«Alia non può continuare a prendere decisioni passando sopra ai territori. Chiarisca la questione della sede di Firenze per la quale diciamo fin da subito di essere contrari e mantenga, potenziandoli, i propri uffici sul territorio». Così interviene il sindaco Alessandro Tomasi a seguito di quanto emerso nell’incontro di fine marzo tra i sindacati e l’Ad di Alia nel quale – riferiscono Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel –  “è stata comunicata la volontà di procedere all’acquisto di un immobile in via Lungarno Colombo a Firenze, ex sede Enel, per trasferire lì la sede legale e amministrativa dell’azienda, con lo scopo di accentrare varie funzioni, a oggi presenti nelle sedi territoriali di Firenze, Prato, Pistoia ed Empoli”. 

«Si continua a procedere con la logica dell’accentramento che – dice il sindaco - impoverisce il territorio di servizi pubblici e che, soprattutto, non ha ancora dimostrato (e di casi ce ne sono molti) di produrre efficientamenti e risparmi. Nell’azienda di servizi pubblici che nasce dalla fusione (Alia) ci sono lavoratori di tutti i territori che verrebbero spostati, e il rischio è addirittura quello che siano via via sostituiti con cooperative di servizi e personale a minor retribuzione. Lo spostamento, inoltre – conclude il sindaco - non avrebbe alcun vantaggio logistico».