Nibali nasce a Messina nel 1984, poi si trasferisce in Toscana e precisamente a Lamporecchio, terra di brigidini e di forti tradizioni cicliste come del resto, è sempre stata la Valdinievole Est, Larciano e Monsummano Terme comprese. Scalatore, scalatore-passista, discesista e corridore di corse a tappe, iniziò come allievo nelle file del Mastromarco, frazione di Lamporecchio. In quella squadra otterrà 7 successi (2001), negli juniores (2002/03) 19 vittorie, tra cui il giro della Lunigiana de il Campionato Italiano in linea ed il bronzo a cronometro ai campionati del Mondo di Zolder (Belgio). 

Nel 2003/04  cambiò categoria e negli Under 23  vinse altre 19 corse attirando l’attenzione della Federazione che lo convocherà sia nel Campionato europeo che in quello mondiale.

Passò professionista nel 2005 tesserato per la Fassa Bortolo e nell’anno successivo cambiò società con la Liquigas dove resterà 7 anni iniziando a fare il vuoto  con tanti di quei successi che non basterebbe un libro per raccontarli tutti.

In sintesi la maturazione dell’atleta avverrà con il passaggio all’Astana, squadra di ciclismo kazaka nel 2013, con successi significativi come la vittoria al Giro d’Italia ed il 2°posto alla Vuelta, nel 2014 il titolo italiano e la vittoria al Tour de France, nel 2015 altro titolo italiano e vittoria nel Giro di Lombardia.

Nibali è tra i 6 ciclisti, di cui 2 italiani insieme a Felice Gimondi, che in carriera hanno vinto il trittico dei grandi giri,la Vuelta nel 2010, il Giro d’Italia nel 2013 ed il Tour de France nel 2014. Questo è il biglietto da visita del grande lamporecchiese Vincenzo Nibali: io mi fermo qui ma lui continuerà ancora, mi auguro per tanto tempo, ad essere il migliore ciclista mondiale in circolazione.                                                                  

di Giovanni Torre