PESCIA - Il tempestivo intervento di personale del Commissariato a seguito di una segnalazione per un furto avvenuto a Pescia nei giorni scorsi nei pressi di un vivaio ha permesso di identificare due soggetti che poco prima avevano rubato la borsa che la vittima aveva lasciato momentaneamente incustodita all’interno della propria autovettura. Arrivati sul posto i poliziotti acquisivano più informazioni possibili mettendosi subito dopo alla ricerca di tracce utili per individuare i soggetti. Dalle testimonianze delle persone presenti all’interno del vivaio che avevano visto la scena si veniva a conoscenza che il furto era stato commesso da un uomo e una donna che precedentemente erano entrati separatamente nell’azienda vivaistica, aggirandosi con fare sospetto. 

I titolari quindi tenevano sotto controllo i movimenti dei due, che probabilmente avendo intuito di essere osservati uscivano dall’azienda sempre separatamente. L’uomo veniva visto salire a bordo di una Fiat Panda bianca, mettendola in moto. Nel frattempo la donna veniva notata rovistare ed afferrare una borsa all’interno di una macchina parcheggiata dopo distante. Il titolare del vivaio avendo compreso che stesse commettendo un furto le urlava contro dicendole di fermarsi. A quel punto la donna vistasi scoperta saliva velocemente sull’autovettura del complice, dileguandosi a forte velocità.  Dalla visione di alcune telecamere di videosorveglianza si risaliva all’autovettura descritta e alla individuazione del proprietario. I successivi accertamenti permettevano poi di risalire agli autori che venivano riconosciuti dai testimoni attraverso  l’ individuazione fotografica. 

Non avendo dubbi sulla certezza dei rei, identificati per A.L. 57enne, pregiudicato, residente a Pistoia e F.M. 59enne già sottoposta alla misura degli arresti domiciliari a Firenze con permesso di allontanarsi nelle ore pomeridiane per recarsi a lavoro a Prato, i due soggetti venivano deferiti A.G..

Grazie all’utilizzo di un’apposita applicazione telefonica i poliziotti rintracciavano il cellulare che la vittima aveva lasciato all’interno della borsa abbandonata dai malfattori in un canale in zona Ponte Buggianese.