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Visto che molti ex amministratori si sbilanciano in disquisizioni qualunquiste e faziose, vediamo come doveva essere affrontasta la possibile chiusura per sanare quel sito franoso.
Iniziando dalle imprese .....
BASKET

Fabo Herons Montecatini comunica con grande soddisfazione che il campo di gioco per il campionato di Serie B nazionale 2024-25 sarà il PalaTagliate di Lucca, vista l'indisponibilità del Palaterme per i lavori di manutenzione straordinaria.

HOCKEY

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IPPICA

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TIRO A SEGNO

Si è concluso con la finale disputata al poligono di Tiro a segno di Lucca il Campionato regionale toscano, circuito di cinque prove valido per l’ammissione ai Campionati italiani assoluti di ogni categoria e specialità.

BASKET

A.S. Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare il ritorno in maglia biancorossa per la prossima stagione Lba 2024/25 di Gabriele Benetti che ha sottoscritto col club di via Fermi un accordo di durata annuale.

PODISMO

Ben 24 podisti della Silvano Fedi hanno tagliato il traguardo più ambìto, quello dei 50 chilometri in piazza delle Piramidi all’Abetone.

CALCIO

Nella serata di lunedì 1 luglio, presso la sede di via Marruota, si è svolta una riunione alla presenza di tutta la dirigenza, dello staff tecnico e logistico, e degli addetti della segreteria di Montecatini Calcio.

BASKET

A.S. Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di ufficializzare l’accordo, di durata annuale, con l’ala Elijah Childs che farà parte del roster biancorosso per la stagione 2024/25 in Lba.

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi.

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Il 30 giugno, sull’Appennino Pistoiese, riapre al pubblico Oca Oasy contemporary art and architecture.

Ferragosto nella valle
quanto caldo che mi assale.

La grande .....
ZODIACO
di Sissy Raffaelli

Oroscopo luglio 2024.

IL SEGNO DEL MESE
di Sissy Raffaelli

Segno del mese.

Se avete Perdite occulte sulle vostre tubazioni, abbiamo sempre .....
L'agenzia formativa e per il lavoro Cescot Pistoia ricerca addetto/ .....
PROVINCIA
Il presidente di Confindustria Toscana Nord Grossi: "2019 anno complicato, l'economia sia considerata una priorità"

9/12/2019 - 18:12

"Questo 2019 che sta per finire è un anno complicato. I timori che manifestavamo a dicembre 2018 hanno trovato le prime preoccupanti conferme. I numerosi segni meno che riscontriamo nelle variazioni della produzione dei settori presenti nel nostro territorio non sono un'eccezione nel manifatturiero italiano, ma questo certamente non ci consola. Il fatto che l'andamento locale sia leggermente migliore rispetto al dato nazionale dice che ci stiamo battendo bene ma, appunto, che di battaglia si tratta, in un quadro internazionale incerto e stagnante e dovendo fare i conti con fattori di contesto nazionali e locali che ci lasciano insoddisfatti". Così il presidente di Confindustria Toscana Nord Giulio Grossi ha commentato il quadro congiunturale dell'area Lucca-Pistoia-Prato.
 
L'occasione per fare il punto dell'andamento del manifatturiero nel territorio coperto da Confindustria Toscana Nord è stata data dalle conferenze stampa di fine anno tenutesi oggi nelle tre città capoluogo e a Pietrasanta.
 
Dalle rilevazioni congiunturali del Centro studi di Confindustria Toscana Nord emergono risultati diversi per le tre province: il dato della variazione della produzione complessiva Lucca-Pistoia-Prato segna per i primi 9 mesi dell'anno 2019 -0,6% (dato nazionale: -1,1%) rispetto al buon +3,9% dello stesso periodo del 2018 (anno che poi aveva avuto un rallentamento nel 4° trimestre chiudendosi con +2,7%), risultante dal -0,1% di Lucca, +1,1% di Pistoia e -2,5% di Prato. Prestazioni diverse, quindi, correlate alla maggiore o minore presenza nelle tre province di settori caratterizzati a loro volta da risultati differenziati, che vanno dal +10,5% del ferrotranviario al -4,4% del mobile, con un folto gruppo di settori (macchine, lapideo, tessile, abbigliamento) che perdono ciascuno intorno a due punti e mezzo e altri con variazioni più contenute.

 

Questi i risultati in provincia di Pistoia.
 
E' la metalmeccanica, settore che incorpora anche il ferrotranviario, a riportare il risultato migliore della produzione pistoiese nei primi 9 mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018: il +5,1% continua una serie positiva che dà il senso di una grande vitalità del settore trainante del manifatturiero del territorio. Buone anche le prestazioni della carta, che segna +3,4%. Il segno negativo più consistente (-4,9%) spetta ancora una volta al settore del mobile, che viene da anni di prestazioni negative. A seguire l'abbigliamento-maglieria e la chimica-plastica-materiali da costruzione, entrambi con -2,1%, e il cuoio-calzature, con -1%. Appena sotto la stabilità il tessile (-0,6%) e l'alimentare. La crescita della produzione industriale a Pistoia si accinge a superare per il secondo anno consecutivo sia la media dell’area che la media italiana. In una prospettiva di medio periodo, i risultati degli ultimi due anni rappresentano una ripresa consistente e sono quindi da valutare in modo positivo; in particolare, dopo una forte rallentamento nel primo trimestre si è assistito ad una ripresa, cosa che non è avvenuta, per esempio, in Italia. Anche l'edilizia mostra piccoli segnali di recupero, segnalata da una crescita limitata delle imprese iscritte alla Cassa edile, da una più consistente degli operai e da un incremento ancora più consistente delle ore lavorate. Tuttavia, il livello assoluto resta sensibilmente inferiore a quello precedente alla crisi.
 
"Le imprese si stanno tutte fortemente impegnando per potenziare la propria competitività, scontrandosi tuttavia con difficoltà dovute anche a una politica fortemente riluttante, nella sua generalità, ad anteporre le logiche dell'economia agli interessi elettorali - osserva ancora Grossi -. Da qui alcuni dei mali cronici che ci affliggono. La nostra assemblea dello scorso maggio ha avuto come unico tema la necessità di infrastrutture: da allora ben poco si è mosso e anzi la legge cosiddetta Sblocca-cantieri, all'epoca allo stato di decreto, si è rivelata una delusione sia per l'edilizia, che sta cercando con fatica di risalire la china dopo anni durissimi, sia per l'intero sistema. Una parola nobile come 'costruire' è diventata un tabù, in omaggio a pregiudizi pseudo-ambientalisti che non ci si preoccupa di ricondurre a valutazioni corrette e razionali ma che è molto più facile assecondare e avallare. Anche il modo di gestire un tema cruciale come quello della sostenibilità presenta problemi analoghi. In teoria la sostenibilità dovrebbe mettere tutti d'accordo, visto che le imprese hanno sempre dimostrato sensibilità al tema, che rappresenta anche una leva competitiva importante. Però è evidente che anche su questo piano siamo fuori strada quando, per esempio, il problema della dispersione della plastica nell'ambiente è visto nella fabbricazione della plastica stessa e non nei comportamenti incoscienti di chi la abbandona senza farsi scrupoli. Risultato, una tassa che penalizza le aziende senza risolvere niente. Ugualmente, i problemi ambientali legati alla gestione degli scarti di lavorazione non si risolvono rimandando norme end of waste assolutamente necessarie; e tantomeno si gestiscono al meglio i rifiuti in quasi totale assenza, in Toscana, di impianti di termovalorizzazione. Se questi ultimi ci fossero, allevierebbero un po' anche gli oneri altissimi rappresentati da quella autentica palla al piede dell'industria italiana che sono i costi energetici, che riusciamo solo parzialmente a contenere attraverso le attività consortili. Fra le poche note positive che provengono dalla politica nazionale l'attenzione per l'innovazione: le agevolazioni rimarranno anche per il 2020 e il nostro auspicio è che possano essere resi strutturali e fornire un quadro certo per le decisioni di investimento. In ogni caso il mantenimento di queste misure per il 2020 è una buona notizia, segno di una visione illuminata dell'economia che piacerebbe riscontrare anche in altri ambiti."
 
Nelle conferenze stampa sono state ricordate le molte attività svolte da Confindustria Toscana Nord nel 2019. Oltre all'impegno sul fronte delle infrastrutture, dei temi urbanistici e di gestione del territorio, da menzionare il forte impegno sul tema dei rifiuti, che vede l'associazione ancora coinvolta nei lunghi e tormentati lavori dei tavoli aperti dalla Regione Toscana. Confindustria Toscana Nord sta anche istituendo una Commissione apposita sui temi della sostenibilità, che l’associazione ritiene strategici. Sono stati ricordati i servizi per l'innovazione, condotti nell'ambito del Digital Innovation Hub di Confindustria Toscana, con attività informative e formative ma anche con l'organizzazione di incontri fra aziende e centri di ricerca e consulenze, arrivando complessivamente a coinvolgere 270 imprese. E' proseguita anche l'attività del Centro studi: l'alto livello di professionalità dell'ufficio ha valso a Confindustria Toscana Nord il compito di ospitare anche nel 2019 il convegno annuale del Centro studi di Confindustria, le cui tre edizioni si sono svolte tutte a Pistoia. Molto consistenti i numeri delle attività formative, che hanno visto 670 aziende coinvolte (996 se si considera anche l'apprendistato) e 9281 partecipazioni, oltre che un'intensa attività di collaborazione con enti pubblici e privati per l'ampliamento dell'offerta di formazione professionale in funzione delle necessità delle aziende, con particolare riferimento ai settori tessile-abbigliamento, calzature, carta, meccanica, informatica; su questi stessi settori vi è stato anche un forte impegno per l'orientamento scolastico. Parte delle attività formative sono state incentrate anche sull'aggiornamento in tema di sicurezza, che come di consueto ha impegnato l'associazione anche nella consulenza e assistenza alle imprese. Forte anche la tradizionale attività nelle relazioni industriali, con il coinvolgimento di Confindustria Toscana Nord, oltre che nell'attività sindacale per le imprese, nei tavoli per i contratti nazionali dei settori maggiormente presenti sul territorio; nel 2019 è stato chiuso il contratto dei lapidei, mentre l'associazione è ancora impegnata sui settori carta e calzature. E' proseguita infine la consueta attività di consulenza e assistenza alle imprese su credito, normative in ambito commerciale (con un focus sul tema Brexit), internazionalizzazione (anche attraverso i consorzi collegati all'associazione) e fisco. A questo proposito il presidente Grossi ha commentato:
 
"Nelle conferenze stampa della fine del 2018 presentammo i risultati di un nostro sondaggio sulle imprese socie riguardo al carico fiscale che si prospettava nel 2019: la maggioranza di queste riteneva che, fra sgravi da un lato e incrementi dall'altro, si andasse verso un'accentuazione del carico. E' troppo presto per capire se avevano ragione ma intanto sono arrivati i risultati per il 2018 del rapporto ‘Paying Taxes 2020’ realizzato dalla Banca Mondiale e da Pwc. Fra carico, pari al 59,1% dei profitti commerciali, e oneri burocratici l'Italia si piazza al 128esimo posto sui 190 paesi esaminati, in peggioramento rispetto al 2017 quando era 116ma. La nostra associazione è fortemente impegnata nella promozione del rispetto della legalità: le tasse vanno pagate ed è giusto che sia sanzionato chi non lo fa, mantenendo un opportuno equilibrio fra profilo amministrativo e penale, che non può e non deve essere presunto a priori. In ogni caso il carico fiscale sulle imprese non può essere oneroso come quello italiano, perché così si finisce col danneggiare chi produce ricchezza a vantaggio dell'intero paese." 
 
Nelle conferenze stampa è stato anche fatto il punto sull'attività associativa di Confindustria Toscana Nord, sintetizzata nei numeri degli eventi realizzati: 114 fra Consigli di presidenza e generali, riunioni delle sezioni e dei gruppi merceologici, del Gruppo giovani e dell'imprenditoria femminile, cui si aggiungono 116 fra seminari, incontri e convegni.

Fonte: Confindustria Toscana Nord
 
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