Il segretario prvinciale del sindacato d polizia Coisp interviene sull'asssenza di un dirigente al locale commissariato. 
 
"Con l’imminente arrivo datato 30 maggio prossimo del nuovo reggente del commissariato di pubblica sicurezza di Montecatini Terme, il vicequestore della polizia di Stato, Gaetano di Mauro, questa organizzazione sindacale vuole cogliere l’occasione per augurare alla nuova autorità di pubblica sicurezza del centro termale, un insediamento che possa concretizzarsi sotto i più favorevoli e benevoli auspici.

La soddisfazione per la scelta effettuata dal dipartimento del dott. Di Mauro a ricoprire il ruolo di importanza significativa ed al contempo di delicatezza unica di dirigente della struttura del commissariato termale, ci deriva dalla consultazione della innegabile e vastissima preparazione professionale a 360° che si evince dal c.v. dello stesso, costruito durante gli anni di servizio nei numerosi reparti e in tutte le specialità della polizia di Stato.

L’appagamento e la serenità di sapere che il commissariato di Montecatini Terme si troverà tra pochissimi giorni nelle mani più che capaci del vice questore Gaetano Di Mauro ci tranquillizza non poco, indirizzando inevitabilmente i nostri pensieri e le nostre preoccupazioni verso la situazione dell’altra struttura di pubblica sicurezza di Pescia.

Malgrado la nota stilata dalla segreteria nazionale di questa organizzazione sindacacale datata 3 febbraio all’indirizzo del dipartimento della pubblica sicurezza, dove nell’oggetto stesso veniva messo in risalto la problematica di grave carenza di personale e della ancor più grave e “assordante” assenza di un dirigente della struttura pesciatina dagli inizi del mese di ottobre 2021, ovvero dalla promozione ed inevitabile partenza di Floriana Gesmundo, la risposta solerte del dipartimento sopra citato, datato 12 aprile, non poteva farci rasserenare molto.

Tant’è, sebbene dalla lettura del contenuto si possa evincere che venga gettata una luce, ancorché non di intensità accecante, sul fronte della carenza del personale, grazie ai nuovi innesti di forze fresche al commissariato di Pescia, dall’altro canto, comunicando che la situazione della mancanza di un dirigente venga costantemente monitorata, di fatto, a tutt’oggi, lo “statu quo” non ha sollevato il personale della struttura pesciatina dalla sensazione angosciante di prestare il proprio servizio, scevri di una guida in loco, di una figura a cui fare riferimento quotidianamente e nell’immediato, di un dirigente a cui far capo nella buona e nella ahimè, cattiva sorte.

Ci auguriamo un celere e positivo epilogo sull’incognita dirigenziale di Pescia".