Promuovere in concreto la parità di genere a livello territoriale con politiche e azioni integrate, finalizzate a conciliare la vita personale, lavorativa e familiare delle donne e degli uomini e a valorizzare la figura femminile nel lavoro e nella società.
 
Gli obiettivi del Patto territoriale di genere 2014, sottoscritto e presentato stamani in Provincia, Sala Del Noce di Palazzo Balì, confermano e consolidano quelli delle precedenti annualità. Presenti l’assessore provinciale alle pari opportunità, Lidia Martini, e i rappresentanti dei vari enti coinvolti.
 
Il Patto Territoriale di Genere prende le mosse dalla Legge Regionale n.16/2009 sulla “Cittadinanza di Genere” e dall’attuazione del connesso Piano regionale. Anche per quest’anno, in coincidenza con la riforma istituzionale in atto e con le competenze in materia di pari opportunità che la legge Del Rio conferma al nuovo ente provinciale,  la Regione Toscana ha confermato nelle Province il soggetto coordinatore dei patti territoriali, stabilendo che  i progetti per la conciliazione della vita - lavoro siano concertati con i soggetti istituzionali, socio-economici, culturali e imprenditoriali locali e che, per essere finanziati, siano inseriti in accordi territoriali di genere da presentare in Regione.
 
Il Patto promosso dalla Provincia di Pistoia è stato sottoscritto da tutti i Comuni,  Cgil, Cisl e Uil provinciali, Società della Salute – Valdinievole, Ausl 3 Pistoia, consigliera provinciale di parità, Confcooperative Pistoia, Confindustria Pistoia, Camera di Commercio, associazione  365giornialfemminile e Centro Ascolto Uomini Maltrattanti (Cam).
 
Tutti i soggetti hanno  partecipato, attraverso il tavolo di concertazione istituito presso la Provincia, all’elaborazione del patto e delle relative schede progettuali.
 
Gli ambiti di azione individuati,coerentemente con le tipologie progettuali nel documento di attuazione 2014,  si dividono in tre tipologie:
 
-       valorizzazione della figura femminile nelle professionalità e nella condizione socio-economica, attraverso un lavoro sul benessere equo sostenibile (Bes) nel territorio pistoiese: progetto coordinato da Cisl, con il parternariato di Confcooperative e Uil e il sostegno di Camera di Commercio e Asl  3 Pistoia;
 
-       formazione nelle scuole volta alla lotta agli stereotipi di genere e a favorire l'equa distribuzione delle responsabilità familiari uomo-donna: progetti curati dal Comune di Pistoia, con il parternariato dei Comuni e degli istituti scolastici dell’area pistoiese, insieme all’associazione Adhara Onlus; dal Comune di San Marcello con il parternariato dell’Unione dei Comuni della Montagna Pistoiese e Spi Cgil-Lega Montagna P.se; dal Comune di Quarrata, in parternariato con i Comuni di Montale ed Agliana;
 
-       tempi ed orari  della città, con interventi volti alla conciliazione vita-lavoro in riferimento ai servizi scolastici integrativi (pre-post scuola e centri estivi): progetto del Comune di Cutigliano, in parternariato con Istituto comprensivo San Marcello, Coop. Sociale Prod. 84 di Pistoia e Associazione Museo della Gente dell’Appennino Pistoiese; progetto della Società della Salute-Valdinievole, capofila di una rete che coinvolge  tutti i Comuni della Valdinievole  nell’offerta di un complesso di attività volte a ottimizzare, integrare e ampliare le opportunità offerte alle famiglie.
 
“Anche per quest’anno, dopo un  percorso dialogato e condiviso, portato avanti nell’ambito del tavolo provinciale di concertazione delle politiche di genere si è ottenuto un positivo risultato, sia in termini di qualità degli interventi programmati che in termini di capacità di coinvolgimento del territorio – spiega l’assessore provinciale alle pari opportunità, Lidia Martini -  L’accordo da conto dell’impegno di istituzioni, parti sociali, associazioni e imprese coinvolte e dell’attività di coordinamento della Provincia, per elaborare un sistema di azioni  e servizi  finalizzati al riequilibrio di genere in vari settori della vita sociale e culturale, nella famiglia, nelle scuole e  nei luoghi di lavoro. Preme sottolineare come il confronto collegiale e costruttivo che il tavolo permette di realizzare fa in modo che ogni anno sia ampliato il sistema di parternariato e di rete, quale elemento cardine della legge regionale, che quest’anno ha portato addirittura alla proposta di un progetto che coinvolge tutti i Comuni della Valdinievole”.