I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Montecatini Terme, nel pomeriggio di sabato scorso, a conclusione di un servizio antidroga, hanno arrestato due giovani sorelle, S.S., di anni 33 e S.D., di anni 24, entrambe disoccupate, residenti ad Altopascio ma da alcune settimane abitanti in un appartamento di Uzzano, in via Quarrata, all’interno del quale custodivano 1,3 Kg. di Hashish, circa 650 gr. di Marijuana e 4 candelotti esplosivi.

L’hashish era suddiviso in numerose confezioni, mentre la marijuana era contenuta in un sacchetto in plastica, pronta per essere suddivisa. Infatti, nell’abitazione sono state trovate anche due bilancine, evidentemente utilizzate per il confezionamento delle sostanze stupefacenti rinvenute. Nel corso della perquisizione, i Carabinieri hanno rinvenuto anche 4 candelotti esplodenti artigianali, ciascuno del peso di circa 300 gr., di forma cilindrica, lunghi circa 20 cm che le donne detenevano illegalmente, senza fornire plausibili giustificazioni circa il loro possesso.

I militari già da qualche giorno avevano posto l’attenzione verso l’abitazione occupata dalle due sorelle, dopo aver notato un sospetto andirivieni soprattutto di giovani. Pertanto sabato scorso è scattata l’operazione, con la perquisizione dell’appartamento ed il rinvenimento dell’ingente quantitativo di droghe e dei materiali esplodenti. Il tutto è stato ovviamente posto sotto sequestro e messo a disposizione della Autorità Giudiziaria. L’operazione è da mettere in relazione con l’intensificazione dei servizi antidroga attuati ultimamente dalla compagnia CC di Montecatini Terme per contrastare lo spaccio e l’uso di sostanze stupefacenti e fa seguito altre importanti operazioni compiute negli ultimi mesi, l’ultima delle quali, a fine marzo, con il sequestro di 1 Kg. di marijuana e 12 piante di canapa indiana a Chiesina Uzzanese.

Dell’operazione è stato immediatamente informato il P.M. di turno della Procura della Repubblica di Pistoia, Dr. Boccia. Le due arrestate, accusate di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e possesso illegale di materiale esplodente, sono state poi tradotte presso il carcere di Firenze-Sollicciano.