PIEVE A NIEVOLE

Il Comitato Cittadinanza Resistenza interviene su un aspetto molto importante della vita pubblica pievarina:


"A che serve un Comune in cui il Consiglio non si riunisce da più di 4 mesi?
Era maggio 2013 quando il Consiglio comunale del nostro comune (Pieve) si è riunito per l’ultima volta. E questo non perché si sia sciolto o perché alcuni membri siano andati sull’Aventino, ma perché i nostri rappresentanti non sono riusciti a trovare argomenti degni (o politicamente opportuni) da mettere all’ordine del giorno.  Eppure, cari cittadini, in questi quattro mesi di cose degne ne sono successe, eccome.
 
Ad ogni criticità la scelta di chi ci amministra è il silenzio a prescindere. Silenzio per opportunità personale o politica, oppure per qualsiasi altro motivo, a noi non importa poi molto. Quel che conta da vero per noi è che la loro inerzia ha la conseguenza di penalizzare la cittadinanza nella misura in cui annulla il dibattito pubblico e la ricerca della migliore soluzione.
 
Che senso ha il Comune della Pieve se funziona in questo modo. Premettiamo, perché non vogliamo essere strumentalizzati, che noi cittadini di Cittadinanza Resistenza crediamo (e molto) nelle istituzioni e nelle regole democratiche perché, se espletate, sono l’unica garanzia ad una civile convivenza di comunità. Purtroppo però, nel caso della Pieve alla luce dei quattro mesi di latitanza politica, il problema da rilevare è purtroppo un altro, e precisamente: ha senso un comune come la Pieve se funziona in questo modo? Ognuno farà le proprie valutazioni personali, ideologiche e politiche, ma nessun cittadino potrà non aver notato che è da tempo in corso un processo generale ed irreversibile di ridisegno e ridefinizione delle competenze degli enti locali, sia a livello nazionale che a livello regionale. Processo in corso che a visto alcuni Sindaci della nostra regione cercare di anticipare (parola sconosciuta purtroppo ai nostri rappresentanti) gli eventi naturali allo scopo di  avvantaggiarsi  rispetto a quelli amministratori che, a causa della loro inerzia ed inabilità, saranno capaci di subire (e purtroppo la cittadinanza con loro) gli sviluppi futuri quando questo processo irreversibile sarà completato d’impero.
 
Il nostro ODG per il prossimo Consiglio comunale. Concludiamo suggerendo ai nostri amministratori alcuni argomenti d’interesse che forse ai nostri cittadini piacerebbe che fossero chiariti, magari prima della fine di ottobre:
 
a)      Risoluzione del problema della spazzatura proveniente da altri Comuni che  i Pievarini ripagano per portare in Discarica a Monsummano la cifra di 150 euro la tonnellata.
b)      A che titolo ed a quale costo lavora la sociatà che svolge il servizio di pulizia stradale e raccolta dei rifiuti.
c)      Lumi sul problema della Palagina.
 
Organizzarsi, resistere per sopravvivere".

Comitato Cittadinanza Resistenza