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PESCIA
Giurlani (Pd): "L’ospedale di Pescia al centro di una politica di rilancio dell’area"

2/3/2014 - 12:01

L'Ospedale è al centro del programma di Oreste Giurlani. Una scelta non scontata, che trova le proprie radici nel convincimento che non si debbano fare grandi promesse, ma che si possa e si debba ripartire dalle tante eccellenze oggi concretamente espresse dalla struttura ospedaliera, mantenendone la funzionalità. “Con pochi e puntuali interventi, l'ospedale pesciatino potrà finalmente tornare ad essere il cuore pulsante dei servizi socio-sanitari della Valdinievole, e dell'intera area vasta –dice Oreste Giurlani, candidato Sindaco alle primarie di coalizione del centrosinistra in programma il 9 marzo prossimo. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario investire sulle risorse strumentali, e sulle tante professionalità che operano all'interno della struttura. 

L’ospedale al centro di una politica di rilancio dell’area con le principali criticità da superare  rappresentate dalla fruibilità interna della struttura e dalla sua accessibilità, con la definizione di un adeguato piano dei parcheggi.

Una centralità, infine, che dovrà declinarsi nei nuovi modelli di assistenza socio-sanitaria, e che vede l'ospedale punto di riferimento essenziale, inserito tuttavia in un contesto di strutture sul territorio, che traducano in atti concreti quell'idea di “sanità diffusa” già da tempo al centro delle scelte della politica nazionale e regionale.

E' questo il modello di sanità diffusa, che il programma di Giurlani ripropone, con una forte integrazione fra sanitario e sociale, nella quale il Comune diviene il centro della tutela del benessere del cittadino, che si esplica attraverso una presa in carico che può operare a vari livelli.

Un modello socio-sanitario che si collega strettamente all'idea che percorre l'intero programma di Giurlani, secondo cui il welfare deve puntare su nuovi modelli, declinabili nel cosiddetto welfare di comunità, nel quale il cittadino, l'associazionismo, le Istituzioni concorrono ognuno per la propria parte, in egual misura alla crescita della collettività.

Un modello nel quale l'assistenza sanitaria e sociale, non più universalistiche, vedono nel Comune non il mero erogatore di servizi, ma compartecipe e corresponsabile dello sviluppo collettivo, in senso economico, sociale e culturale.

Un modello, in ultima analisi, nella quale l'erogazione dei servizi sia realmente in linea con i bisogni espressi dai cittadini, e divenga fattore di coesione sociale, e quindi di tenuta complessiva del territorio. Perché la prevenzione dei conflitti sociali è la migliore risposta in un momento di crescente insicurezza e precarietà, e può essere attuata solo se il Comune è soggetto autorevole, ma anche interlocutore aperto, in un progetto condiviso.

  

Perchè Pescia è di tutti. 

 
OSPEDALE DELLA VALDINIEVOLE  -  PESCIA 

 

 

Scheda riassuntiva del programma di Oreste GIURLANI 

Non consideriamo nella scheda, ma lo evidenziamo come una delle criticità da risolvere per prime, tenendo conto del disagio e dei costi esuberanti a carico degli utenti, il problema della viabilità, collegando i vari “monoblocchi” e di rivedere le tariffe dei parcheggi e il loro ampliamento. Questi punti sono oggetto di proposte specifiche in altra sede. 

 

1) l’ ospedale  c’è e  rimarrà   senza depauperamento di personale  e  di tecnologia :  la garanzia dell’ impegno aziendale  e regionale nell’ acquisire risorse umane e tecnologiche  è stata più volte asserita e sancita con atti scritti  ( condivisi alla conferenza dei sindaci ). E’ agli atti che noi guardiamo , non al facile populismo.

 

2) resta fondamentale l’ inserimento dell’ ospedale  dell’ ambito della rete ospedaliera provinciale e regionale 

 

cos’e’ la rete ospedaliera ?

E’ il collegamento tra gli ospedali in modo da garantire la presa in carico dei pazienti e poterli curare dove c’e’ maggiore esperienza e professionalità. Questa è la vera equità nelle cure, non una  emozione facile  a dire ma in realtà povera di contenuti.

In toscana le strutture ospedaliere sono attualmente in una fase di organizzazione secondo una rete “orizzontale”  e  non più gerarchica  ( cioè dall’ ospedale più piccolo a quello più grosso) per cui ogni ospedale – e Pescia in particolare- deve trovare nell’ ambito di questa rete (= collegamento) una propria specificità mantenendo una logica cooperativa in quanto non è più pensabile che ogni ospedale sia un “elemento a solo” , autoctono con una bassa capacità di risposta reale a malattie talora molto specifiche e complesse

 

3) E’ per questo che gli ospedali come Pescia sono un patrimonio per la Regione in quanto sono i garanti reali del patto di salute che l’ azienda stringe con la comunità : a maggior valore quanto siglato nell’ ambito del patto territoriale  tra la Conferenza dei Sindaci ed Asl.

 

4) Per tali motivi le peculiarità che l’ ospedale di Pescia , o meglio della Valdinievole, offre dovranno essere non solo mantenute ma, insieme ad altre definite nell’ambito di una sanità provinciale che ha bisogno di due gambe per camminare e non di una sola ( ad esempio alcune branche della chirugia specialistica non oncologica , la protesica ortopedica  etc..).

 

5) I punto nascita è importante e tale deve rimanere ( con la necessità di garantire la permanenza del primariato) e tutta l’ area materno infantile necessita di una ristrutturazione ed implementazione strumentale

 

6) il mantenimento di una attivita’ di neonatologia e di assistenza pediatrica 24 ore su 24 e per 365 giorni l’anno: questo nell’ ambito dei letti di osservazione pediatrica attualmente identificati nell’ osservazione breve intensiva  del deu - medicina urgenza ed accettazione

 

7) integrazione tecnologica e sviluppo dell’area diagnostica per immagini (radiologia) per il mantenimento  e potenziamento  dei servizi erogati in tale ambito (domanda crescente) e delle indagini “peculiari” che vengono eseguite : lo studio RNM della dinamica del pavimento pelvico, lo studio del grosso intestino con la colonscopia virtuale  e del piccolo intestino con la RNM e con la TAC, del fegato,  solo per citarne alcune

 

8) il mantenimento dell’angiografo che rappresenta nell’ambito della rete provinciale  uno dei due punti fondamentali di assistenza nell’ambito delle malattie cardiovascolari evitando, quando possibile, lo spostamento del paziente: ne e’ testimone l’équipe di emodinamica che si sposta da un presidio ospedaliero all’altro per l’assistenza e terapia dei pazienti acuti ed a cui si stanno affiancando altre équipe “ mobili “ di personale sanitario ( medici ed infermieri)

 

9) il mantenimento e l’ implementazione  dell’ eccellenza rappresentata dall’ oculistica

 

10) area medica: suo adeguamento strutturale, organizzativo e di risorse umane in modo da dare risposta alle necessità mediche sempre più impellenti che emergono dato l’invecchiamento della popolazione e l’ aumentare del numero dei pazienti con polipatologie complesse 

 

11) area chirurgica: riorganizzazione  in modo da ottenere una completa integrazione con l’ attività chirurgica svolta al San Jacopo: mantenimento della chirurgia di base e spostamento di parte della chirurgia specialistica non oncologica aziendale su Pescia

 

12) ristrutturazione area terapie intensive in modo da poter gestire i pazienti con patologie gravi attualmente collocati  in strutture convenzionate ( con costi elevati)  e con riscontro di inappropriatezza di gestione e dei tempi di dimissione

 

13) il potenziamento della riabilitazione dato l’ incremento delle patologie croniche invalidanti : non dimentichiamo che riabilitazione ospedaliera svolta a Pescia e’ di riferimento aziendale e di elevata professionalità

Fonte: Oreste Giurlani
 
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4/3/2014 - 11:58

AUTORE:
SILVANO

Bravo Gianni,mi piacerebbe che i cittadini si ricordassero chi amministrava quando e' iniziato il declino dell'ospedale....ecc

4/3/2014 - 2:36

AUTORE:
gianni

mi dispiace che i miei concittadini siano così delusi e scoraggiati. ma questo scoramento è figlio degli ultimi 20 anni di politica locali. però senza sogni e senza idee non è vita. forse era un sogno anche fare una scuola modello in un piccolo paese di montagna, o fare le strade, o mettere in streeming il consiglio comunale....sogni, ma realizzati. a me piace chi realizza i sogni, forse altri preferiscono chi realizza le ville

3/3/2014 - 13:31

AUTORE:
Eli

L'ospedale a Pescia non tornerà più quello che è stato nel passato. In questo caso se noi pesciatini vogliamo troppo non avremo niente. Quindi inutili le promesse elettorali vaghe, sarebbe auspicabile invece prendere una posizione che poi con coerenza sarà portata avanti. é assolutamente necessario un pronto soccorso funzionante con tutte le competenze che servono nelle situazioni di urgenza, il punto nascite, una pediatria efficiente perchè il disagio di avere i bambini lontani da casa non è sostenibile, se poi c'è la possibilità di avere qulache reparto all'avanguardia bene, altrimenti è inutile perchè le persone ora giustamente scelgono di curarsi dove meglio credono anche all'estero finalmente.

3/3/2014 - 10:57

AUTORE:
Rosalba

Complimenti, è stato fatto l'articolo giusto per la campagna elettorale. Articolo che poi verrà cestinato come tutte le altre promesse fatte in campagna elettorale.
BASTAAAAAA CON GLI SPECCHIETTI PER LE ALLODOLEEEEE

SONO 30 ANNI CHE VIVIAMO CON I PARAOCCHI ORA NON CI IMBAMBOLATE PIÙ

lo sapete benissimo che sono un mucchio di .... fantasie ... quelle che avete scritto, irrealizzabili.... e chi subentra prenderà il bello e il cattivo tempo e NON DOVRÀ nascondersi sulla frase.... io nn sapevo è tutta colpa della precedente amministrazione... chi prende la nuova acquisisce anche i troiai della vecchia .... sennò statevene a casa.... promesse promesse promesse solo parole al vento e ciancie da campagna elettorale

2/3/2014 - 22:30

AUTORE:
Maurizio

Quanto afferma Oreste Giurlani sulla possibilità che Pescia possa ritornare ad essere il centro sanitario della Valdinievole e addirittura dell’area vasta è soltanto specchietto per le allodole. In realtà basta leggere le linee attuative della riorganizzazione dell’AUSL 3 Pistoia, che vede l’ospedale di Pescia ridimensionato come del resto tutti gli altri ospedali della provincia (eccetto Pistoia). Inoltre il modello di sanità diffusa che Giurlani dice di riproporre non è altro che lo scimmiottamento di quanto già previsto dalla Regione Toscana e che fra le altre cose ha decretato il de profundis di tutti gli ospedali periferici. Esistono sì, ma come? Basta chiederlo ai cittadini!

2/3/2014 - 21:56

AUTORE:
marc

Sera.
E siamo alle solite sviolinate elettorali.
Se divento sindaco qua se divento sindaco là
LA colpa non è mia... la colpa è della passata amministrazione...
La colpa morì fanciulla.
E forse ci vogliono far morire.
Ops... certo.
Ma se si muore, non riscuotono più le tasse... quindi.. i nostri ben amati politicanti o presunti tali, sappiano bene che per pagargli la "loro voglia di lavorare", si deve essere vivi ed in salute.
Altrimenti picche.
Altro proclama...che divertente, tutti con le solite "idee".
SVEGLIAAAAA
Tra l'altro..è pure riduttivo. Il nostro nosocomio ha varie eccellenze.... strano che un politico non le conosca... mica che per caso và al "versilia"???

E, dai molti commenti letti, a parte di qualche raro caso, in pochi sanno cosa vuol dire andare
al ss cosma e damiano... ma forse, son tutti propensi per il s.rita.. Tutti affascinati dagli accorpamenti con Montecatini Terme....
Apriamo gli occhi...e sarebbe auspicabile che i "politicanti" si svegliassero ancor di più.
E facessero il "mea culpa"....
ma son sogni...

2/3/2014 - 19:14

AUTORE:
Mario

Ma questa e' una vera e propria supercazzola di due pagine che non dicono niente o meglio tutto e il suo contrario!

2/3/2014 - 17:16

AUTORE:
roberto

La problematica dell'ospedale è piuttosto complessa , è chiaro che necessita l'attenzione su tutto il servizio ospedaliero. E' importante la funzionalita' del pronto soccorso, la cururgia per operazioni di estrema immediata necessita', l'ostretricia con tutta l'assistenza in materia di parti e eventuale ricovero fino al mometo dell'uscita dall'ospedale. Necessita una TAC funzionante su tutto l'arco dell'anno. Come la funzionalita' dell'oculistica, coi suoi interventi agli occhi. E' chiaro che non si puo' pensare ad una struttura indipendente, ma collegata alle strutture centrali di Pistoia e perche' no di Lucca.
Merita attenzione alle problematiche inerenti alla viabilita' ed ai parcheggi adicenti al nosocomio, problematica irrisolta da questa amministrazione comunale e che tocchiamo con le nostre mani tutti i giorni. Il nuovo sindaco ha tanti nodi da sciogliere per questo argomento, problematica di tutto il comprensorio della valdinievole e dell'area vasta inserita in questo contesto ospedaliero. roberto michelotti ex fer.

2/3/2014 - 13:38

AUTORE:
Eva

Sembra di leggere un comunicato della ASL 3.
L'ASL 1 di Massa ha fatto sparire 420 milioni di euro negli scorsi quindi anni, il processo è in corso, e quei milioni di euro li stanno facendo pagare centesimo per centesimo a tutti i toscani. Li hanno spalmati tagliando qua e là.
Rossi e la sua Giunta si sono inventati la delibera 1235 del 28.12.2012 e senza l'approvazione del Consiglio Regionale, senza un Piano Sanitario organico alle spalle (che la Regione ancora non ha e si sta affrettando ad approvare perché è FUORI LEGGE), ha rivoluzionato il sistema sanitario toscano.
Ha basato tutto su Case della Salute, Botteghe della Salute, PIOT, assistenza territoriale che non c'è, 4 ospedali nel giro di pochi chilometri dati in mano ai privati, tagli di posti letto...
Dovremmo stare tranquilli? Mica tanto...
La Conferenza dei Sindaci ha sbagliato, ha piegato la testa, in molti se ne stanno pentendo e chi non lo fa non ha cuore il diritto alla salute dei propri cittadini.
L'OBi pediatrica a Pescia ha le mani legate. I genitori con i loro bambini vengono dirottati a Pistoia. Provate ad ascoltare qualche pediatra: cosa ne pensa di avere un reparto a 30km? Provate a sentire le famiglie con bambini piccoli per capire quali sono i disagi.
Provate a sentire un cardiopatico per conoscere i tempi di attesa per gli esami. Appurate se i posti letto in cardiologia fra Pescia e Pistoia sono sufficienti. Informatevi se l'oculista è presente di notte al San Jacopo o a Pescia.
Questa è la gestione del bene pubblico?
Ancora una volta, contano i fatti non le belle parole.
L'ASl può smentire, Rossi pure. Che l'ospedale di Pescia e di San Marcello siano stati depotenziati è sotto gli occhi di tutti. Che l'ospedale di San Jacopo ha grosse criticità è altrettanto sotto gli occhi di tutti. Che in pochi vogliano seriamente prendere provvedimenti e continuino a piegare la testa è evidente.