La giunta replica sul raddoppio della ferrovia.

“Data l’evidenza crescente che la cronaca locale sta dando alla polemica sul raddoppio della ferrovia e sul presunto “assordante” silenzio dell’amministrazione comunale, ci permettiamo alcune brevi precisazioni, tanto per fare un po’ di chiarezza.
 
L’opera di cui trattasi è definita “d’importanza strategica” e come tale è gestita direttamente dal Ministero delle Infrastrutture, dalla Regione Toscana e, ovviamente, da Rfi.
 
Il lavoro, che verrà realizzato in tre lotti con priorità al primo lotto Pistoia-Montecatini per il quale già nel 2010 era pronto il progetto definitivo, è frutto di un accordo più ampio stipulato fra tutti i soggetti interessati compreso il Comune di Montecatini, e sintesi di numerose trattative fra gli stessi, iniziate nel 2004 e concluse nel 2010.  Per chi ha bisogno di sentirselo dire chiaramente, la collaborazione c’è stata anche con Montecatini, e ha prodotto un atto pubblico, condiviso da tutti i soggetti interessati, che per sua natura è consultabile da parte di chiunque ne faccia richiesta.
 
Questa amministrazione comunale sta aspettando risposte importanti e concrete dall'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, risposte che vanno oltre la questione del raddoppio e che  potranno avviare un percorso risolutivo di diversi problemi che non riguardano solo Pieve a Nievole. 
 
Pertanto il nostro silenzio non è una mancata risposta ma semmai un atteggiamento serio e corretto per dare risposte altrettanto serie ai cittadini come ogni amministrazione ha il dovere di fare, evitando annunci e smentite tanto di moda oggi giorno.
 
Restano pesanti dubbi sullo scopo vero di questa polemica. Dov’erano i promotori della petizione nel 2004 e negli anni a seguire, quando l’amministrazione allora in carica respinse, con il voto favorevole di una parte dell’opposizione e nel biasimo neanche troppo silenzioso di coloro che oggi a gran voce chiedono “collaborazione”, una soluzione-cerotto che, quella sì, avrebbe creato disagi gravissimi al nostro territorio? 
 
L’impressione è che tutta questa polemica sia stata creata e alimentata  ad arte da un’area d’interesse politico i cui scopi vanno ben oltre le sorti urbanistiche di Pieve secondo il vecchio schema della pratica del discredito. Continuate pure a strumentalizzare la questione, noi continueremo a lavorare in silenzio nel rispetto dei nostri cittadini e della loro intelligenza”.