ottobre 2012, subito dopo il furto, vennero tratti in arresto i quattro rumeni che lo avevano commesso e un quinto riuscì a darsi alla fuga. 

Le indagini immediatamente esperite permisero di identificare il fuggitivo nel cittadino rumeno AGAPESCU Gheorghe Cristian di anni 33 che si rese fin da subito irreperibile e poco dopo fece ritorno nel proprio paese di origine facendo perdere ogni sua traccia.

Di tali sopravvenute circostanze la Squadra Mobile interessò la Procura della Repubblica di Pistoia che nel frattempo aveva richiesto e ottenuto dal G.I.P. una custodia cautelare in carcere; alla luce della latitanza e del rientro in Romania la citata A.G. avviò le procedure per l’estensione del provvedimento in campo internazionale e soltanto nel decorso mese di gennaio l’AGAPESCU venne localizzato in Romania e quindi tratto in arresto con Mandato di Arresto Europeo.

La vicenda si è conclusa appunto alle ore 20.30 di ieri  quando l’aereo Alitalia AZ 495 proveniente da Bucarest è atterrato a Fiumicino e il catturando è stato preso in consegna dalla Polizia Italiana che gli ha notificato il provvedimento restrittivo della Procura di Pistoia e lo ha affidato alla Polizia Penitenziaria per la traduzione nel carcere romano di Rebibbia.

Il P.M. che ha coordinato le indagini fu il dottor Francesco SOTTOSANTI mentre il G.I.P. firmatario della misura, il dottor Roberto TREDICI.