Mario Suzzi e Franco Panzi (Centrodestra) tornano ancora sul raddoppio della ferrovia.

"Sulle opere sostitutive dei passaggi a livello le forze politiche esprimono le proprie valutazioni e assumono le relative responsabilità in merito. Occorre però il metodo della ricerca della verità senza la pretesa di condizionare la libertà e l’intelligenza degli elettori, che mantengono democratica sovranità e non si lasciano certo distrarre da chissà chi. Il Pd continua a utilizzare un frasario che sa di anni ’70 e non appartiene certo al così detto “nuovo corso renziano”, pur con i suoi limiti e contraddizioni.

Noi non crediamo che le masse si lascino distrarre dalle tecniche politiche contrariamente da quanto affermato dal Pd pievarino, semplicemente perché ci appelliamo all’intelligenza dei cittadini che sanno giudicare e valutare a prescindere dal nostro operato.

E’ in questo contesto che sono indicati i nostri unici obiettivi. Se il Pd è così sicuro di avere operato scelte nell’interesse dei cittadini perché ha omesso l’intenzione di voler seguire questo percorso nel proprio programma elettorale?

Scelte destinate a trasformare così tanto l’assetto del territorio e la vita del paese. La soluzione prospettata dall’amministrazione comunale per le opere sostitutive dei passaggi a livello all’interno della lottizzazione delle ex officine Minnetti, non è quella indicata dal Ptc della Provincia di Pistoia adottato nella delibera di previsione del consiglio comunale del 30/04/2010 n. 29. E’ sparita del tutto la viabilità alternativa lungo l’argine destro del torrente Nievole, che avrebbe liberato dal traffico sia la frazione di Colonna che il centro del Paese e che non prevedeva opere di scavo.

Nel 2010 non poteva il Centro-Destra essere contrario al riordino complessivo della viabilità sul territorio e ai grandi interventi come l’adeguamento dell’uscita del casello autostradale. Lo è adesso che il sindaco Diolaiuti ha stravolto il Ptc provinciale cancellando strade e prevedendo sottopassi facilmente allagabili e a rischio idrogeologico. Basta avere la volontà di leggersi la delibera n. 29 del 2010 e in particolare l’intervento del consigliere di centrodestra che evidenziò, già allora, la nostra contrarietà a quell’ipotesi di intervento per il rischio idraulico del sottopasso della strada di collegamento fra la S.R. 435 e la S.R. 436 nella zona Minnetti.

A nostro avviso vi è nell’insieme una carenza di legittimità che auspichiamo venga valutata nelle sedi opportune. Il sindaco non può affermare che non ha firmato nulla al riguardo; è sufficiente valutare gli atti di questa amministrazione per accorgersi delle differenze fra le tre autorizzazioni paesaggistiche rilasciate a Rfi da Pieve a Nievole, Serravalle e Montecatini Terme.

Mentre le prescrizioni dei comuni limitrofi di fatto hanno sospeso la procedura di inizio lavori a Serravalle e costretto Rfi a rimodulare e ripensare il progetto di raddoppio a Montecatini, Pieve tutto ha concesso in data 28/05/2014, ed è un passaggio dell’amministrazione a firma Gilda Diolaiuti, senza prescrizione alcuna, escluso la conservazione delle pietre dei muretti lungo la linea, per quanto possibile”.