Nel mese di febbraio scorso, la polizia di Stato procedeva al controllo amministrativo di un night club situato nel centro termale. Al termine dell’attività di polizia giudiziaria, svolta dal personale della polizia amministrativa e sociale del suddetto ufficio, il titolare della licenza del locale di intrattenimento veniva deferito all’autorità giudiziaria ai sensi dell’art. 22 comma 12 del D. LGS 286/1998 poiché, in qualità di legale rappresentante della società con la quale gestiva il locale, nonché datore di lavoro dei dipendenti ivi assunti, impiegava una cittadina straniera come figurante di sala, senza che ella fosse provvista di visto per lavoro o permesso di soggiorno. 

Altresì, veniva appurato, dopo scrupolosi e approfonditi accertamenti di polizia, che il titolare era soltanto un prestanome del locale, per cui, si inviava dettagliata relazione all’ufficio Suap del Comune, richiedendo la revoca della licenza di pubblico spettacolo a lui intestata, evidenziando la violazione degli artt. 8 e 11 Tulps.

Il gestore del locale trasmetteva al Comune gli scritti difensivi previsti dall’iter amministrativo e l’ufficio Suap, dopo aver ricevuto le controdeduzioni dell'ufficio di pubblica sicurezza, decretava la revoca delle licenze e il consequenziale divieto di esercizio dell’attività di pubblico trattenimento.