MONSUMMANO - Gli Attivisti 5 Stelle intervengono su discarica, tariffe e modalità di spesa da parte del Comune.

"E' possibile utilizzare i ricavi derivanti dalla discarica del fossetto per abbassare la Tares? A quanto pare no, nononstante a Monsummano Terme si paghi l'aliquota più alta di tutta la Valdinievole. Un controsenso, perchè laddove esiste una discarica che produce reddito si paga anche di più per gestire i rifiuti.

Saltano quindi all'occhio quei 500 mila euro che il Comune mette a disposizione a Cintolese per costruire le opere di urbanizzazione (parcheggio, scalinata, aree verdi, panchine, alberature a una via d'accesso) che sorgeranno intorno alla nuova chiesta finanziata dalla Cei.

Il Movimento 5 Stelle di Monsummano Terme non ci sta e vuole vederci chiaro, partendo da come vengono gestiti i proventi del Fossetto sino ad arrivare alla motivazione che ha portato l'amministrazione comunale a scegliere di costruire invece di abbassare le tasse; la cifra della quale stiamo parlando non è certamente di poco conto.
 
Con 500 mila euro sarebbe stato possibile venire incontro a tante famiglie in difficoltà, sarebbe stato possibile avere un'aliquota Tares più bassa ed in generale sarebbe stato possibile andare ad investire in qualcosa di più urgente e concreto; tantopiù, del progetto di Cintolese si sta parlando da tanti anni ma in tanti anni non si sono mai trovati i soldi. Vederli annunciati sul giornale (che poi, per ora si tratta solo di annuncio) sa tanto di campagna elettorale in vista delle imminenti elezioni.

Tra le altre cose, si è smesso di parlare di Tares ma non ci dobbiamo dimenticare che dopo l'allungamento della data di scadenza (fissata al 15 aprile), si arriverà a scadenza senza che sia stato rivisto il metodo di applicazione; tutto questo nell'indifferenza più totale.

Il Movimento 5 Stelle non ha assolutamente niente contro la costruzione della chiesa a Cintolese dal momento che viene finanziata dalla Cei, ma chiede fortemente che il Comune inizi a concertare certe scelte con la cittadinanza, che il Comune diventi davvero la casa dei cittadini; per ora è la stanza dei bottoni dove pochi decidono come gestire i soldi di molti".