Lunedì 19 aprile si è tenuta una riunione tra sei regioni (Toscana, Lazio, Umbria, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte) per discutere dei vari problemi che hanno affrontato, da più di un anno a questa parte e ancora lo stanno facendo, le zone di montagna. Peculiarmente si è discusso di una ripartenza sostenibile per le piccole stazioni sciistiche italiane. Di seguito l'intervento di Elena Chiuchiolo, responsabile del turismo della provincia di Pistoia (Fratelli d’Italia).

"Il decreto sostegni ha stanziato oltre € 430 milioni per risollevare queste zone turistiche affossate dalla politica di governo destinati in maggior parte  alle province autonome di Trento e di Bolzano.

L’intento di fratelli d'Italia è quello di ribaltare il concetto che il 56% dei fondi previsti dal decreto sostegni vadano alle province a statuto speciale di Trento e di Bolzano, altrimenti si accentuerebbe ancora di più il divario con gli altri impianti di risalita delle altre regioni, questa suddivisione andrebbe a penalizzare l’Appennino e le stazioni più piccole.

La zona turistica dell’Abetone ha molti problemi, i quali si sono assolutamente intensificati a causa del lockdown. Gli operatori sciistici, incluso tutto l’indotto dietro (alberghi, ristoranti, negozi ecc…), hanno subito un danno economico gravissimo e a oggi non hanno ancora trovato risposte adeguate da parte del governo.

I ristori largamente insufficienti hanno fatto da cornice al disastro che il governo ha finito di compiere con l’annuncio delle riaperture (4) annullate il giorno prima della data stabilita. Questo ha generato ingenti costi fra gli operatori, costretti a tenere in efficienza gli impianti, senza però alcun introito.

Hanno iniziato a novembre con la produzione della neve, hanno pagato gli stipendi dei dipendenti, le utenze, le concessioni e i permessi, arrivando così a sostenere spese per oltre 1 milione di euro.

C’è un bisogno impellente di risarcimenti. I poveri imprenditori si sono affidati alle parole bonarie del governo, ma questi non ha avuto riguardi per nessuno.

Cerchiamo d’ora in poi di collaborare per non mandare sul lastrico centinaia di famiglie. Gli operatori della montagna si sono sentiti presi in giro troppe volte quest’inverno, adesso chiedo a gran voce rispetto, serietà e impegno da parte del Governo.

 
Dobbiamo sostenere con forza l’emendamento che riporta una ripartizione più equa per quanto riguarda il decreto sostegni all’art. 2.

Fratelli d’Italia si impegna a consentire un'equa ripartizione tra le Regioni e le diverse località sciistiche, premiando quelle stazioni che si trovano a vivere in condizioni di maggiore difficoltà. Per questo FdI ha presentato al dl Sostegni un emendamento che punta a stabilire dei criteri oggettivi nell'assegnazione delle risorse. Infatti, aver stabilito che i ristori sono concessi in ragione delle presenze turistiche del 2019 significa penalizzare quelle località legate a un turismo stagionale, come la Toscana. La proposta di FdI è, invece, quella di legare la distribuzione delle risorse alle perdite di fatturato in termini reali, un parametro che senza dubbio è più corretto e neutro".