Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
Giovedì 18 giugno alle Terme Tettuccio nuovo appuntamento con il Festival Estate Regina e con la grande musica. Per la serata Arie d'Opera-Firenze Capitale, il pianista Gregorio Nardi e la soprano Laura Andreini presenteranno famose arie d'opera di Verdi, Puccini, Donizetti accanto a brani per pianoforte di Liszt, compositore legato in vario modo alla città di Firenze durante i suoi giorni da capitale del Regno d'Italia. Con questo programma il festival intende celebrare i 150 di Firenze Capitale.
Programma doppio, dunque, in dialogo tra celebri arie d’opera e omaggi pianistici. Le meravigliose Variazioni su “A te, o cara”, dai Puritani di Bellini (che introducono due brani vocali di Mozart e Donizetti) furono la prima parafrasi lisztiana che i fiorentini poterono ascoltare suonata dallo stesso Liszt, nel 1838, dapprima al piccolo Teatro Standish – che ora non esiste più – poi nel Saloncino delle Statue a Palazzo Pitti.
Trent’anni dopo, la celeberrima Rigoletto-Paraphrase , una trascrizione dal quartetto del terzo atto, fu un cavallo di battaglia di Giuseppe Buonamici (1846-1914), che con Liszt l’aveva studiata alla Villa d’Este a Tivoli. Buonamici, fiorentino, fu il più grande pianista italiano nella seconda metà dell’Ottocento, e maestro di Rio e di Gregoria Nardi, nonni e insegnanti di Gregorio Nardi. Proprio con Rigoletto, l’aria di Gilda cantata da Laura Andreini, si chiude il programma.
L’omaggio a Buonamici si estende anche alle sue composizioni: la trascrizione dalla Chanson d'Avril di Bizet fu sicuramente il brano pianistico fiorentino più eseguito in tutta Europa: un immenso successo che ancora negli anni Venti era nel repertorio di grandi pianisti quali Harold Bauer. Nardi lo esegue con le varianti manoscritte presenti nella copia appartenuta a Buonamici: l’intera biblioteca musicale del maestro fu ereditata da Rio e Gregoria Nardi ed è oggi conservata nello Studio di Gregorio Nardi.
Al tempo di Firenze Capitale rimanda anche la presenza fiorentina di Hans von Bülow(1830-1894), allievo e genero di Liszt, ammirato pianista, poi iniziatore dello stile moderno di direzione d’orchestra a capo dei Berliner Phlharmoniker.
Un brano pianistico del piemontese Antonio Baur (1830-1874) è quanto di più raro ci si possa aspettare da un programma. Questo composito capriccio venne concepito per omaggiare la corte, i ministri, i deputati che lasciavano Torino per trasferirsi a Firenze. Per il compositore, un impegno non facile: si trattava di creare un brano festoso – per accompagnare l’emozione del viaggio e l’importanza dell’occasione – eppure di mantenersi su toni melanconici, perché si trattava pur sempre di un addio. Con movenze che perfettamente si coniugano con quelle donizettiane e verdiane, Baur riesce nell’arduo compito, ideando uno dei migliori pezzi pianistici italiani del tempo, pur restando nel lieve ambito del brano d’occasione.
In occasione del concerto viene presentata una documentazione – soprattutto spartiti da collezione – legata al periodo di Firenze Capitale: rarità provenienti dalla vasta collezione privata di Gregorio Nardi. Ed è l’opportunità di ammirare una scelta che, pur piccola, si rivela fascinosa e veramente insolita.
Gregorio Nardi è nato nel 1964 da una famiglia di artisti e di scrittori. Fino al 1987 ha studiato con i nonni Rio Nardi e Gregoria Gobbi, ed è stato l'ultimo allievo di Wilhelm Kempff. Successivamente ha seguito a Parigi i corsi di Thérèse Diette.
Premiato ai concorsi internazionali Arthur Rubinstein (Tel Aviv 1983) e Franz Liszt (Utrecht 1986), ha tenuto concerti in quattro continenti. Appassionato della pratica di strumenti originali, è stato più volte invitato in Francia e in Italia da Philippe Herreweghe. Ha collaborato con grandi strumentisti (Ilya Grubert, Günter Pichler, Egidius Streiff, Renato Zanettovich, Roberto Fabbriciani), musicologi e cantanti (Suzanne Danco, Marianne Pousseur, Elena Zaremba, Mark Padmore).
La sua prima registrazione lisztiana – Réminiscences des Puritains – è stata scelta da J. Methuen-Campbell (Gramophone, 1990) tra le migliori dell’anno. Da allora ha inciso altri dischi lisztiani, tre dedicati a inediti di Schumann – riscoperti da Nardi in archivi europei e americani – e, in prima assoluta, composizioni inedite di Brahms, Ferdinand Hummel, Schönberg, e di autori italiani del Novecento.
Dal 1994 è stato per dieci anni direttore artistico dell'Associazione Musicale di Santa Cecilia a Crevole (Siena). Collabora con Icamus (The International Center for American Music) per la diffusione della musica classica americana. E' stato co-fondatore e direttore artistico di Flamensemble – gruppo di solisti per la musica contemporanea – e del Florence Chamber Music Festival.
Nel febbraio 2015 l’editore LoGisma ha pubblicato il primo volume di Con Liszt a Firenze, dove Nardi ha raccolto le sue ricerche sulla presenza a Firenze di Liszt e dei lisztiani. Vive e lavora a Firenze nello studio, che fu del nonno materno, lo scrittore Piero Bargellini, ora divenuto Casa della Memoria, e che nell'Ottocento era abitazione del compositore Luigi Ferdinando Casamorata.
Laura Andreini, soprano leggero di coloratura, ha iniziato a cantare all’età di sette anni nel coro di voci bianche Florilegium a Figline Valdarno. Dopo la maturità classica ad indirizzo musicale conseguita al Liceo Musicale di Arezzo, ha studiato per due anni presso il Conservatorio di Den Haag, in Olanda completando poi, con il massimo dei voti gli studi a Siena, presso L’Istituto di Alta Formazione Musicale R. Franci sotto la guida di Anastasia Tomaszewska.
Ha seguito masterclasses internazionali di perfezionamento con Daniel Ferro, Luca Canonici, Bruno Rigacci, Lenie van den Heuvel, Jill Feldman, Gloria Banditelli, Ottaviano Tenerani, Maggio Fiorentino Formazione, Luciana Serra.
Si è esibita come solista in importanti festival tra cui Opera Tuscia Festival, San Gimignano Opera Festival, O Flos Colende, XXXIII Stagione concertistica dell’Orchestra da Camera Fiorentina, World Bach Fest, Festival Artes Prato, International Watou Festival in Belgio e nelle prestigiose Tretyakov State Gallery a Mosca, Teatro della Pergola, Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, Corridoio Vasariano degli Uffizi a Firenze, Amici della Musica Giuditta Pasta Di Saronno, Solista della Cappella del Duomo di Firenze, Stagione Lirico Sinfonica della Camerata de Bardi, Norcenni Lirica.