A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica che Zare Markovski non è più l’allenatore della prima squadra.
Sgoccioli della stagione 2024 e podisti della Silvano Fedi in gara alla “Corsa di Babbo Natale” a Montecatini Terme.
Anche l’ultima gara dell’anno, a Pavel Group, ha regalato due soddisfazioni, tanto da chiudere la stagione decisamente con il bilancio in positivo.
Una nuova cintura nera per il Kodokan Montecatini. Sabato 14 dicembre, presso il Palagolfo di Follonica, si sono tenuti gli esami federali della regione Toscana Judo per il passaggio a cintura nera.
In arrivo l’ultimo weekend di attività del 2024 anche per il Pistoia Basket Junior che si lascia alle spalle giorni abbastanza positivi con un bel tris di affermazioni tra Under19, 17 e 13.
Arrivato a poche ore dalla sfida disputata dall’Estra Pistoia Basket 2000 sul campo della Nutribullet Treviso, e subito gettato nella mischia da coach Zare Markovski, per Maurice Kemp Jr la sua integrazione all’interno del gruppo-squadra biancorosso è stata, gioco forza, rapida e velocissima.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica che il consigliere Dario Baldassarri assume l’incarico di responsabile delle relazioni esterne di Estra Pistoia Basket 2000.
Manifestazioni finali per gli atleti della Silvano Fedi in questo positivo 2024.
Rubrica "Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina"
"I miracoli non esistono", un romanzo amaro sul Natale.
Il Comitato di Volontariato Quartiere Stadio Strulli sta costruendo, tassello dopo tassello, il format della giornata di incontro con il pubblico - la cui data è da definire - al fine di informare con la massima coerenza e trasparenza la cittadinanza sulla reale portata del problema legato alla presenza sul territorio degli apparati radio per telefonia mobile, le cosiddette” antenne”, soprattutto per quelle collocate in aree sensibili.“Siamo in contatto - commenta il presidente del Comitato Alessandro Bugelli – con alcuni medici e ricercatori di alto profilo nazionale ed internazionale affinché possano argomentare la questione con precisione scientifica e soprattutto possano spiegare a tutti noi la realtà di una esposizione continua alle onde elettromagnetiche diffuse dalle Stazioni Radio Base. Stiamo cercando di far collimare gli impegni reciproci proprio per organizzare al meglio l’iniziativa, che deve avere la funzione di informare, cosa che sinora lo fanni in pochi ed anche male”.Per la salvaguardia della salute pubblica e del territorio nonché per assicurare alla collettività l’opportunità di accedere e di offrire servizi anche innovativi ad alta tecnologia, il Comitato chiede formalmente all’Amministrazione Comunale che affronti con serietà il problema del futuro posizionamento di apparati radio di telefonia, ma soprattutto che consideri il ri-posizionamento oppure - se necessaria – l’eliminazione di questi “luoghi di emissione” di onde elettromagnetiche. “E’ comunque certo che, in base ai risultati già oggi disponibili – prosegue Bugelli -nessuno sia in grado di negare che effetti biologici negativi possano esservi. Per questo, si invoca il “principio di precauzione”, il quale stabilisce che l’assenza di una piena certezza scientifica non deve essere usata come una ragione sufficiente per rimandare decisioni, là dove ci sia il rischio di effetti seri ed irreversibili. La IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), nel Maggio 2011, ha classificato i campi elettromagnetici di radiofrequenza in Classe 2B, come possibili cancerogeni sulla base degli studi eseguiti. In più, la Risoluzione del Consiglio d’Europa del 27 maggio 2011 invita i Paesi Membri a fissare “limiti cautelativi di esposizione alle microonde per lungo termine in accordo con il Principio di Precauzione, che non superino gli 0,6 Volt/metro e nel medio termine ridurre questo valore a 0,2 V/m”. Una riduzione chiesta già dal 2008 dal Parlamento Europeo". “Chi afferma che allora si dovrebbe smettere di usare il telefono cellulare – dice ancora Bugelli – ragiona un tanto al metro. Sulla scorta del libero arbitrio, un diritto di ogni persona, quando non serve lo si può spegnere e non arreca più alcun danno, mentre l’antenna no, non si spegne mai, continua a emettere onde elettromagnetiche che entrano in casa tua e nel tuo corpo ogni giorno e ogni notte e allora diventa impossibile tutelare la salute propria e quella soprattutto dei bambini, i più indifesi. Da quando l’antenna allo stadio è entrata in funzione, i miei tre gemelli di quattro anni non li porto più fuori casa a giocare”. “Un’Amministrazione Locale deve adottare criteri cautelativi - conclude Bugelli - pianificare le installazioni in contradditorio con i Gestori e le Associazioni o Comitati rappresentanti dei cittadini, eseguire istruttorie rigorose delle richieste di nuove installazioni, predisporre controlli sulle installazioni già fatte e sanzioni per gli inadempimenti, stabilire monitoraggi continui sul territorio, indennizzare i cittadini che, per ragioni di pubblica utilità, sono costretti a vivere vicini ad antenne ed hanno i loro immobili svalutati. A Monsummano, questo, perlomeno, si pensa?”