Valdinievole OGGI La Voce di Pistoia
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VALDINIEVOLE IERI
di Emanuel Carfora
Province e dintorni: un territorio dal naso lungo

29/8/2012 - 11:38

È cosa ormai risaputa che il nostro famoso burattino di legno, Pinocchio, ha preso vita grazie alla collaborazione fra due grandi letterati originari della Valdinievole: Carlo Lorenzini e Ferdinando Martini.

I due scrittori, a voler essere precisi, erano nati entrambi a Firenze.

Le loro biografie, tuttavia, si intrecciano continuamente con i rispettivi territori di origine (Monsummano e Collodi), basti pensare all’esperienza politica di Martini – maturata grazie all’elettorato della Valdinievole – oppure allo pseudonimo scelto da Lorenzini: Collodi.

Come dicevamo, fra i due nacque un’importante collaborazione che portò alla stampa del famoso libro Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, pubblicato nel 1883 dal libraio-editore Felice Paggi (oggi facilmente reperibile in copia anastatica di Giunti Editore). Fu Martini, però, fra il 1881 e il 1883, a pubblicare per primo la Storia di un burattino e poi Le avventure di Pinocchio.

Decise di presentare questa storia a puntate, nel periodico da lui diretto e fondato: il Giornale per i bambini, edito dal 1881 fino al 1889, diretto per alcuni anni anche dallo stesso Collodi.

Un foglio fortunatissimo che riuscì ad appassionare un nuovo pubblico, i bambini, anche attraverso collaboratori illustri: Gabriele D’Annunzio, Carlo Collodi, Luigi Capuana e molti altri scrissero in questo periodico.

Il leggendario naso delle bugie, dunque, iniziò a crescere nelle pagine dirette da Martini, vero artefice di uno scambio e di una collaborazione più che felice.

Oggi, proprio nei territori di origine di questi due grandi personaggi, dovremmo provare a ripetere questo tipo di esperienze, proporre nuove formule di cooperazione fra i vari soggetti culturali, istituzionali ed economici.

In questi ultimi mesi, però, sui quotidiani troppo spesso abbiamo letto incoraggiamenti alla disunione amministrativa (e non solo) della Valdinievole.

A Pescia, in modo particolare, si è riaperto un dibattito per separare la città dal resto della Valdinievole.

Negli ultimi due secoli sono state diverse le geografie amministrative che hanno accolto questo territorio, basti pensare al Compartimento di Pistoia (1848), poi di Lucca (fino al 1927) e infine all’attuale Provincia di Pistoia. Nonostante questi cambiamenti, la Valdinievole ha mantenuto un’uniformità territoriale da Pescia fino alle sponde orientali del Padule di Fucecchio.

Guardando al futuro, dovremmo pensare di aprire un dibattito incentrato sulle reali esigenze del momento, possibilmente senza posizioni retrospettive e/o precostituite. I dati sui quali riflettere, ad esempio, ci arrivano dalle tabelle demografiche della Valdinievole.

Nel 1861 Pescia contava circa 19mila abitanti, Monsummano 3mila e Montecatini 5mila (totale abitati 46mila circa).

Oggi Pescia si attesta sulle medesime cifre, mentre Monsummano Terme e Montecatini Terme hanno superato i 21mila abitanti. In tutta l’area oggi abitano oltre 120mila cittadini, l’incremento demografico, esclusa Pescia, ha riguardato tutti i comuni della Valdinievole.

Nonostante i nuovi equilibri demografici, ad esempio, la città di Pescia ha continuato a essere sede del servizio ospedaliero: non dobbiamo dimenticare che i recenti disagi legati ai parcheggi ricadono su tutti gli abitanti dell’area che hanno bisogno di accedere alla struttura.

In una situazione così complessa, dunque, servirà solidarietà, coesione e un dibattito il più aperto possibile sul futuro assetto amministrativo di questo territorio: proprio come suggeriva Zygmunt Bauman dal palco di Pistoia Dialoghi sull’Uomo (27 maggio 2012).

La ‘nostra’ società della Valdinievole dovrà lavorare affinché possa essere raggiunto un alto livello di cooperazione. Magari non curandosi di consiglieri poco affidabili, come il gatto e la volpe di Collodi, che ricorrono a dati, numeri e sondaggi schiaccianti per alimentare polemiche e divisioni.

 


 

La rubrica mensile VALDINIEVOLE IERI, curata da Emanuel Carfora, è destinataai numerosi lettori del quotidiano on-line VALDINIEVOLE OGGI. Attraverso articoliche spazieranno in varie discipline – dalla storia all’arte, dalla letteratura all’archeologia, con il contributo di altri autori – la rubrica cercherà di avvicinarei lettori ad argomenti che saranno sempre di grande attualità.

 

NOTA BIOGRAFICA

Emanuel Carfora è socio della Cooperativa Giodò e si occupa principalmente di didattica museale per la storia, la letteratura e l’arte. Laureando in Storia presso la facoltà di Lettere e di Filosofia di Firenze, le sue attività di studio e di ricerca si sono concentrate soprattutto sul territorio della Valdinievole, intervenendo a giornate di studio e convegni nazionali. Da diversi anni collabora in modo assiduo con il Museo della Città e del Territorio di Monsummano Terme e partecipa alle attività dell’Associazione culturale Amici di Casa Giusti.

 

Apparato iconografico

Le illustrazioni presenti nella galleria sono di E. Mazzanti, tratte da C. Collodi, Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, Firenze, Felice Paggi Libraio-Editore, 1883.

 
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29/8/2012 - 16:51

AUTORE:
Giovanni Torre

Dott.Carfora ,come sempre lei auspica una fattiva collaborazione tra le "società"della Valdinievole.
Parole condivisibili per le persone di buon senso,la realtà è diversa e si continua a coltivare singolarmente il proprio orticello,in ricordo del modo di pensare che andava bene molti anni orsono.
Nel compartimento granducale Pescia era il capoluogo del distretto della Valdinievole questa città era il faro di riferimento per tutti i paesi della valle e non per niente si definisce,tuttora,come capoluogo della Valdinievole.
Ecco,il punto,per arrivare a fare qualcosa di utile per tutti,occorrerebbe,a mio modesto avviso,ricreare un centro pilota di riferimento per tutte le 11 amministrazioni,che questo sia Pescia o Montecatini o Monsummano fa poca differenza,l'importante è che l'area sia meno dispersiva e questo serva da collante per tutti.Oggi assistiamo impotenti alla coabitazione nello stesso condominio senza sapere niente o quasi del vicino di casa,passato il Borgo sembra di entrare in Lucchesia,dopo la Pieve entriamo nella zona dove Monsummano rappresenta la città di riferimento per la Valdinievole-est,Montecatini fa parrocchia per conto suo,difficilmente cerca servizi comuni con gli altri tipo quello dei vigili urbani e vive in un suo habitat turistico come,del resto, è la sua vocazione.Ecco,per finire,credo che dobbiamo dimenticare il passato e unire le forze in modo paritario e convinto,solo così diventeremo dei veri cittadini della Valdinievole con tutti i benefici del caso.
Per l'accorpamento con altre province vedremo se sarà Lucca(me lo auguro) o Firenze la nostra compagna di viaggio,comunque sia chi sia non ne facciamo un dramma.