MONTECATINI - La Valdinievole, e in particolar modo Montecatini, tornano sul grande schermo grazie al film ”La pazza gioia” di Paolo Virzì che proprio in questi giorni è impegnato nelle riprese nella città termale.

“La pazza gioia – anticipa il regista ai giornalisti – sarà un road movie, una commedia drammatica che racconterà la storia di due donne, Beatrice e Donatella (interpretate da Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti – n.d.A.) con problemi psichiatrici. La loro storia, ambientata per molte scene in Valdinievole e a Montecatini, sarà un misto di ironia e dramma ed esplorerà il sottile confine tra sanità e insanità mentale”.

Il regista livornese ha incontrato i giornalisti rivolgendo parole ricche di ammirazione nei confronti di Montecatini: “Questa città è poesia, è una gioia per gli occhi. Le Terme Tettuccio nel film diventeranno un luogo fiabesco molto ammirato dalle due protagoniste, mentre la città brulicherà di vita e turismo”. Nella sceneggiatura Montecatini sarà nominata come il suo vero nome, senza usare pseudonimi. Oltre a Montecatini, le scene del film saranno girate a Spazzavento (vicino Pistoia), Chiesina Uzzanese, nonché Prato e Viareggio. La troupe cinematografica sarà impegnata a Montecatini fino a domenica.

Paolo Virzì ha voluto ringraziare sentitamente il sindaco per l'ospitalità ricevuta in città. Il sindaco ha ricambiato il ringraziamento aggiungendo: “Virzì è un numero uno e siamo contenti che la nostra città abbia attratto la sua attenzione come set di un suo film. Montecatini mancava sul grande schermo da molto tempo, era ora che questa mancanza venisse colmata”.

Il film verrà distribuito, con ogni probabilità, nel mese di gennaio del prossimo anno, il momento “di punta” per quanto riguarda i film d'autore. All'ultimo festival di Cannes, ancora prima di iniziare le riprese del film, i produttori hanno venduto la pellicola in più di 20 paesi in tutto il pianeta. A questo punto una cosa è certa: con “La pazza gioia” Montecatini e la Valdinievole sono pronti a fare il giro del mondo.

di Francesco Storai