Itagliani! In questo momento arduo per le sorti dell'Itaglia, è giusto accogliere i figli dell'IMPERO! L'Eritrea che già conobbe il lustro di Roma, si riunisce ad essi in tutto l'amore che solo la Madre Patria sa dare! Guai a quelle finte democrazie plutocratiche sioniste che vedono il destino dell'Itaglia rilegato a un ruolo marginale, facendoci credere che pochi suoi figli siano la rovina dell'IMPERO! Noi fortissimamente richiediamo: Eritrea, A NOI!

Eva se davvero anche gli italiani fossero aiutati, potrei anche essere in parte d'accordo con lei. Il problema qui è che gli italiani vengono lasciati in disparte in nome di un buonismo umanitario che altro non giova se non alle lobby che con l'immigrazione ci lucrano. Non aiutano davvero loro, lasciano morire noi.
Quello che vedo io ogni giorno, sono imprenditori che perdono tutto e si suicidano, disoccupati, cassaintegrati e licenziati che vengono sfrattati senza che le istituzioni muovano un solo dito.
Lo scorso anno proprio in un comune della Valdinievole, una ragazza con sua figlia, dopo aver perso il lavoro ed essere stata sfrattata e aver dormito alcuni giorni in ospedale, si è vista costretta ad occupare una casa popolare ancora vuota perché le istituzioni non erano in grado di aiutarla. Vedo persone che dormono in auto o in strada senza che nessuno faccia niente. Poi apro il giornale e leggo che alcuni immigrati irregolari vengono ospitati in un albergo. Se permette, a me fa molto arrabbiare. Senza contare che buona parte degli ospitati è già scappata.
Non capisco poi come possa suonare così strano che in ITALIA ci sia qualcuno che pensi agli Italiani. Veramente non capisco.

Vede, lei parla di più debole. Ma un italiano senza lavoro, che perde la casa ed è costretto a vivere per strada o in macchina, non è abbastanza debole da dover aiutare? Noi crediamo di si! Non solo a parole, ma anche con i fatti; a Pescia portiamo avanti un banco alimentare con il quale stiamo aiutando cinque famiglie in grave difficoltà, per esempio.

Se mi fossi trovato al loro posto? Io avrei voluto che qualcuno venisse ad aiutarmi a poter far rifiorire la mia terra. Ad insegnarmi a farla fruttare. Ad insegnarmi un lavoro. Non avrei mai voluto essere costretto a lasciarla perché la multinazionale di turno ha deciso di sfruttarla.

Il suo ultimo discorso poi fa capire come non conosca affatto CasaPound. Bastava aver dato una sola occhiata al nostro sito prima di scrivere per capire che le sue parole sono del tutto infondate. Scuola, Lavoro, Stato Sociale, sovranità monetaria, e ancora, diritto alla proprietà della casa, blocco di equitalia, part time delle madri lavoratrici, sono solo alcune delle battaglie che portiamo avanti. Fummo i primi a scendere a suo tempo in piazza contro Monti e continuiamo ancora a farlo, come lo scorso 15 marzo a Firenze, contro un governo illegittimo e antiitalino. Stiamo raccogliendo le firme per candidarci alle elezioni europee per poter dire che alle condizioni attuali, l'Italia deve uscire dall'Ue e riappropriarsi della propria sovranità.
Quindi, come vede, le attività di CPI non comprendono la demagogia.
Ma forse, informarsi, avrebbe richiesto troppo impegno.

Il mondo è vario. Io approvo che con le tasse che pago (e le pago tutte), si aiutino i migranti e come me tanti cittadini italiani che non hanno perso la loro umanità.. Dovremmo lasciar morire chi si trova in situazioni disperate? Vi rendete conto da cosa fuggono queste persone? Se vi ci foste trovati voi?

Bisogna guardare la nazionalità per decidere se aiutare una persona oppure no? Tu si,i tu si, tu no?
Prendetevela con i grandi sprechi della politica, con le cattive gestioni, con la corruzione dilagante. Denunciate quello.

Ma forse questo tipo di lavoro richiede un impegno diverso: studio, preparazione, ricerca, imepgno, attenzione, coraggio, mettersi contro il più forte, non il più debole.

La demagogia è sempre la via più breve e non porta alla soluzione dei problemi.

Chi si definisce umanitario,
lo faccia a spese propie!!!!!