Il Coordinamento Pistoiese e il Comitato della Valdinievole per la Difesa della Scuola Pubblica Statale comunica gli esiti di due sottoscrizioni che hanno visto l’adesione di centinaia di cittadini pistoiesi , in particolare di coloro che operano nel mondo della scuola.

1414 persone hanno sottoscritto la Petizione al Presidente della Repubblica, promossa a livello nazionale, dove, in calce ad una dettagliata denuncia sui tagli alla scuola statale a fronte del gettito di 245 milioni di euro alle paritarie, si chiede un intervento del Capo dello Stato “ in qualità di garante dei principi costituzionali, affinchè nessun ragazzo/ragazza, bambino o bambina, sia penalizzato nel frequentare le scuole statali, a maggior ragione per coloro in condizioni di disabilità o disagio economico”, invitando “ il Governo a reintegrare i fondi sottratti con l’articolo 64 della133 del 2008 e a restituire alle Scuole Statali i fondi impropriamente concessi agli Istituti Privati”.

La petizione ha già raccolto circa 40000 firme e una delegazione la porterà a giorni al Presidente.

Dopo le esternazioni del Presidente del Consiglio, sostenute dal ministro Gelmini, in cui si invitava chiaramente le famiglie a disertare le scuole “di stato dove gli insegnanti inculcano idee che le famiglie non vogliono inculcare ai propri figli”, il Coordinamento Pistoiese e il Comitato della Valdinievole in Difesa della Scuola Pubblica Statale hanno scritto una lettera di protesta e di denuncia sull’anticostituzionalità di tali affermazioni, indirizzata a Berlusconi e alla Gelmini, documento che ha raccolto, in appena una settimana, l’indignazione di 986 cittadini, insegnanti e presidi, esponenti politici della nostra provincia: firme raccolte con due soli tavoli in centro, grazie all’impegno dei membri del Coordinamento.

"Malgrado il premier abbia poi tentato una debole smentita" - continua il comunicato- "abbiamo invece tutti assistito al successivo, ancor più agghiacciante, rincaro della dose da parte del ministro Gelmini, per la quale, dopo la sequela di bugie pronunciate da Fazio (Chetempo che fa), dovremmo solo chiedere le dimissioni per incompatibilità col mandato istituzionale conferitole"

Il Coordinamento, che conta centinaia di contatti, continuerà a denunciare e a informare la cittadinanza sullo scempio che si sta facendo ai danni della scuola statale, anche con prossime iniziative, perché “Tutti devono sapere” ciò di cui i media non parlano.