La Provincia di Pistoia e l’ufficio scolastico provinciale con la collaborazione delle scuole Polo per l’inclusione (Ic “Leonardo da Vinci” di Pistoia e l’Istituto “Martini” di Montecatini-Terme) e del Laboratorio aziendale ausili per l’apprendimento e la comunicazione, coordinano il gruppo di lavoro composto dai docenti degli istituti scolastici di II grado referenti per l’integrazione scolastica degli alunni con Bes e referenti per le attività di orientamento in ingresso.

Il progetto si intitola Voci e l’acronimo sta per “Valorizzare e osservare la cultura dell’inclusione”. Un momento importante di confronto sugli studenti dsa, bes e diversamente abili avrà luogo al castello Querceta venerdì 15 dicembre con un seminario di formazione in programma dalle 9 alle 17.

 
La giornata sarà strutturata in due momenti distinti: la mattina un workshop e il pomeriggio un convegno. Il personale scolastico di ruolo che desidera l’attestato di partecipazione deve iscriversi sia sulla pagina http://bit.ly/seminarioVOCI compilando il modulo sia sulla piattaforma "Sofia": http://www.istruzione.it/pdgf/digitando il codice di ricerca 8681.

I docenti non di ruolo che desiderano l’attestato di partecipazione devono iscriversi al seminario tramite la pagina http://bit.ly/seminarioVOCI compilando il modulo. I posti disponibili sono 120 e le iscrizioni sono aperte fino al 13 dicembre.

Questa iniziativa nasce dalla forte esigenza di promuovere un processo di circolazione di idee e risultati provenienti da altri progetti, realizzati dalle Scuole di secondo grado della Provincia di Pistoia, che hanno come caratteristica comune l’essere, nella loro diversità, tutti, a forte impronta inclusiva. Si tratta dunque, all’interno di una cornice condivisa, di orientare con le buone prassi una sorta di metaforica “biblioteca delle esperienze”. Valorizzare e osservare la cultura dell’inclusione, rendere visibile e disponibile un’esperienza, non solo consente a questa di essere trasferita in altri contesti ma facilita l’incontro, la collaborazione, la costruzione di reti operative tra scuole, enti locali, aziende sanitarie, famiglie e loro associazioni, creando così un ambiente formativo per gruppi diversi di figure professionali, dove queste possono confrontarsi e costruire percorsi laboratoriali integrati nell’ambito di processi personalizzati di inclusione.