Nella sua ultima apparizione in commissione società partecipate da amministratore unico delle Terme, Carlo Brogioni ha fatto un lungo racconto di quanto fatto in quest'ultimo anno, fino all'approvazione del bilancio della società. Per la prima volta Brogioni ha apertamente criticato alcune scelte fatte della Regione, ringraziando invece per il sostegno avuto dall'amministrazione comunale. Ha detto di aver lottato contro tutti per evitare il fallimento, di essersi trovato sovente in disaccordo con il socio di maggioranza ("E' mancato un progetto con il quale proseguire"), di non condividere il pensiero del collegio sindacale. Ha inoltre rivelato che la transazione con Unipol si farà (a meno di clamorose sorprese) per una cifra che oscilla tra i 5 e i 6 milioni di euro, ma che, anche sommati ai 3,3 in arrivo dalla vendita della Palazzina Regia non saranno sufficienti a salvare la società se contnuerà a produrre sostanziose perdite ogni anno.











Non sono sufficienti, comunque, i soldi in arrivo dalla vendita della Palazzina Regia, per 3,3 milioni, e dalla probabile transazione con Unipool, per circa 6, per andare avanti. Mi sarei aspettato un progetto dalla Regione per proseguire, mentre ho potuto comunque contare sul sostegno morale del Comune». Frase assai dura verso l’amministrazione di Enrico Rossi in un momento difficile, ma forse Brogioni si è ricordato di Leo Longanesi: «Quando potremo dire la verità, non la ricorderemo più».