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JUDO

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"I miracoli non esistono", un romanzo amaro sul Natale.

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Si chiude il cerchio sul tema “Informazione e disinformazione”, iniziato nel suo primo lavoro, pubblicato nel 2018.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

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di Sissy Raffaelli

Oroscopo dicembre 2024.

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Il segno del mese.

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Ferrovie:si torna a trattare.Lunedì incontro in Regione con Bettarini e Fratoni

13/10/2012 - 9:20

Si apre uno spiraglio nel caso dei treni e delle piccole stazioni che la Regione ha deciso di sopprimere. L’assessore Luca Ceccobao ha convocato per lunedì in Regione i sindaci di Buggiano, Daniele Bettarini, e di Serravalle, Patrizio Mungai. Con loro anche la presidente della Provincia, Federica Fratoni, che ieri, dal palco del convegno sui mondiali di ciclismo 2013, durante la Bts, è intervenuta sulla questione. «Sto conducendo una battaglia anche a livello provinciale – ha detto – per mantenere aperte le due stazioni di Buggiano e Serravalle. Questa è una battaglia da sostenere per difendere il territorio, anche in previsione dei mondiali. Gli stranieri che arriveranno in Valdinievole non devono percepire una sensazione di impoverimento».

«È un segnale apprezzabile – commenta Bettarini – e un invito che, spero, possa essere suscettibile di aperture alle esigenze e ai bisogni dei nostri concittadini».

È assai probabile che, all’incontro fra Ceccobao e i tre amministratori pistoiesi, intervenga lo stesso Presidente Rossi.

Fonte: La Nazione
 
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16/10/2012 - 23:14

AUTORE:
Mauro

Fabrizio, per carità, diamoci del tu.
Non si tratta di un movimento organizzato (e non abbiamo un sito web ) ma di un gruppetto di pendolari volenterosi della stazione di Pescia che, stufi di una situazione insostenibile, tra il 2005 e il 2007 ha raccolto alcune centinaia di firme e ha fatto una lunga e continua pressione sulla Regione Toscana per far sì che il treno 3025 facesse fermata anche a Rifredi. Dopo essere riusciti nell’intento ci siamo placati ed abbiamo pensato a “gustarci” il viaggio in treno al mattino, orgogliosi del nostro successo e felici di veder scendere tantissime persone a Rifredi ogni mattina. Dopo aver appreso della Delibera regionale 859 ci siamo sentiti presi in giro e stiamo adesso cercando di organizzare qualcosa. Per ora abbiamo solo inviato una lettera a Ceccobao che, almeno per il momento, si è guardato bene dal rispondere (credo proprio che in questi giorni abbia tante/troppe persone a cui rispondere). Poichè crediamo che questa volta non sarà sufficiente la sola forza dei numeri probabilmente cercheremo anche di trovare degli appoggi politici a livello provinciale e regionale per fare pressione sull’assessore ferroviere.
Non conosco le regole di questo spazio “Commenti” e non so se su questi post è possibile diffondere indirizzi di posta elettronica o contatti similari; comunque appena avremo le idee un po’ più chiare credo faremo qualche locandina/annuncio da affiggere nelle stazioni di Pescia e Montecatini e, se ce lo fanno passare, anche su questo sito.
Come riferimento “geografico” posso dire che tutte le mattine alle 7 siamo in coda al binario 2 della stazione di Pescia e saliamo sempre sull’ultimo vagone del treno 3025.

(Per Roberto: l’indagine/conteggio che ho menzionato, come indicato nel post, lo abbiamo fatto dal 15 al 31 gennaio 2006, successivo quindi alla fatidica data dell’aprile 2005 e cercammo di farlo in modo scrupoloso proprio per avere dati inoppugnabili da presentare alla Regione Toscana)

16/10/2012 - 14:50

AUTORE:
roberto

Credo che non ci sia ne nostalgia ne contagio, ho sottolineato che al tempo che ero in servizio prima dell'aprile 2005 allora treno 3077 arrivava sempre stracolmo a fi s m n con piu' di 1000 persone, che riconosco troppe rispetto al numero delle vetture (se ben ricordo prima sette poi 6). Si riempiva definitivamente a lle due stazioni di prato, nessuno ha mai mugugnato se diversi non trovavano posto a sedere, a tutti premeva arrivare in orario. Per qunto la fermata di rifredi è bene che gli sia stata ridata, soprattutto per gli universitari e studenti vari. Posso dire che la sua agenda è mal aggiornata se si riferisce agli anni da me menzionati,l'affluenza non era nei giorni di sciopero, ma bensi' nei normali lavorativi. Attualmente se le cose sono cambiate se in meglio, grazie alla vostra attenzione di pendolari, se sono peggiorate ringraziate gli amministratori locali e provinciali per i loro errori fatti fino ad oggi inerenti il trasporto locale. Il mio ricordo di capo treno, non certamente lei lo puo' soffocare, il lavoro è stato fatto con passione al servizio, sicuramente anche di lei, se a quei tempi si serviva del su citato treno

16/10/2012 - 14:32

AUTORE:
Fabrizio

Mauro, come la posso contattare?
Non sapevo dell'esistenza di un movimento pendolari, vorrei aderire, dando il mio supporto!
Uniamoci!

15/10/2012 - 23:37

AUTORE:
Mauro

In riferimento al post di Roberto (ex ferroviere: ho specificato perchè vedo due Roberto e credo non siano la stessa persona).
Sono pendolare da Pescia a Firenze dal 1986 (oltre ad altri 10 anni di pendolarismo verso altre città) ed ho potuto osservare quotidianamente l’evoluzione del 3077 (non mi ricordo come si chiamava ancora prima) mentre forse la frequentazione di Roberto su quel treno non era quotidiana ma dipendeva dal turno assegnato (che non credo sarà sempre stato lo stesso). La nostalgia di Roberto è, per certi versi contagiosa e mi ha indotto a ricordare e ricercare vecchie documentazioni relative alle “battaglie” condotte da noi pendolari.
Ricordo perfettamente (ed ho ancora conservato tutta la documentazione) di quando, nel Gennaio 2006, Trenitalia sosteneva che il treno in oggetto (già ridenominato in 3025) era stracolmo e quindi non poteva fare servizio anche a Rifredi: secondo Trenitalia il treno presentava quotidianamente una presenza di 680÷800 persone a fronte di 6 vetture e 516 posti offerti. Negli stessi giorni con i miei colleghi facemmo una verifica (si! contammo fisicamente le persone presenti nei vagoni) e, nei vari giorni, contammo da 475 a 571 passeggeri (giuro non abbiamo barato o sbagliato), quindi un numero ben inferiore a quello ufficiale di Trenitalia. Il sovraffolamento “come salacche nelle botti” effettivamente alcune volte c’è stato ma avemmo modo di verificare, dal 15 al 30 gennaio 2006, che il sovraffollamento si era verificato nelle seguenti circostanze:
• in un caso (il 27 gennaio 2006) c’era stato uno sciopero regionale non annunciato e quindi una generale confusione su tutti i treni
• in due casi (nei giorni 24 e il 31 gennaio) il treno aveva una composizione ridotta (5 vetture anzichè le 6 previste)
• in un caso il treno aveva una carrozza (intermedia) con porte guaste (e quindi era chiusa)
• in un caso una carrozza aveva il riscaldamento spento/non funzionante (a gennaio!!).
La presenza di queste problematiche unitamente al fatto che Firenze SMN è una stazione “terminale” faceva sì che nelle prime vetture ci fosse una concentrazione maggiore di passeggeri, mentre spesso nelle ultime carrozze rimanevano posti vuoti (e sì! il pendolare non è un animale intelligente!).
Ringrazio inoltre Roberto che mi conferma che il treno era “raccomandato” (anche se abbiamo due concetti diversi del "raccomandato") e pertanto a Rifredi non fermava (o meglio non era prevista fermata); in realtà dalla mia vecchia agenda giornaliera, aggiornata quotidianamente con certosina pazienza, vedo che il treno molto spesso fermava anche a Rifredi (causa semaforo rosso in uscita dalla stazione) e a volte la sosta durava anche 1 o 2 minuti ma a porte chiuse, con somma gioia (si fa per dire) di coloro che, come me, avrebbero gradito scendere a Rifredi.
Ah, bei ricordi, ma non rimpiango quella situazione (in cui rischiamo di tornare con i treni FAST).
Sono invece orgoglioso del fatto che, a seguito di quella nostra “battaglia” di allora, oggi il treno 3025 è stracolmo di persone che possono finalmente scendere a Rifredi per andare al lavoro o a scuola.

15/10/2012 - 20:16

AUTORE:
Giuseppe

In diversi posti sia in Italia che all'estero si usano treni dotati di bottoni che permettono di effettuare delle FERMATE A CHIAMATA.
Esistono, non è fantascienza. E il colmo è che magari li costruiscono proprio alla Breda di Pistoia!

15/10/2012 - 19:15

AUTORE:
ROBERTO

MI SCUSO CON FABRIZIO DEL MIO COMMENTO SGANGHERATO, PERO' NON TUTTI SIAMO PROFESSORI DI LETTERE. MOLTE VOLTE PERCHE' TUTTO IL DISCORSO FILI, BISOGNA ESSERE ANCHE FERMI DI MENTE, NON SEMPRE LO SIAMO, COMUNQUE BASTA CHE SIA INTESO IL SIGNIFICATO E IL CONCETTO. MOLTE VOLTE DOPO AVERLO INVIATO MI VIENE IL DUBBIO DI AVERLO FATTO BENE, MA ORMAI è TROPPO TARDI. TI RINGRAZIO DI CONDIVIDERE QUELLO CHE IN ESSO HO DETTO

15/10/2012 - 19:01

AUTORE:
roberto

Mi permetto di fare alcune considerazioni in merito a questa lettera, condivisibile in parte. Come ex ferroviere ex capo treno andato in pen sione nel 2005, ho scortato il treno menzionato in questa lettera, vale a dire il treno 3077. Era all'ora un treno raccomandato nella sua marcia, non si fermava a rifredi, normalmente arrivava in centrale stracarico, i pendolari stavano uniti come salacche nelle botti, ma contenti perche' arrivavano sul posto di lavoro in orario. Molte volte transitati da castello telefonavo alla gabina, dove si smistava il traffico,e pregavo l'oparatore di darci la precedenza su tutti i treni avevo la soddisfazione di veder fermare accanto a noi gli eurostar, per farci entrare noi in s m novella. Quello era il sistema di lavoro al servizio del cittadino. Detto questo, con soddisfazione, (quasi mi viene da piangere) poiche' mi ricorda quello che per eta' mi è stato tolto, " fare il capo treno", posso affermare che il raddoppio della tratta Pistoia Lucca, sarebba l'ottimum, credo onestamente che non serva. Quello che penso è il buon funzionamento della linea attuale, con manutenzioni e nuove tecnologie per la circolazione dei treni in sicurezza, con la soppressione dei passaggi a livello (pecora nera per la circolazione centralizzata), ottima volonta' da parte degli operatori a far arrivare i tranio in orario,utilizzando di piu' i telefoni di servizio (soprattutto), armamento della line piu' consono alla circolazione dei nuovi treni tecnoligicamente avanzati. QUESTE SONO LE PROBLEMATICHE CHE DOVETE METTERE SUL TAVOLO DI CECCOBAO

15/10/2012 - 14:36

AUTORE:
Mauro

Come pendolare e a nome di un gruppo di pendolari, rendo noto il testo di una mail che, in data odierna, abbiamo inviato all'assessore Ceccobao.


Apprendiamo che con Delibera N. 859 del 01-10-2012 (che di seguito indicheremo come “la Sua Delibera” visto che nasce da una Sua proposta) la Giunta Regionale Toscana ha deciso di ridurre sensibilmente il servizio di trasporto ferroviario per noi pendolari che abbiamo l’onore di abitare oltre la collina di Serravalle ma anche l’onere di sopportare “da sempre” i disagi causati da una linea ferroviaria ad un solo binario.
Nel 2008 era stato approvato il piano di raddoppio dei binari da Pistoia a Lucca: per il primo lotto era stato anche individuato un finanziamento (europeo) di 116 Milioni. A quel progetto ci avevano creduto in molti, anche quei ”sognatori” che scrivono su Wikipedia dove, ancora oggi, si può leggere che: “Si prevede che i lavori termineranno tra il 2012 e il 2014 e che sulla linea potranno circolare 28 treni in più al giorno e 2 treni veloci ogni ora.” I lavori non sono mai iniziati ed oggi siamo quì a parlare di quella che lei definisce nella “Sua Delibera” “una linea “difficile”).

Noi pendolari che abitiamo “oltre il Serravalle” in varie occasioni negli anni passati abbiamo fatto presente alla Regione Toscana come l’offerta del servizio per le nostre stazioni fosse insoddisfacente; solo dopo svariati anni di lamentele, con la progressiva introduzione del Memorario si è arrivati alla formulazione di un servizio che, almeno nelle stazioni principali (Altopascio, Pescia, Montecatini) prevedeva, per le fasce orarie più importanti della giornata, due collegamenti all’ora con Firenze, uno più veloce (con meno fermate) e uno più lento (con tutte le fermate)

Gli attuali treni cosiddetti “lenti”, che effettuano tutte le fermate, sono caratterizzati da un grado di frequentazione variabile dipendente dalla fascia oraria e che, per definizione, è inversamente proporzionale alla distanza da Firenze (in termini di numero di fermate). Non deve sorprende quindi che tali treni risultino meno frequentati nelle stazioni più lontane da Firenze. La invitiamo, però, a salire su uno di quei treni nelle fasce orarie più importanti e di verificare direttamente il grado di frequentazione in stazioni tipo Montecatini o Pescia e di confrontarli con quelli forniti da Trenitalia: penso che avrà delle sorprese! Molte volte, in passato abbiamo contestato e dimostrata l’infondatezza di alcuni parametri ed indici forniti da Trenitalia.

Adesso, con “la Sua Delibera” il servizio offerto per chi abita “oltre il Serravalle” verrà dimezzato e, siccome le disgrazie non vengono mai da sole, si legge dai giornali che il costo dell’abbonamento ferroviario verrà aumentato del 20% dal prossimo novembre, anche se sembra solo per le cosisddette famiglie “ricche” (?!) ovvero che dispongono di un reddito lordo di 36.001 €. Quindi: “Becchi e Bastonati!”

Nella “Sua Delibera” viene stabilita anche l’istituzione di treni Fast tra i capoluoghi di provincia e Firenze, presumibilmente intendendo per Firenze la sola stazione di Firenze S.M.N. (ovvero non le altre stazioni satelliti di Firenze).
Niente da obiettare sull’introduzione dei treni Fast purchè questa decisione non vada ad incidere sull’offerta residua già scarsa dei treni che rimarrano in orario a partire dal prossimo dicembre.

Si legge infatti nella delibera che “Le partenze FAST di Pistoia saranno indicativamente alle ore 7:00 ed alle ore 7:30 e da Prato alle ore 7:15 e alle ore 7:45”. La partenza Fast da Pistoia delle 7:30 è la più perfida beffa che la “Sua Delibera” ci riserverà. Infatti, nel vigente orario, alle 7.32 da Pistoia è prevista la partenza del regionale 3025 che è il treno più utilizzato in assoluto dai pendolari di “oltre il Serravalle” che devono recarsi al lavoro o a scuola entro le 8:15 - 8:30 nella zona di Firenze Rifredi (dove risiedono Nuovo Pignone, Selex Elsag, EsaOTE, Monte dei Paschi, Cassa di Risparmio, il Palazzo di Giustizia).

Tale treno fino al 2007 era un treno “Fast” (denominato allora 3077) e non fermava a Rifredi: dopo anni di lamentele e proteste da parte dei pendolari di “oltre il Serravalle”, in cui si evidenziava la carenza dell’offerta dei treni in tale fascia oraria, da giugno 2007 finalmente quel treno è stato reso un po’ meno Fast divenendo il treno più veloce e frequentato del mattino (n.d.r. il treno più utile).

Gli allora responsabili degli Uffici tecnici dell’Area Trasporti (Dott.sa Mariarosa Bresci e Architetto Arnaldo Marini), il suo predecessore Conti e la Dott.sa Elisabetta Cecconi probabilmente ricorderanno le forti resistenze opposte da Trenitalia per evitare che quel treno fermasse a Rifredi adducendo formalmente motivazioni tecniche (di fatto indifendibili), ma in realtà pilotate da “lobby” protette; dopo anni di lotte e anche di incontri diretti con i dirigenti della Regione Toscana la ragionevolezza aveva però prevalso e, a costo zero per la Regione Toscana, il treno 3025, da treno Fast utilizzato da pochi (spesso influenti e non paganti) è diventato un treno semi-Fast utilizzato da molti (meno influenti ma paganti!).

In allegato troverà una delle tante lettere (Prot. A00-GRT/ 230536 /124.24.004) che, nel corso di quegli anni, abbiamo scambiato con gli uffici preposti della Regione Toscana dove, tra l’altro si recita:

“Pur confermando la richiesta formalmente inoltrata a Trenitalia, riteniamo di confermare il rinvio di tale decisione all’entrata in esercizio dei treni doppio piano (previsione fine del 2006); anche in considerazione del fatto che i primi sei mesi di funzionamento di Memorario sulla linea Firenze – Viareggio / Pisa, hanno dato risultati buoni oltre ogni aspettativa (in termini di regolarità di esercizio e puntualità, notevolmente migliorate nonostante il forte incremento del servizio e in termini di gradimento del servizio, attestato da una crescente domanda) e che qualsiasi modifica sul sistema, anche se limitata, rischierebbe di compromettere (eccessivo affollamento = forte rischio ritardo), soprattutto se incide sull’orario del mattino d’ingresso in Firenze SMN particolarmente “delicato”.”

Dalla “Sua” Delibera si evince che dal prossimo Dicembre avrà luogo una sorta di “restaurazione” che farà riemergere la vecchia problematica del treno Fast 3025 e, più in generale, riporterà alla carenza di servizio (soprattuto nella fascia oraria 7.30÷8.30 che era presente prima dell’introduzione del Memorario. Anzi, per alcuni pendolari, molto peggio di prima perchè dal prossimo dicembre verranno anche soppresse molte stazioni.
Non possiamo non evidenziare come questa Delibera sembra venire incontro più alle necessità di Trenitalia (che forse riuscirà così a rispettare i parametri del contratto di servizio e a risparmiare sulle pur modeste penali) anzichè alle necessità dei pendolari che, come al solito, non vengono mai interpellati prima di prendere provvedimenti che riguardano tangibilmente la loro vita.
Per questa “Sua Delibera”, Trenitalia (di cui, dalla sua biografia, apprendiamo lei sia tuttora dipendente) sarà sicuramente contenta (e noi profondamente scontenti!).


Chiediamo quindi:

• di limitare il progetto della riduzione dei treni sulla relazione Pistoia-Lucca che non deve applicarsi nelle fascie orarie a più alta concentrazione di pendolari.
• di non alterare i delicati equilibri raggiunti nel corso degli anni nell’offerta del servizio nella delicata fascia oraria 7-9 del mattino. In particolare l’introduzione dei treni Fast non deve essere realizzata a discapito degli altri treni “più lenti”.
• di ridurre (anzichè aumentare) il prezzo dell’abbonamento per i pendolari di “oltre il Serravalle” a fronte del dimezzamento del servizio che verrà offerto. Non è equo far pagare la stessa tariffa (tariffa 40/RE ) sia a chi usufuisce di un solo treno all’ora e che a chi usufrisce di un servizio che prevede un treno ogni 12-15 minuti (ad esempio Prato Centrale).
• di “resuscitare” il progetto del raddoppio della linea nel tratto Pistoia-Lucca. Non è necessario un raddoppio completo di tutta la linea ma sarebbe sufficiente raddoppiarla nei tratti “più facili/meno costosi” in modo da creare delle “sezioni ampie” in cui programmare gli incroci dei treni nelle due direzioni, anzichè farli incrociare nella ristretta area delle stazioni.

Chi La conosce ci dice che Lei fornisce sempre una risposta alle richieste che Le pervengo. Ci auguriamo che anche in questa occasione non venga meno a tale cortesia.
Attendiamo quindi una Sua risposta o, preferibilmente, gradiremmo avere l’occasione di parlare direttamente con Lei dell’argomento in oggetto, nella sede della Regione.

Distinti saluti

15/10/2012 - 9:52

AUTORE:
Fabrizio

A parte, il commento un po' sgangherato, mi pare che il sig. Roberto abbia fatto un quadro piuttosto chiaro della situazione!
Con Trenitalia dovrebbero andare a parlarci direttamente i pendolari, che in treno ci vivono, e non gli amministratori che vanno a giro a spese dei contribuenti con le auto blu e poi fanno piani per la mobilità PENOSI!

14/10/2012 - 13:26

AUTORE:
roberto

Tanto rumore per le eventuali soppressione delle fermate dei treni delle piccole stazioni,ma mi chiedo cosa si è fatto nel passato perchè cio' non avvenisse, "si chiude la stalla quando i buOI sono scappati". Mi domando, gli amministratori locali dei comuni interessati a questa problematica, come pure l'amministrazione della nostra provincia, NON SI SONO ACCORTI CHE SONO ANNI CHE IN QUESTE STAZIONI MONTANO APPENA 5/20 PERSONE LA GIORNO di media, che con i loro abbonamenti o biglieti, non coprono piu' le spese che trenitalia va incontro, PER l'usura del'apparato frenante dei treni come il consumo di energia elettrica. Non si sono accorti, che i tempi sono cambiati, gli agglomerati dei pendolari, si sono allontanati dalla stazione, quindi si sono tutti motorizzati come i ragazzi per andare a scuola, oppure si servono dei bus che gli passano sotto casa. Perche' gli amministratori, non hanno fatto un piano per sopperire a questo stato di cose. Era ed è necessario, istituire dei bus raccoglitori che portano e viceversa i pendolari dai luighi si residenza alla stazione. SOLO COSI' LA PROVINCIA E I COMUNI POTRANNO SOSTENERE IL MANTENIMENTO DELLE PICCOLE STAZIONI, SONO STATE FATTE POLITICHE DI TRASPORTO URBANO SBAGLIATE, naturalmente trenitalia non pou' sperperare denaro, ci sono voluti anni, ma poi è stato capito, colpa è DEGLI AMMINISTRATORI PERIFERICI.