Un accertamento dell’Agenzia delle entrate di Pescia alla sua agenzia immobiliare, riconosciuto poi illegittimo dalla Corte europea, l’ha ridotto sul lastrico. Adesso Aldo Giambrone, titolare della Marconi srl Unipersonale, sta lottando da 4 anni per avere giustizia e salvare il patrimonio.

L’imprenditore racconta alla Nazione di aver contattato direttamente la Corte europea di giustizia, dove sono state confermate le ragioni della sua innocenza e della ‘persecuzione fiscale’. «Non ho fatto niente ma sono disoccupato da due anni. Ho subìto un atto di terrorismo. In un momento in cui gli imprenditori esprimono la loro disperazione con il suicidio, voglio prevenire un gesto estremo e raccontare la mia battaglia». 

Nel 2008  l’Agenzia delle entrate chiede accertamenti fiscali sulla base degli immobili che l'imprenditore ha venduto e viene accusato di aver evaso 2 milioni di euro tra il 2003 e il 2005. Le Fiamme gialle archiviano il caso Giambrone perché il fatto non sussiste, non riscontrando alcuna evasione, ma l’accertamento dell’Agenzia delle entrate continua. E' stata tentata varie volte, senza successo, la conciliazione. Giambrone è costretto a fermare l'attività e a dedicarsi completamente alla difesa. «Sono stato ridotto sul lastrico a causa di un accertamento illegittimo — conclude — e per un’evasione fiscale che non ho commesso. Lo Stato ha sbagliato, ma adesso i danni che ho subìto devono essere rimediati. Ho due figli piccoli, una moglie e fino a due anni fa una società che funzionava».