Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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Rispondo al lettore che ha pubblicato il suo punto di vista in merito al camioncino dei panini . Io penso che volevano semplicemente dare un servizio alle persone che uscendo dalla discoteca possono avere .....
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Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.

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Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.

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Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.

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As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.

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A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.

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As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.

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Inaugurazione sabato 23 novembre alle 17.

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi

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Accordo per l'Appennino tosco-emiliano: dal governo prima tranche da 2,5 milioni di euro

3/10/2019 - 17:35

ABETONE CUTIGLIANO - Assegnati dal governo 2,5 milioni di euro alla Regione Toscana, e altrettanti alla Regione Emilia-Romagna, in attuazione dell'Accordo di programma per la riqualificazione e rilancio dell'offerta turistico-sportiva dell'appennino tosco-emiliano. L'accordo comprende il sostegno a vari interventi di riqualificazione dell'Abetone, nonché la realizzazione di un nuovo impianto di risalita che colleghi Doganaccia (nel comune di Abetone-Cutigliano, in provincia di Pistoia), versante toscano, e Corno alle Scale (nel comune di Lizzano in Belvedere, in provincia di Bologna) versante emiliano.


Il provvedimento è stato assunto dal Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, che ha erogato la prima tranche di 2,5 milioni di euro a ciascuna delle due Regioni per gli interventi previsti nell'Accordo di Programma, a seguito del Protocollo del dicembre 2016, firmato nel novembre 2017 dall'allora sottosegretario con delega allo sport Luca Lotti e dai presidenti di Toscana e Emilia Enrico Rossi e Stefano Bonaccini. L'accordo prevede in totale un investimento di 20 milioni di euro di cui 10 da parte dello stato e 5 da Toscana e Emilia-Romagna.


"Siamo soddisfatti della notizia – afferma l'assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo commentando la notizia– e adesso il progetto potrà dispiegarsi in modo spedito. Come Regione abbiamo già liquidato alla Provincia di Pistoia 400mila euro per il rinnovo della vita tecnica degli impianti e altri 500 mila sono pronti per la società che gestisce l'ovovia in attesa della rendicontazione delle spese. La Regione e il Governo, quindi, stanno mantenendo gli impegni e voglio ringraziare gli uffici per il lavoro svolto in continuo rapporto con i vari enti per la definizione degli iter amministrativi".

 

«Le notizie diffuse oggi dall’assessore regionale Stefano Ciuoffo sui finanziamenti nazionali assegnati alla Toscana e all’Emilia Romagna per la riqualificazione e rilancio del sistema neve dell’Appennino tosco-emiliano confermano la concretezza di questo percorso. Esse rafforzano anche la bontà della linea seguita dalla maggioranza in Consiglio regionale, in particolare durante l’ultima seduta della commissione sviluppo economico e turismo che si è svolta proprio ieri, dove abbiamo confermato la validità del percorso scaturito dall’accordo di programma del 2016. Si tratta di investimenti fondamentali per tutta la montagna, che gettano le basi per un effettivo rilancio del turismo legato agli sport invernali e non solo. La Regione, che ha investito già risorse proprie sull’impiantistica, quindi, continua a far la propria parte e ringrazio l’assessore Ciuoffo per il lavoro e la sensibilità che continua a dimostrare sul tema. Il percorso autorizzativo sarà ovviamente articolato e, voglio rassicurare, prenderà in esame tutti gli aspetti di compatibilità ambientale e paesaggistica secondo la normativa vigente ma la notizia di oggi ci conferma che siamo nella strada giusta: questo è il più grande piano di investimenti pubblici per la montagna appenninica negli ultimi anni».


 

Così Marco Niccolai, consigliere regionale Pd, commenta la notizia dell’assegnazione di 2,5 milioni di euro da parte del governo nazionale per la riqualificazione e rilancio dell'offerta turistico-sportiva dell'Appennino tosco-emiliano.

 

Respinta oggi nella II commissione del consiglio regionale della Toscana la mozione di Sì Toscana a Sinistra sul progetto di funivia Doganaccia-Corno alle Scale, sulla montagna tosco-emiliano-romagnola, in cui si chiedevano alla giunta regionale urgenti approfondimenti sul progetto e investimenti pubblici a favore della montagna.

“Dispiace che il Pd non ritenga opportuno approfondire l’impatto e le ricadute paesaggistiche ed economiche che potrebbe avere la funivia Doganaccia-Corno alle Scale, valutando attentamente costi e benefici. Tutti i dati scientifici e le evidenze empiriche mostrano come il progetto rischi di essere controproducente per l’intera area montana sul versante toscano.  I fondi dovrebbero invece essere utilizzati a vantaggio degli abitanti del territorio, rilanciando forme di turismo ecosostenibili che valorizzino le peculiarità ambientali e culturali dell’Appennino e puntando sulla destagionalizzazione del turismo”, dichiara il capogruppo di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori.

“Gli organi tecnici delle due Regioni interessate certificano temperature medie già aumentate di un grado dal 1961 e precipitazioni diminuite, negli ultimi dieci anni, di oltre 100 mm, con una costante diminuzione dei giorni nevosi e dell’altezza media del manto di neve in quota. Il cambiamento climatico in corso renderà sempre più difficile sviluppare l’innevamento artificiale delle piste da sci, sia per problemi di approvvigionamento idrico, sia per l’innalzamento medio delle temperature”.

“Ho riportato in commissione le conclusioni della Società Meteorologica Subalpina - aggiunge Fattori - secondo la quale gli innevamenti programmati sono giustificabili solo oltre i 1800-2000 metri, dato che ormai, a quote inferiori, l’aumento delle temperature rischia di compromettere il funzionamento degli impianti anche in pieno inverno. Si tratta in ogni caso di soluzioni che comportano elevati dispendi energetici, con ulteriore incremento delle emissioni climalteranti”.

“Inoltre la zona interessata dal futuro impianto, tra vento ed esposizione a sud proprio sul versante toscano, non è adatta a una frequentazione sciistica se non saltuaria. Quindi la nuova funivia - sottolinea Fattori - finirebbe per trasferire turisti e sciatori dalla Toscana all’Emilia, con nessun vantaggio e molti costi certi per il versante toscano, che dovrebbe realizzare una nuova viabilità e parcheggi a Cutigliano, oltre a vedere penalizzate le seggiovie dell’Abetone”.

“Anche l’impatto ambientale e paesaggistico della funivia sarebbe notevole - continua Fattori - come hanno ben chiarito la stessa Soprintendenza e la Conferenza paesaggistica, con una ricaduta negativa sullo stesso turismo. Gli escursionisti sono sempre più attenti all’ecosostenibilità ambientale e alla ricerca di una natura se non incontaminata quantomeno non ferita e stravolta dall’uomo”.

“È prioritario valorizzare l’Appennino toscano, con forti investimenti, ma lo dobbiamo fare avendo una visione di lungo periodo, consapevoli che la nostra montagna non potrà mai competere con i grandi comprensori sciistici delle Alpi. Dobbiamo puntare ad un turismo montano attento alle peculiarità locali e continuativo rispetto all’arco dei dodici mesi, non più stagionale. Un tipo di turismo connesso alla natura, ai percorsi storico-culturali e alla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari delle nostre montagne, destinato ad affiancare, e in un prossimo futuro a superare, lo sport della neve, ormai ad alto rischio per le scarse precipitazioni nevose sotto i 2000 metri e per gli alti costi di gestione”, conclude Fattori.

 
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