Salve actarus, forse mi ha frainteso, gli spiego mio padre fu un prigioniero dei
Tedeschi e mi ha raccontato come è stata orribile la guerra a quei tempi.
Ringrazio Dio di non averla conosciuta, e che i nostri figli e le prossime generazioni l’ha conoscano solo mediante Video game .
Cosa voglio dire l’eccidio del padule di Fuccecchio ha un valore molto più alto che va
oltre la strage, è l’ha definito benissimo il sindaco Galligani nel suo discorso da “incorniciare”.
Perché come dice lei non è stato un atto di guerra, ma un atto di malvagità umana.
Ma voglio ricordare che tale atto di malvagità umana e figlio della guerra, perché NON esiste una guerra
che non crei malvagità e odio nell’uomo.
E come ha descritto il Galligani tale malvagità si puo ritrovare oggi in Siria o in Africa dove vengono massacrati interi villaggi da i guerriglieri di turno. Quindi l’eccidio del padule dovrà essere ricordato dai nostri figli come un atto di malvagità umana nato dalle maledette guerre, ma che non porti all’odio tra colori politici razze e religioni, ma una riflessione su qualsiasi conflitto bellico di qualunque natura, e ricordare la malvagita e l'odio che posso creare nell’uomo le guerre.
Poi per quanto riguarda il commento fatto sulla parola successo, forse ha ragione mi sono fatto prendere la mano, ma mi ha dato noia, la parola successo perché la paragono ad uno spettacolo e ad un evento gioioso, e quindi dico per me, mi ha dato noia definire un evento cosi importante dove deve portare alla riflessione abbinarlo a tale aggettivo. E poi una cosa che dico sempre per me, del sel dove indica la sua linea politica futura mi è sembrata un po'fuori luogo dall’evento. Ma questa è stata una mi impressione, forse un po a caldo, ma non con l'intento d'intaccare minimamente l'importanza di tale evento.
Se poi dovessi aver offeso qualcuno mi scuso a priori.

Facciamo parlare i fatti :DALL’ALBA SONO ENTRATI NELLE CASE, HANNO INVASOLEAIE,
RAZZIATOLECAPANNE.L’essiccatoio del tabacco
a Pratogrande, i casolari di Castelmartini, i
campi di Stabbia e Capannone. E poi ancora sangue,
al Prato dei Cencini, lungo i canali, ai casotti
di caccia. Ora che meriggia, è tutto finito. Gli insetti
già riempiono l’aria, un cupo fragore che
non sarà mai dimenticato, dopo questa estate calda,
fertile e feroce. I morti sono 176. La più giovane
e la più vecchia, un attimo. Una aveva pochi
mesi, e l’hanno massacrata. L’altra era nata prima
dell’Unità d’Italia, nella Toscana granducale:
cieca e sorda, vagava nel cortile, fra i cadaveri dei
familiari, e chiamava. I tedeschi le hanno messo
una bomba nella tasca del grembiule, e ne è rimasto
solo un mucchietto di cenci insanguinati.
Gli assassini sono militari del reparto esplorante
della 26ª divisione corazzata della Wehrmacht,
ma anche fascisti italiani. Luca Baiada .L'Unità 22/08/2013

"....è la guerra" così disse un ufficiale nazista il pomeriggio dopo la strage. NO non fu la guerra ma una strage nazifascista efferata e diabolica. E sig. Roberto non si scandalizzi per la parola "successo" perchè quando la memoria personale di chi ha vissuto quei giorni si affievolisce o scompare per motivi anagrafici, è un successo che ci siano giovani di poco più di 20 anni che presentano una tesi di laurea su quegli avvenimenti. Ma lei sig. Roberto forse preferisce un lento oblio di quei fatti.

Cosa c'entra l'eccidio del padule... dove si parla di guerra... con la propaganda elettorale di Vendola?
Fateli riposare in pace almeno loro senza trascinarla nella ridicola politica italiana.
Poi sfruttare la parola Successo, che è stato uno show di canale 5? Perché se non c'era gente, non era più da commemorare o ricordare perché si va in base all'audience? non ho altre parole da dire su questo nuovo atto di bassa politica italiana!