Alessandro Rossi (personeComunInsieme) scrive una lettera aperta sulla fusione dei comuni.

"Desidero scrivere questa lettera aperta per chiarire alcuni aspetti, di notevole complessità, che hanno portato l’associazione culturale PersoneComunInsieme a presentare il progetto partecipato all’Autorità regionale per la partecipazione al fine di favorire la fusione dei Comuni della Valdinievole, altrimenti irrealizzabile anche grazie alla complicità di qualche parte politica che mira solamente a dare in pasto all’opinione pubblica qualche idea innovativa per mantenere le ataviche nicchie di potere locale, che tanto fanno male allo sviluppo dei nostri territori ma che gli consentono di garantire ai soliti ceppi familiari di rappresentare le nostre comunità.

Il primo aspetto riguarda dimensione del nuovo Comune Unico della Valdinievole: sarebbe di circa 120.000 persone. Il secondo aspetto riguarda il numero dei Comuni coinvolti nel progetto: nel caso specifico sarebbero 11 amministrazioni. Il terzo aspetto riguarda la dimensione media delle amministrazioni, che è alta, dove spiccano Comuni come Monsummano Terme e Montecatini Terme che hanno una popolazione intorno ai 20000 abitanti.

E’ bene ricordare che in Italia la fusione di dimensioni più grande realizzata è quella del Comune di Valsamoggia, in Emilia Romagna, che conta meno di 30000 abitanti, mentre la fusione che ha visto coinvolte più amministrazioni contemporaneamente è sempre quella del Comune di Valsamoggia, che ha visto la fusione di 6 amministrazioni di cui 5 appartenenti da anni alla medesima Unione di Comuni. Per quanto riguarda invece il singolo Comune coinvolto in Italia in un processo di fusione, occorre menzionare, il Comune di Incisa Valdarno che aveva meno di 17000 abitanti. Sia nel processo istitutivo del Comune di Valsamoggia che in quello del Comune di Incisa e Figline Valdarno sono stati realizzati preventivamente importanti processi partecipati che hanno coinvolto la cittadinanza, le associazioni di categoria e la parte politica locale.

I numeri ipotetici del Comune unico della Valdinievole lo farebbero proiettare al primo posto assoluto in Italia sia per dimensione del nuovo Comune, che per numero dei soggetti istituzionali coinvolti o per dimensione della singola amministrazioni coinvolta, dunque, è a nostro avviso semplicemente irrealizzabile senza avviare prima un processo partecipato fatto con criterio su tutti i territori comunali.

Lo spirito del progetto partecipato sta suo titolo :”Decidere per percezione o decidere informati. Sconfitta vs vittoria”. Il progetto prevede la formalizzazioni di una serie di incontri nei territori comunali in cui dovranno partecipare persone, associazioni, istituzioni, condotti da personale appositamente preparato alla conduzioni di gruppi, in cui saranno affrontati sia i vantaggi della fusione che i costi di transazione connessi, e saranno evidenziati rischi maggiormente percepiti da parte dalla cittadinanza a cui sarà tentato di dare adeguata risposta. Anche l’indicazione nel titolo della dicotomia tra sconfitta e vittoria è significativa, nel senso  che, per lo spirito della nostra associazione, informare i cittadini per offrirgli idonei strumenti di decisione, rappresenta una vittoria, mentre non farlo, rappresenta una sconfitta.

Come associazione non siamo interessati ad avere il monopolio del progetto presentato, anzi, sentiamo la necessità e il bisogno, vista la complessità di quello che si ipotizza di fare, di condividerlo il più possibile sia con i cittadini, che con le associazioni di categoria, i sindacati e le forze politiche volenterose dei nostri territori: il processo partecipato e la condivisione di esso sono gli elementi, come è successo in Valsamoggia e a Incisa Valdarno, per governare il cambiamento attraverso il controllo del conflitto.

L'appello è rivolto ai soggetti istituzionali e non che desiderano veramente cambiare, facciamolo insieme ed isoliamo chi invece non vuole farlo, ne va del nostro futuro e quello dei nostri figli".