A seguito della intensificazione dei servizi di controllo disposti dal dipartimento della pubblica sicurezza – direzione centrale delle specialità e dal Servizio polizia stradale, al fine di prevenire e reprimere fenomeni crimisosi di qualsiasi natura, nella settimana dal 9 al 15 maggio le pattuglie in servizio di vigilanza hanno controllato, sottoponendole ad accertamenti con etilometro o precursore, 253 persone.

Sei tra i conducenti controllati sono stati trovati positivi all’alcoltest e a tutti è stata immediatamente ritirata la patente per la successiva sospensione; 5 tra questi sono stati inoltre denunciati all’auitorità giudiziaria in quanto il valore riscontrato era superiore allo 0,8 g/l.

Le infrazioni complessivamente elevate sono state 343, con 542 punti decurtati; le patenti di guida ritirate sono state 10, le carte di circolazione 6.
 
Caso della settimana
Nel nostro paese in questi anni oltre all'inasprimento delle norme e all'introduzione della patente a punti, si è puntato sulla crescita della cultura nazionale della cooperazione per la sicurezza che considera le attività di ciascun soggetto come tasselli di una stessa strategia condivisa, da mettere a fattor comune.

La polizia stradale gia’ da anni partecipa a tali iniziative convinta che la sicurezza stradale non si ottiene solamente con l’aspetto sanzionatorio dovuto alla trasgressione delle norme dettate dal codice della strada ma soprattutto attraverso un lungo processo educativo ed evolutivo del giovane.

Nell’ambito di tali iniziative rientra quella denominata Progetto Icaro, ovvero un progetto di educazione stradale posto in essere con la collaborazione del servizio polizia stradale, il Miur e la facoltà di psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma, rivolto agli studenti di ogni ordine e grado, giunto quest’anno alla16° edizione e che si è conclusa nella serata del decorso mercoledì 11 maggio.

L’edizione di quest’anno prevedeva il proprio “focus” su alcune delle cause originarie degli incidenti stradali, in particolare la scarsa attenzione posta dagli utenti della strada in determinate situazioni e i comportamenti a rischio che gli stessi pongono in essere più o meno consapevolmente, nonché su alcune delle circostanze che contribuiscono ad aggravare le conseguenze dell’incidente e i fattori che invece possono concorrere a diminuirle, ossia l’uso dei sistemi di protezione quali le cinture e il casco.

Il progetto che si è articolato su una serie di 4 incontri per ciascuna delle classi partecipanti e ha visto coinvolte una terza media, 2 classi V superiori dell’Istituto geometri e 2 classi IV dell’istituto agrario, per un totale di circa 100 ragazzi, prevedeva i primi 3 incontri riservati esclusivamente agli studenti, e per il quarto, a conclusione dell’intero ciclo, anche la presenza dei genitori.

Nel corso degli incontri le tematiche citate sono state affrontate attraverso un confronto tra gli operatori della stradale presenti in aula e gli studenti scaturente dalla visione di filmati relativi a incidenti stradali realmente avvenuti e appositamente selezionati per lo scopo.

Tutti gli incontri riservati agli studenti hanno riscosso un grande successo e una sentita partecipazione tra gli stessi e gli insegnanti presenti, purtroppo, all’incontro dedicato ai genitori questi sono risultati assenti.

Parlare infatti di scarsa affluenza - solo 5 genitori presenti - potrebbe difatti risultare un eufemismo. Appare invece piu’ corretto parlare di una vera e propria assenza visto che l’invito alla partecipazione era stato rivolto ai genitori dei circa 100 studenti che hanno partecipato.

In ogni caso un passo, seppur piccolo, e’ stato compiuto, altri ce ne saranno, il cammino da fare sara’ lungo, probabilmente lento, difficile, come gia’ sperimentato l’altra sera,  ma dovra’ comunque proseguire con la necessaria partecipazione di tutte le istituzioni in questa direzione ribadendo in tal modo la validita’ del motto della polizia stradale “insieme per la cultura della guida sicura”; si punta ad un miglioramento dell'educazione stradale, alla preparazione degli automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni, al rafforzamento dell'applicazione delle norme, al miglioramento della sicurezza delle infrastrutture e della sicurezza dei veicoli, alla promozione dell'uso delle moderne tecnologie, al miglioramento dei servizi di emergenza e di assistenza post incidenti e alla protezione degli utenti più deboli.

Tutti "ingredienti" che porteranno ad una maggiore sicurezza sulla strada per raggiungere un preciso obiettivo per il 2020: ridurre  ulteriormente del 50 per cento il numero delle vittime provocate dagli incidenti stradali. E' questo l'obiettivo, questo l'impegno che la polizia stradale si propone di raggiungere:salvare la vita  a più di duemila persone.