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"Termalismo e messa in sicurezza del Padule obiettivi di pari importanza"

4/5/2020 - 9:02

MONTECATINI - Risposta all’articolo di Massimo Boni pubblicato su Valdinievoleoggi.
 
"La polemica politica è il sale della democrazia. Ma, come accade in cucina, anche in politica un eccesso di 'sale' può risultare sgradevole, oltre che nocivo. Ci riferiamo al comunicato stampa di Massimo Boni, coordinatore provinciale di Forza Italia che, di fronte a uno stanziamento regionale di 5 milioni destinato alla rinaturalizzazione del Padule di Fucecchio, si erge a novello censore, con tutti gli strali del caso.


Questa opera, coordinata dall'ufficio tecnico del Consorzio 4 Basso Valdarno, sarà finalizzata a mettere in sicurezza, fra le altre cose, gli argini dei torrenti che sfociano nel Padule. Evitando, aggiungo io, che in futuro alla pandemia possa sostituirsi un'alluvione.


L'intera area del Padule di Fucecchio rappresenta un'oasi naturalistica di primaria importanza nel delicato ecosistema locale.


La flora e la fauna che la popolano hanno bisogno di tutela. Come di tutela ha bisogno l'intero territorio circostante, i cui corsi d'acqua possono apparire innocui rigagnoli d'estate, ma possono trasformarsi in trappole mortali d'inverno, se la loro manutenzione viene trascurata.


Ben vengano, quindi, questi 5 milioni. Con buona pace delle perplessità dell'esponente forzista che tuttavia, nel suo comunicato, si spinge decisamente oltre.


Boni, infatti, si mostra perplesso che tale somma non venga destinata al rilancio delle Terme di Montecati, stilando in tal modo un ordine di priorità decisamente fuori luogo. 

 

Le Terme e il Padule sono due realtà distinte. Le prime hanno bisogno di un piano di rilancio organico, che senza l'attuale situazione d'emergenza la Regione avrebbe già affrontato con un apposito disegno di legge regionale illustrato a suo tempo alla stampa dall'assessore all'ambiente Federica Fratoni.


Il Padule, invece, ha continuamente bisogno di opere di salvaguardia specifica, se vogliamo evitare che da patrimonio naturalistico diventi una fonte di pericolo e, perché no, di vergogna.


Boni, infine, nel suo fervore da inizio-campagna elettorale, se la prende anche con un altro provvedimento regionale, che prevede lo stanziamento di 12 milioni di euro per acquisto di fabbricati per l'ospedale pediatrico Mayer. Condendo il tutto con un' altra, superflua per non dire sgarbata, 'manciata' di sale.


Boni afferma infatti (parole testuali) che "aiutare Montecatini per la nostra regione a guida Pd, vale molto meno dei fabbricati, così come la salute termale". Ed è inutile che lo stesso Boni cerchi di salvarsi in angolo facendo precedere la sua affermazione da un incerto "per nulla togliere".


Ormai, a nostro parere, la frittata è fatta. Diciamo questo perché il Pd, che Boni vede come il fumo negli occhi, a Montecatini ha riservato fatti. Non parole. Ed il principale artefice di questi fatti ha un nome e un cognome, che cito senza paura di smentita: Edoardo Fanucci.


I provvedimenti che Fanucci fece approvare durante il suo mandato alla Camera dei Deputati vanno dall'acquisizione della Palazzina Regia (ex Terme), ai fondi stanziati per il riassetto della pineta di Montecatini, fino al mega provvedimento che consentì a scuole, impianti sportivi e luoghi di culto di avere la liquidità necessaria per il loro restauro e la loro valorizzazione.


Non indichiamo volutamente le cifre che Fanucci riuscì ad attingere a favore della sua città. I numeri talvolta sono aridi e non quantificano l'impegno profuso, anche se si tratta di importi molto importanti, mai portati in Valdinievole, prima di lui. Diciamo soltanto che l'attuale coordinatore regionale di Italia Viva, a suo tempo, fece.


Non parlò. E, soprattutto, non compilò classifiche di priorità fra i vari spicchi della Valdinievole. Come oggi, Boni mi consenta, sta cercando di fare l'amministrazione regionale.


Per la quale il rilancio del termalismo e la messa in sicurezza del Padule sono due obiettivi di pari importanza, da realizzare con buonsenso e...senza demagogia".

 

di Giancarlo Fioretti
 

 
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5/5/2020 - 8:12

AUTORE:
mario di nanni

Calma signori, calma. Andiamo per ordine: intanto questi 5 milioni di euro sono sbandierati fin dal lontano 2004, anno del lancio del progetto Tubone e servivano per interventi straordinari nell'area palustre delimitata da cartografie approvate a suo tempo da Provincia e Regione. E a suon di tirarli fuori ogni tanto sono diventati almeno 30 questi milioni di euro. Poi, sicuramente il Consorzio di Bonifica e la Regione non fanno quello che devono fare per le strade e per ricavare i fossi nelle zone abitate come le 5 vie, ma questo con la zona del cratere palustre non c'emtra niente: sono altri soldi e dove sono finiti li dovete chiedere al Presidente del Consorzio e alla Fratoni, ma ripeto, sono altri soldi! Infine, Boni dov'è stato in questi ultimi 16 anni? E cosa pensa che un padule curato un minimo non faccia bene anche a Montecatini? Ma la conosce l'orografia della zona? lo sa che se il padule non prende le acque di MOntecatini, i monetcatinesi rischiano grosso? No, a lui interessa fare la giornalata e lì finisce tutto. Il problema è che il tempo delle giornalate è finito. Vale per tutti: anche per i montecatinesi che, guarda caso, con la vecchia Amministrazione avevano scoperto il Padule come nuova area per implementare i flussi turistici. Ma Boni si occupa di altro. La domanda da porsi semmai è: dove sono finiti i .000.000 che la Regione sembra abbia stanziato fin dal lontano 2004? Tutti nel pagare affitti o presunti espropri a qualche grossa immobiliare agricolo-fondiaria della zona per progettiabbastanza inutili e che devono ancora partire anche se autorizzati e pubblciizzati da almeno 4 anni?

4/5/2020 - 18:51

AUTORE:
Renzo Ciofi

Sig. Fioretti, io non faccio politica e certamente non devo difendere l'estensore Sig. Boni che sa bene cosa scrive senza necessità di essere supportato. Non conosco nemmeno Lei Sig. Fioretti ma, abitando a Pieve a Nievole Loc. Via Nova/Palagina dove ho i miei terreni, quando sento affermare queste Sue dichiarazioni mi viene da pensare che Lei non conosca la zona. Siamo circa 2.500(duemilacinquecento) Cittadini che hanno come riferimento per le acque bianche il Rio Nievole Vecchia che dalla Loc. Palagina sfocia nel canale di lato alla rivendita di materiale edile posta in Via del Porrione e del Terzo. Ebbene da circa trenta(30) anni non viene ricavato, da dieci(10) anni nonostante lettere, foto, incontri con i responsabili tecnici del Consorzio, Sindaco, Regione ecc. nessuno interviene, sono sufficienti 2/3 ore di pioggia che in Via Cinque Vie si allaga, quattro anni orsono nell'allevamento di cavalli uno è morto affogato!!!! Vorrei capire di cosa stiamo parlando, non rimane altro che rivolgersi come purtroppo accade quando non ci sono risposte da parte delle Istituzioni...altrove. Non si può continuare a pagare le tasse(io le pago) e non avere il servizio dovuto.