Tante voci si intrecciano sul Margine Coperta: i chiarimenti di Bongiorni"Non capisco come mai tanta gente metta in giro delle storie così assurde"
L’Atalanta chiude la collaborazione con il Margine; Bongiorni se ne va; Pucci se ne va; arriva la Juventus e porta suoi uomini; Consoloni se ne va dopo appena un anno; il Margine Coperta chiude l’attività...
Ecco la ridda di voci che sono emerse in questa settimana nell'ambiente. Il "tam tam" è partito già da un po' e come spesso (sempre…) accade viene "condito" da chi riporta certe voci. Come si suol dire.. .”parti da un conto e arriva un… contadino".
Ma cosa c’è di vero? Tutte invenzioni? Oppure ci sono davvero dei problemi nella storica società della Valdinievole?
E' proprio Antonio Bongiorni, direttore generale del Margine Coperta e dipendente dell'Atalanta, a voler chiarire alcuni aspetti
"Mi stanno arrivando anche a me tante voci. Mi dovete spiegare per quale motivo il Margine dovrebbe chiudere? Chi dice queste cose? Chi avanza da noi? Direi che ci sono i normali problemi che hanno tutte le società nella gestione. E’ un momento difficile per tutti. Anche noi abbiamo dovuto ridurre le spese, rivedere una struttura troppo costosa in un momento economicamente durissimo. Mi sembra che da tutte le parti si ragioni così, ma da qua a dire che il Margine chiude, mi sembra eccessivo. Come fa a chiudere una società come questa? C’è un contratto in essere con l’Atalanta fino al 2015. Due ragazzi, Poggi e Bonavita, andranno nella prossima stagione a Bergamo: il responsabile Favini ha dato l’ok."
Si dà per sicuro l’addio di Bongiorni al termine di questa stagione.
"Non capisco come possano nascere certe voci. C’è un accordo con l’Atalanta, io sono un dipendente dell’Atalanta e la rappresento all’interno del Margine Coperta. Chi dice il contrario è in malafede, come pure chi insinua che io non sarei più a Bergamo. Fino a che l’Atalanta sarà a Margine, ci sarà anche Bongiorni: su questo statene certi."
Si dice anche che si chiuderà il rapporto Bongiorni-Atalanta, o che sia già chiuso.
"Balle. Fantasie che smentisco categoricamente. Sono cattiverie nei miei confronti. Io sto svolgendo il mio lavoro regolarmente, seguo tutto il settore giovanile italiano. Non capisco come possano nascere queste voci."
Forse perché il Margine non domina più come prima?
"E che c’entra? Sono queste le nostre difficoltà? Abbiamo tutte squadre competitive. Ci hanno dato per morti, ma da qua alla fine ne vedremo delle belle. E poi, non dobbiamo mica vincere per forza. Ammetto solo che abbiamo fatto valutazioni sbagliate, ma questo nel calcio può succedere."
Si dice che il nuovo presidente Consoloni si sia già stancato e voglia andarsene.
"Una balla pure questa. Pensate che mi ha già detto di preparare le squadre per la prossima stagione. Sia io che Pucci ci stiamo lavorando e abbiamo intavolato trattative per portare ragazzi a Margine. Consoloni è tranquillo e come lui gli altri componenti della società con i quali i rapporti sono ottimi e che ci danno il pieno appoggio. Chi dice che Vito andrà via? Con lui c’è un programma triennale e non si devono per forza vincere i campionati regionali, a noi interessa prioritariamente piazzare ragazzi nei professionisti."
Le malignità del momento danno anche Carlo Pucci già lontano da Margine.
"Pucci è con me, è il mio fidato collaboratore e non ho mai pensato di lasciarlo. Sarà sempre un mio interlocutore. Magari l’hanno chiamato altre società, ma so che lui risponde sempre di no.”
Via l’Atalanta, ecco la Juventus.
"Non capisco chi si inventa queste cose. Forse perché mi hanno visto al torneo di Viareggio con Marotta: con lui l’amicizia dura da anni, da quando lavorava per l’Atalanta. Sono venticinque anni che il Margine ha rapporti con il club lombardo e non vedo perché debba chiudersi. Purtroppo nel calcio c’è sempre chi vuole metterti male per accaparrarsi simpatie. E’ bastato che a Margine ci fosse un attimo di difficoltà per scatenare questa serie di voci incontrollate."
Si diceva pure che Bongiorni si era dimesso…
"Diciamo che l’ho pensato un attimo quando l’hanno fatto Roffi e Cei dalla squadra Giovanissimi. E’ stato un momento di sconforto in una fase delicata, ma non potevo allontanarmi proprio ora."
Fonte: Pol. Margine Coperta