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LAMPORECCHIO
Parlanti (M5S): "Su canone unico ed esenzioni l'amministrazione come al solito non dà risposte"

25/5/2022 - 8:56

Luca Parlanti (m5S) interviene sul canone unico.

 

"L'assessore Tronci, fedele spalla del sindaco, in occasione del consiglio comunale del 17 maggio, a mia ennesima richiesta sulle “famigerate” esenzioni o riesami (passi carrabili) che alcuni cittadini avrebbero facoltà di inoltrate alla Provincia di Pistoia (e chissà quanti desisteranno) per non vedersi costretti a pagare l'ennesima tassa, ebbene, non considerando, forse perché non conoscendolo, quanto indicato nel paragrafo "esenzioni"  indicato nelle notifiche di pagamento, ha affermato che è impossibilitato a rispondere alle mie domande poiché “non è una tassa di competenza del Comune”. Questa affermazione fa il paio con quella del sindaco del 24 marzo scorso in cui egli afferma di non far più parte del consiglio provinciale e di non poter pertanto parlare a nome di quell’ente.

 

Cioè? Quali domande ho posto alla loro attenzione? Tante (le interrogazioni sono online, così come i video dei consigli); molte finite in un'apposita interrogazione (video consiglio del 24 marzo), spesso inevase dalla maggioranza, altre ancora sono rimaste sospese tra silenzio e imbarazzo, anche all’ultimo consiglio, come succede su tanti fronti e argomenti. Domande dei cittadini, domande legittime di chi dovrebbe pagare e vorrebbe risposte da chi, come Torrigiani, ha votato tali provvedimenti.


Mi domando cosa c’entrino certe affermazioni “surreali” con l’informare la cittadinanza sui tanti disagi causati da tale tassa, come se tale ente non fosse quasi più affare nostro. Lamporecchio non è più in provincia di Pistoia? Il sindaco non era consigliere provinciale al momento in cui votava la mazzata a carico dei cittadini nonché l'archiviazione delle precedenti classificazioni dei passi, oltre che una modalità di rilievo degli stessi le quali, di fatto e in concorso tra di loro, sarebbero gravate anche su quei cittadini che a oggi, come prima, erano e continueranno a essere esentati? Ed era ancora consigliere provinciale quando è stato approvato il Regolamento del canone unico?


Negli invii delle notifiche di pagamento si legge la seguente comunicazione (in calce): "Ai fini dell'esenzione per legge e regolamenti, considerato che l'amministrazione con l'esecuzione del censimento ha di fatto azzerato le posizioni del precedente canone (Cosap), si invita, se richiedenti in una fattispecie di cui all'Art. 50 Regolamento canone unico, a contattare l'Ufficio canone unico prima di corrispondere quanto richiesto".


Viene da chiedere se la scelta delle modalità di invio sia frutto di una decisione presa quando il sindaco era ancora consigliere provinciale. Sì o no?


Leggendo quanto sopra, appare ben evidente che i cittadini si trovino quindi a dover provare loro stessi di non essere gravati dal pagamento, in base a quanto riportato nelle notifiche, invertendosi così l'onere della prova.


Perché è stato deciso di "azzerare" le posizioni del precedente canone, costringendo i cittadini, molti dei quali magari non più di giovane età, con gli inevitabili problemi conseguenti, a dover provare quanto a loro già riconosciuto? Quante di queste persone, per impossibilità varie o per fattori economici (il dover incaricare un tecnico di fiducia, pagarlo, produrre documenti, trafile varie, ecc.) pagheranno senza battere ciglio anche se poi di fatto esenti?


Perché il Comune, a conoscenza di questi fatti, non si fece promotore presso la provincia di una verifica d'ufficio delle cosiddette esenzioni? Ed ancora, perché un cittadino che non doveva pagare alcun tributo e faccio un esempio, quello dei passi carrabili "a raso", si deve ora ritrovare a dover provare un diritto di cui era già titolare? Dove li mettiamo gli inevitabili disagi e perdite di tempo, di denaro, che ne conseguono per quanti avranno comunque volontà e possibilità di chiedere esenzione? Tante domande, tanti silenzi oppure tante scuse per non rispondere. L’amministrazione Torrigiani infatti non chiarisce, non risponde, tenta di smarcarsi.


Per assurdo tutte le questioni che fisiologicamente riguardano la provincia di Pistoia, che coinvolgono a vario titolo il nostro territorio comunale o gli interessi dei lamporecchiani, dovrebbero, secondo la logica “contorsionistica” dell’assessore Tronci e del sindaco, essere ignorate dall'amministrazione in virtù di quanto sopra?

 

Senza dimenticare che il primo cittadino aveva fatto, a inizio marzo, quando mi pare non fosse più consigliere provinciale, un piccolo tour nei circoli (neanche fossero luoghi istituzionali) per illustrare, assieme al Pd, prima ancora di riferire in aula come da me richiesto a mezzo interrogazione, le motivazioni della stangata e delle richieste di pagamento. Allora si poteva discutere di questioni provinciali, peraltro fuori dal Comune, in luoghi di parte (o di partito) e oggi non si può rispondere ad un consigliere comunale di opposizione? Eppure non è cambiato istituzionalmente alcunché nel frattempo.

 

Ricordo che sul volantino del Pd il sindaco veniva presentato, nel tour dei locali, come uno di quelli che “più di tutti si sono adoperati per comprendere i passaggi di questa riforma”. Vabbè, l’audio del consiglio provinciale del febbraio 2021, pubblico, semmai ci ha consegnato un consigliere provinciale che votava favorevolmente e senza remore. Punti di vista…ma i cittadini vorrebbero risposte.


Credo, più realisticamente, che questa maggioranza sia oramai politicamente nel baratro, sul fondo e in agonia, nervosa come non mai (basti vedere le sedute del consiglio per rendersene conto), assediata dalla marea di errori inanellati, grossi spesso come case, che riecheggiano sul territorio, sui social, sui giornali, nelle occasioni di ritrovo, sulla bocca di tutti. Errori che in alcuni casi hanno persino trascinato in tribunale (Tar) il Comune e di cui si attende responso (Piano strutturale intercomunale Lamporecchio Larciano, Variante Suap Varignano). Errori, soprattutto, cui non sanno più porre rimedio né mediaticamente né in via politico/amministrativa.

 

Ciò che resta sul campo è solo l'arroganza politica tipicamente in salsa democratica di chi versa in tremenda difficoltà, di chi vuole far passare le sconfitte come vittorie, le simboliche "labbrate" come dolci carezze oppure, ed è legittimo, far passare nel dimenticatoio i propri limiti ed errori (ma sono troppi e tutti insieme).

 

Nel mezzo ci sono i cittadini, i contribuenti, gli italiani e, nella fattispecie, i lamporecchiani. Poi ci sarà il voto con cui saranno mandati a casa".

Fonte: Movimento 5 Stelle
 
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1/6/2022 - 12:31

AUTORE:
Cittadino

Ho sentito il consiglio comunale del 30 maggio: che figura di .....

26/5/2022 - 18:02

AUTORE:
Lamporecchiana

....il mal voluto non è mai troppo. Va ringraziato comunque questo ragazzo, concreto e senza retorica che ci informa su tante cose. Si direbbe a Lamporecchio "un l'ha ma fatto nessuno"

25/5/2022 - 10:53

AUTORE:
Pistoiese

Se non capisco male, il lavoro che dovrebbe fare l'amministrazione provinciale, è cioè riverificare se un diritto esistente è ancora confermato dal nuovo regolamento, viene invece riversato sul cittadino, che non solo si ritroverà a dover ridimostrare quanto di sua spettanza, ma bisogna vedere anche a che prezzo. Chi non è nel settore, si dovrà per forza rivolgere a dei professionisti, che pur poco quanto si vuole, qualcosa costeranno. Ed una persona anziana, magari con una piccola pensione, cosa deve fare? Magari chi ha proprietà in Provincia e abita distante, cosa deve fare? Vere congratulazioni a chi ha impancato un'affare del genere. Ma in provincia di Pistoia, sempre e solo questo Parlanti si occupa di queste cose?

25/5/2022 - 10:13

AUTORE:
Incredibile ...

... ma roba da matti !