Serata di memoria martedi 29 al circolo Arci Margine Coperta. Alle ore 19, alla presenza dell'autore Pardo Fornaciari e l'introduzione del giornalista Lorenzo Gori, presentazione de "L'universo minore. Confino, internamento, concentramento, deportazione degli Ebrei. Le responsabilità italiane ed il caso Pistoia". 

La rete dei lager, i campi di segregazione, detenzione, internamento, concentramento, lavoro forzato e sterminio costituita in Germania tra il marzo 1933 ed il maggio 1945 è stata chiamata Universo concentrazionario (David Rousset, 1946). Qualcosa di simile è esistito anche in Italia. Non così massiccio, non così spaventosamente efficiente.

Fu un “Universo minore” inventato dai fascisti italiani, sostenuto dallo stato italiano, i cui crimini furon tutti italiani. Questo studio sulla sorte degli ebreideportati da tutto il pistoiese intende contribuire a far luce sulle responsabilità italiane nello sterminio.

Pardo (Paolo Edoardo) Fornaciari, livornese del '48, si dedica da tempo alla ricerca sull’incontro tra le culture ebraica e cristiana, spaziando dalla storia alla linguistica alle manifestazioni del pensiero alla musica. Ha pubblicato saggi sul Bagitto, il vernacolo degli ebrei livornesi, e testi di Giovanni Pico della Mirandola (tra cui l’inedita Apologia, in edizione critica con traduzione e commento).

Alle 21.30 musica e anarchia con il Coro Garibaldi d'Assalto, tra la Livorno di fine ottocento, la storia del risorgimento e della resistenza antifascista attraverso il mezzo del canto sociale di resistenza e di lavoro. Diretto da Pardo Fornaciari e con Marco del Giudice alla chitarra, il Coro Garibaldi d'Assalto nasce a Livorno nel 2012 presso il centro di quartiere Chico Malo grazie ad una iniziativa di Pardo Fornaciari, che trasforma un corso di canto popolare in un coro militante grazie anche alla bravura del chitarrista e compositore Marco del Giudice. Il nome del Coro è in onore della 23ª Brigata Garibaldi Guido Boscaglia, che combattè la guerra di liberazione nelle zone tra Siena, Volterra e Massa Marittima.

Le canzoni sono quelle del risorgimento, in particolare quello livornese, della resistenza e le opere del più apprezzato cantore Anarchico dell'ottocento Pietro Gori, conosciuto sicuramente per Addio Lugano Bella, ma autore di altri importanti canti riscoperti da Pardo e presentati dal Coro Garibaldi d' Assalto. I canti presentati rappresentano la ricerca e lo studio della tradizione musicale popolare livornese e non solo, da E semo Livornesi, a Camicia Rossa Garibaldina a Addio Lugano Bella, Battaglion Lucetti, L'Internazionale, Bella Ciao, Fischia il Vento, Figli dell'Officina Morti di Reggio Emilia, Inno delle Barricate, Dalle Belle Città e molti altri ancora.