Le gesta di Franco Bitossi come ciclista professionista sono note già da tempo,manon tutti sanno che,”in vecchiaia”cuore matto si è dato allo sport agonistico dellebocce tesserandosi per la Bocciofila Campigiana di Campi Bisenzio(FI) partendodalle categorie inferiori per arrivare nell’elitè della categoria A,l a massima categoriadi questo sport.

Nel frattempo ha conquistato il titolo Italiano nella specialitàIndividuale della categoria C(over 60)distinguendosi sempre e dovunque sia per lasua capacità tecnica,sia per la correttezza in campo ed il suo rispetto dell’l’avversario di turno.

La specialità Raffa,lo sport delle Bocce da lui praticate,vienegiocato nella stragrande maggioranza della penisola ed ha circa 100.000tesserati,seguita numericamente dal settore Volo con circa 15.000 appassionati,perfinire alla Petanca,di ispirazione Francese, con numeri più ridotti.Dalle nostre parti,inToscana,solo il comitato di Massa e Carrara pratica il sistema Volo,in compagnia conil Piemonte e la Liguria.Il nostro Franco proveniva dalla Raffa ,giochilocali,cosidetta a “striscio” giocata nelle province di Firenze e Pisa con due societàanche nel nostro Comtato Pistoiese rappresentate dalla Ferruccia edall’Aglianese.

Questo gioco ha proprie regole, molto semplici, e si giocava già altempo degli antichi Romani su corsie di gioco in terra battuta con sponde lateralimolto alte e con la bulletta a fine corsia che sostituisce il pallino in caso che questiesca dal campo di gioco.Orbene Bitossi era ed è campione anche in questa disciplinasportiva che come la Raffa è affiliata al CONI Nazionale ed è tra le federazioni conil maggior numero di tesserati a livello Italia,superata solo da poche come il calcio-pallacanestro,atletica e così via.Tornando al personaggio Bitossi ,nativo diCarmignano,settantenne residente ad Empoli,è d’obbligo sottolineare le tappe piùimportanti della sua carriera ciclistica(dal 1961 al 1978). che annovera 21 tappe vinteal Giro d’Italia,4 al Tour de France ,due giri di Lombardia e poi medaglia d’argentoai campionati del mondo su strada a Gap nel 1972,terzo ai campionati del mondo del1977.

Memorabile la sua volata finale,a Gap, nel 1972,superato a pochi metri daltraguardo dall’altro azzurro Basso , questo episodio gli lasciò l’amaro in bocca permolto tempo ed ancora oggi,dopo tanti anni , preferisce non ricordarlo.Ma il prodeFranco,da sportivo forte e coraggioso,ebbe la capacità di concludere brillantementela sua carriera agonistica , vincendo nel 1978 anche il titolo Italiano diciclocross.Concludendo ,coloro che conoscono da vicino Bitossiapprezzano,sicuramente,le qualità positive di questo “Toscanaccio”attualmente uomo-immagine del movimento delle bocce agonistiche Italiane,sport pulito che non halimitazioni mediche e che fa bene a tutti,ragazzi ed ultra novantenni.