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Redditi: il più "ricco" Brandani, per Campolunghi solo 7.449 euro e tra gli assessori in cima c'è Conforti

13/10/2013 - 9:08

(Commenti 8 commenti)

Su sollecitazione del presidente del consiglio comunale Antonio Abenante, consiglieri e assessori hanno depositato la denuncia dei redditi 2011. Mancano all’appello i dati dei consiglieri Leggio, Michelotti, Giuntoli, Papini e Rufino. Il più «ricco» tra gli assessori è Francesco Conforti, affermato medico di famiglia, che ha denunciato un reddito lordo di 120.000 euro. Seguono Oria Mechelli, Marino Angeli e Silvia Corradini, che hanno dichiarato un reddito lordo tra i 24 e i 40mila euro. “Tira la cinghia” il vice sindaco Oliviero Franceschi con un reddito lordo complessivo dichiarato di poco più di 19mila euro. Il sindaco Roberta Marchi ha invece dichiarato un reddito lordo di 17mila euro come compenso per la carica istituzionale e di 27mila per il ruolo di insegnante. Tra i consiglieri comunali in vetta c’è l’imprenditore Lorenzo Brandani con un reddito post-imposte di circa 300.000 euro. Seguito dai medici Pierluigi Bertellotti e Gianpaolo Pieraccini che hanno dichiarato un reddito lordo di poco superiore ai 100.000. Chiude la classifica Ferdinando Campolunghi: 7.449 euro.

Fonte: La Nazione
 
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I COMMENTI DEI LETTORI

16/10/2013 - 9:51

LA LEGGE!
AUTORE:
Guido Pucci

In risposta agli apparenti "equivoci" tengo a precisare che la legge Monti del 2012, anche se ha istituito l'obbligo di comunicazione dei redditi e patrimoni dei consiglieri e assessori sul sito web dell'ente per i Comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti (prima di Monti erano 50.000), deve essere recepita dai corrispondenti Regolamenti Consiliari. Potrei sbagliarmi, e quindi chiedo conferma a Voi che siete edotti, ma non mi risulta che il regolamento attuale di Pescia abbia recepito tale modifica. Quindi, se deve ancora essere aggiornato, non vi è nessun obbligo di pubblicazione reddituale.
Saluti

15/10/2013 - 12:22

i redditi non fanno le persone
AUTORE:
Guido Pucci

La pubblicazione dei redditi personali ormai è un caso di gossip. Ma io sono contrario. Piuttosto le persone che ci rappresentano non si conosco tramite i propri redditi, ma per le persone che sono, o che non sono. Per la propria storia ed esperienze. Il tutto a prescindere dai propri redditi.

15/10/2013 - 12:19

C'è un equivoco
AUTORE:
Roberto

Cari amici l'equivoco ingeneratosi da questa situazione fa gioco a chi tace per apparire... Sia chiaro che, tale operazione NON è stata ne richiesta ne voluta dall'attuale presidente del consiglio ma è una Legge dello Stato voluta dal governo Monti. Informatevi prima di tessere lodi o mettere corone di alloro.

14/10/2013 - 23:52

Chiarimento
AUTORE:
Alessandro Ricciarelli

La pubblicazione online della dichiarazione dei redditi e dei curricola è obbligatoria per legge,quindi nessuna indicazione o sollecitazione,mero adempimento di legge.
Sulla sua utilità possiamo discutere ma non sulla modalità e applicazione.
Concordo con chi dice che non sono gli stipendi il costo della politica,è altettanto vero che dalle pubblicazioni online si capisce male quanto un amministratore percepisce dall'ente.
Un mio giudizio da cittadino:
é interessante sapere quanto costa la gestione dell'ente, dipendenti,dirigenti e politici,i redditi al di fuori dei compensi pubblici dovrebbero rimanere privati per una serie di validi motivi che non sto ad elencare.

14/10/2013 - 19:07

La trasparenza va sempre bene
AUTORE:
Eli

Quando una persona vuole rappresentare una popolazione diviene una persona pubblica, assessori e consiglieri comunali hanno una parte della loro vita che non possono celare ai cittadini che vogliono rappresentare. Dell'operazione trasparenza di Abenante mi piace l'idea che trasmette, i redditi non devono essere conosciuti per fare gossip, ma per avere idea di chi ci rappresenta. Stando a quanto pubblicato e' positivo constatare che non tutti i politici hanno redditi sopra i centomila euro, perché nel territorio pesciatino non credo che la maggior parte delle persone abbia questi redditi, quindi è' giusto che a rappresentarli ci siano persone che abbiano problematiche di vita differenti.

14/10/2013 - 9:29

costi della politica
AUTORE:
Guido Pucci

Quello che mi sgomenta è anche leggere che tale documento è stato richiesto e pubblicato dietro sollecitazione del Presidente del Consiglio Comunale di Pescia Antonio Abenante. Ai cittadini non interessa minimamente quanti e quali siano i redditi dei componenti di tale consiglio, ma cosa fanno per i cittadini stessi. E poichè non leggo altro che litigi poco edificanti, auspicherei interventi e richieste più mirate per la cittadinanza. Ripeto: nessuno vuole sapere, e chiede, quali siano i redditi PRIVATI di cittadini componenti il Consiglio!!! Anzi, reputo che sia stata una richiesta tanto inutile quanto populista. Magari ora assisteremo anche alla rinuncia del gettone presenza a cui hanno diritto i consiglieri per portare avanti la lotta contro i costi della poitica!!!
Guardiamo i veri costi della politica, ovvero i veri costi della macchina statale, o comunale! Guardiamo che per ridurli bisogna cambiare la costituzione (vi è scritto sopra il numero dei parlamentari).
Guardiamo che da Monsummano Terme a Pescia in 10 km di strada si cambia comune 6, dico 6, volte!!! Pensiamo che in Valdinievole vi sono 130.000 abitanti, 12 Comuni, 12 Sindaci, decine di assessori e centinaia di consiglieri comunali!!! Che ci hanno chiuso i Tribunali e gli ospedali!!! 130.000 persone......
Invece si pensa a pubblicare i redditi privati di cittadini!!!

13/10/2013 - 22:50

un problema di gestione...
AUTORE:
luigi

con riferimento al commento del sig.Pucci, credo che la sua nota trovi un giusto fondamento,ma tengo a precisare per il mio modesto parere che il problema in italia riguardo gli stipendi dei politici è non tanto il singolo stipendio percepito dal politico protempore, che indubbiamente per fare il sindaco 17000 euro annui sono pochi, ma è la meritocrazia del sistema politico in riferimento alle proprie responsabilità, troppo spesso vediamo amministratori fare un ottimo lavoro e sono penalizzati ed avvolte ostacolati, e sempre nella stessa pagina vediamo amministratori locali e nazionali che nonostante errori ben riconosciuti non ne rispondono assolutissimamente ne alla collettività ne alla giustizia,e anzi percepiscono stipendi e liquidazioni che per i danni compiuti, anche un euro di soldi dei contribuenti, sono troppi.Dopo questo, è inevitabile che le persone ne facciano un unico caso per ogni servizio, anche giusto reso da un ente o persona pubblica. su questo dobbiamo lavorare come società, chi sbaglia deve pagare secondo le leggi vigenti.

13/10/2013 - 18:05

17.000 per fare il sindaco a Pescia?
AUTORE:
Guido Pucci

Queste sono le cifre e i costi della politica....RIDICOLI! 17000 euro lordi per fareil sindaco a Pescia? Non é certamente un buon affare. O ancora meglio una dimostrazione di come non siano gli stipendi il vero problema dei costi della politica!!!!! GLI sprechi sono ben altri!

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