Metti … una domenica diversa, dedicata a pensare, a chiedersi “a che punto siamo?”, metti persone che credono nella possibilità di forme alternative di commercio e di consumo, metti la voglia di darsi da fare per rendere migliore la vita di chi è più povero di noi, metti una parrocchia disponibile a far spazio nei suoi locali anche a chi non prega e non “va a Messa”, metti colorate rimanenze di botteghe da barattare … et voilà! E’ trascorsa così, tra riflessioni e parole, tra risate e preoccupazioni, tra buon cibo e piccoli oggetti da scambiarsi, l’incontro del 18 settembre tra operatori e volontari di diverse “Botteghe del mondo”, organizzato presso la Parrocchia del Corpus Domini da “Diversamente” con la partecipazione di Donata Frigerio, segretaria di “Asso Botteghe”, l’associazione nazionale delle botteghe del commercio equo e solidale.

In coincidenza (non voluta) con l’evento cittadino delle Miss, c’era nell’aria il bisogno di conoscere meglio le difficoltà delle diverse botteghe, per lo più toscane, in un periodo di generale crisi economica. C’era il bisogno soprattutto di fermarsi un pochino a pensare insieme strategie nuove, per sostenere e rilanciare modelli e stili di consumi più critici, consapevoli e rispettosi dei soggetti più deboli del sistema economico globale.

Ma cosa si fa concretamente nelle botteghe del commercio equo e solidale, oltre a vendere prodotti eticamente sicuri? Queste solo alcune delle attività di cui si è parlato: la pubblicazione dell’opuscolo “L’altra Pistoia” promosso dalla bottega pistoiese del commercio equo “L’acqua cheta”, in collaborazione con le botteghe presenti in Valdinievole. E ancora i percorsi di formazione nelle scuole portati avanti dai volontari di “Emporio equo solidale” di Marina di Pisa e “Diversamente” di Montecatini, con i pensieri degli alunni della secondaria di primo grado raccolti nella “Equoagenda 2012” fresca di stampa. L’impegno quasi ventennale della bottega “Il Fiore” di Roma Ladispoli per sensibilizzare alla partecipazione civile e alla difesa di beni pubblici come l’acqua. Le attività per la pace della “Bottega di Irene” di Pescia, da quest’anno supportate anche da alcuni volontari del servizio civile. L’esperienza di conduzione di un “equo-bar” dei volontari de “La Tienda” di Pontedera e la promozione di percorsi per giovani di “Ecomondo” di Livorno. Ed ancora racconti, interrogativi, speranze dal “Chicco di senape” di Pisa e da “Vagamondi” di Modena … La fatica di reggere “i turni” in bottega, ma la gioia di vedere progetti di solidarietà che, nonostante tutto, vanno avanti nei paesi poveri del mondo, così come in realtà depresse della nostra Italia. Piccole orme di chi cammina, spesso con stanchezza e desolazione di fronte all’inquietante frammentazione e indifferenza presente nelle nostre città, orme di chi continua a camminare, appunto, custodendo la speranza e la fiducia in un mondo più giusto e più fraterno. Prossima tappa di questo cammino? A Montecatini la settimana dedicata alle colazioni eque e solidali, promossa da Ctm Altromercato, che si svolgerà dall’8 al 23 Ottobre in moltissime città italiane (per informazioni www.equopertutti.it).