Quello che sotto l’albero di Natale era un semplice biglietto di auguri, e di regalo, decisamente particolare si è trasformato in un’esperienza unica domenica scorsa, in occasione della 14° giornata di Lba 2024/25 tra Estra Pistoia Basket e EA7 Armani Milano.
Il lungo weekend dell’Epifania ha riportato in campo i ragazzi del settore giovanile di Pistoia Basket Junior.
Prime gare podistiche dell’anno e Silvano Fedi già protagonista negli appuntamenti del calendario.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Andrew Smith.
E’ amaro il debutto assoluto sulla panchina dell’Estra Pistoia Basket per il neo coach Gasper Okorn.
Una gara altamente competitiva, con carabine e pistole ad aria compressa, che ha richiamato, sulle linee di tiro quasi tutti i tesserati della locale sezione di Tiro a segno.
In una giornata di sole ma fredda si è disputata nella località di Caserana, frazione del comune di Quarrata, l’edizione numero 26 della classica gara podistica denominata <<Cronocaserana>>.
Dopo poco più di una settimana dal suo arrivo in casa Estra Pistoia Basket, e avendo già archiviato la partita di Brescia con il vice Tommaso Della Rosa al suo posto in panchina, è tempo di presentazione del neo coach Gasper Okorn.
L'inaugurazione della mostra "Atmosfere palustri - Natura e sentimento" di Ettore Pisano è in programma sabato 11 gennaio.
Inaugurazione della mostra “Voce interiore - quiete introversa”.
Un nostro lettore, Alberto Tampellini, ci invia questo contributo.
"Beh! Niente dura in eterno e il progresso richiede, spesso, il superamento di situazioni che un tempo furono indispensabili al progresso stesso.
Infatti, il 12 agosto si celebra il 273° compleanno della Nievolina. Sì perché in questa data, nel 1748 terminarono i lavori per la realizzazione del fosso, proprio quel fosso che oggi viene “tombato”, ovvero intubato e messo sotto terra per farci passare sopra il secondo binario della ferrovia.
Un po’ di storia non guasta e ripropongo il testo di una delle schede del mio libro fotografico: "Nievole, Nievolina, Nievolaccia".
«Il percorso attuale della Nievole venne creato artificialmente nel 1741 a seguito della deviazione richiesta nel 1735 dal marchese Matias Bartolommei a S.A.R. Gian Gastone de’ Medici. La motivazione per spostare ancora una volta il corso della Nievole era quella di ottenere nuovi terreni di colmata per la sua fattoria di Montevettolini, richiesta sostenuta dal marchese Feroni di Bellavista, i cui terreni, rimasti più bassi a seguito delle colmate granducali nel Terzo, venivano continuamente allagati. Ottenuta la grazia nel 1739, nel 1741 la deviazione risulta essere completata. Così il percorso del fiume Nievole viene finalmente ad assumere il suo tragitto più stabile e funzionale, che rimarrà pressoché inalterato fino ai giorni nostri, con minime variazioni nel tratto terminale dovute al progressivo completamento delle colmate, terminate verso la metà del XIX sec., e al conseguente spostamento del corso in avanti verso l’Uggia. L’alveo precedente a questo ultimo spostamento – quello che corre verso ponente ad intercettare Salserino e Salsero – non viene abbandonato, ma, istruiti dall’amara lezione della metà del XVI sec., lo si trasforma in un canale, la Nievolina, per addurre acque dolci a mitigare quelle salse e calde degli scoli termali.
Per deviare la Nievole verso Monsummano, gli ingegneri del Bartolommei proposero di utilizzare il vecchio canale, detto Nievolaccia, attraverso il quale la Nievole era già passata tra il 1573 e il 1647.
In prossimità del Ponte alle Tavole, dove il torrente viene fatto voltare verso sud con nuovi argini, si ordinò di costruire una chiusa con la sua cateratta per inviare acqua dolce nel vecchio letto, ridotto a canale, per addolcire il Salsero. Il canale venne detto Nievolina.
Purtroppo i lavori per attivare il canale Nievolina non furono contestuali alla deviazione della Nievole per incuria – o interesse personale – del marchese Bartolommei. L’inaridimento estivo dell’alveo del Salsero ebbe come conseguenza l’ammorbamento dell’aria a causa dell’imputridire delle acque salse e sulfuree nelle zone basse; a questo furono attribuite le funeste epidemie che si protrassero dal 1745 alla fine del 1747, causando nella sola cura di Pieve a Nievole – che allora contava 2000 abitanti – 238 morti e oltre 500 contagiati.
Solo nel 1748, d’autorità e a spese del marchese, vennero eseguite le opere necessarie (tutt’ora esistenti) ad inviare parte delle acque della Nievole fino al Salserino e al Salsero, attraverso il canale della Nievolina e poi fino al Padule utilizzando l’antico canale detto di messer Alamanno».
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