Fra pochi giorni Danny Mendez diventerà mamma per la prima volta in quel di Los Angeles, negli Stati Uniti, dove vive da alcuni anni insieme a suo marito Oscar Generale. Una coppia ben assortita visto che lei è un'attrice di successo e lui un manager del settore cinematografico. Ma, se le loro strade hanno potuto incrociarsi, il merito va senz'altro al concorso di Miss Italia 1996, vinto clamorosamente dalla stessa Denny in quel di Salsomaggiore Terme. Anche allora, come oggi in occasione del parto, era settembre.

Un mese evidentemente fortunato per la bellissima artista montecatinese dal sangue domenicano. La sua bellezza esotica e la sua classe innata le fecero conquistare una marea di voti telefonici, spingendola verso la vittoria. I giudizi dei giurati presenti in sala furono invece molto più 'tiepidi', per non dire freddi. A distanza di anni non possiamo non ricordare l'infelice battuta della presentatrice Alba Pairetti, che non esitò a definire Denny 'una bellezza non italiana'. La Pairetti, che sbandierava ai quattro venti le sue simpatie di sinistra, che sgomitava pur di marciare in prima fila ai cortei del 25 aprile, che non nascondeva affatto la sua 'amicizia' con il sindaco di Venezia Cacciari, guru della sinistra radical chic, la Pairetti appunto dette dimostrazione di non aver capito che l'Italia era cambiata, e che tale cambiamento sarebbe proseguito negli anni.

Negli anni Novanta, piaccia o no sentirlo affermare, l'Italia raccolse i frutti dell'elezione a papa del polacco Giovanni Paolo II che, con la sua sola presenza, contribuì a distruggere l'equilibrio politico-economico scaturito dalla Seconda Guerra Mondiale. Da paese di emigrazione, l'Italia divenne 'Lamerica' per milioni di persone sparse per il mondo, non solo nell'Europa dell'Est, ma anche in Africa, Asia e America Latina.

E, proprio da un'isola dell'America Latina, giunse in Italia la mamma di Denny, desiderosa di cercare nel nostro paese. Santo Domingo offriva molta allegria ma pochissime opportunità lavorative. L'approdo a Montecatini per la signora Mendez fu una sorta di percorso obbligato, facilitato dal fatto che in città già risiedevano molti suoi parenti. Uomini e donne.

Denny raggiunse la madre a Montecatini verso la fine degli anni Ottanta. Era una bambina. Non ebbe difficoltà ad inserirsi a scuola, né difficoltà ad apprendere l'italiano. Neppure maggiorenne, acquisì la cittadinanza del nostro paese, che le consentì a diciotto anni di partecipare e di vincere la celeberrima edizione di Miss Italia 1996, in barba alla Pairetti e a tanti benpensanti che storsero il naso.

La fascia tricolore di miss le aprì le porte del cinema, della televisione e del teatro. E Denny ha sempre avuto la classe e l'intelligenza di optare per produzioni di qualità, mai e poi mai per lavori scadenti o degradanti.

Il grande Nino Manfredi la volle accanto a lui nella fiction Chiaroscuro, mentre dal 2003 al 2005 fece parte del cast della soap opera italiana 'Un posto al sole'. Più recenti sono state le sue collaborazioni con Veronica Pivetti, John Travolta e Andrea Bocelli.

La sua grande passione si è rivelata tuttavia il teatro, dove dal'99 al 2010 ha recitato in numerose commedie ed opere di prosa. Il Cinema le ha fatto poi incontrare l'anima gemella, manco a farlo apposta durante una rassegna cinematografica di Cannes. E fu così che la più 'rivoluzionaria' fra le miss Italia optò per la più borghese delle istituzioni: il matrimonio.

Già, il matrimonio...sempre criticato ma sempre agognato dai più. Gli omosessuali hanno sbraitato anni per ottenere le unionicivili, che in definitiva sono la fotocopia sbiadita del matrimonio fra eterosessuali.

Convolando a nozze e diventando fra pochi giorni mamma, Denny ha mostrato all'Italia di allora e di oggi la bellezza della normalità. Una normalità che ebbe nella sua elezione a Miss Italia una tappa fondamentale.

Anche per Denny, LIBRO, LUOGO, LASCITO MORALE.
LIBRO:Miss Italia 1939-2009, Storia protagoniste, vincitrici.
Edmondo Berselli.
LUOGO: Salsomaggiore Terme. Iniziò tutto da lì.
LASCITO MORALE: Una risata vi seppellirà. Uno slogan sessantottino da rifilare a coloro che, all'epoca, non seppero riconoscere il cambiamento in atto nel nostro Paese.

di Giancarlo Fioretti