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Passata e' la tempesta ,
Odo augelli far festa. . . -

No invece non odo piu' niente .

Che fine hanno fatto i kilometrici pipponi?

In redazione e' tornata la pace ? Vi siete chiariti ?

Gabriele .....
ATLETICA

Negli ultimi tempi ha messo assieme 2 medaglie d’oro nei 200 metri e 400m e una d’argento nei 100m M85 ai Campionati Italiani Fidal.

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IPPICA

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Raccontami un libro, di Ilaria Cecchi.

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di Sissy Raffaelli

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PISTOIA
Museo Marini, Amici della politica: "Siano fatti velocemente lavori di adeguamento per riaprire il Tau al pubblico"

11/12/2023 - 8:53

Gli Amici della politica intervengono sul "caso" Museo Marini.

 

"Nelle scorse settimane l’opinione pubblica è stata informata dagli organi di stampa della decisione del prefetto di Pistoia di commissariare la Fondazione Marino Marini. Il provvedimento è arrivato dopo alcuni anni di contestata gestione della Fondazione, ritenuta responsabile, fra l’altro, della completa chiusura del museo pistoiese e della sospensione di ognievento o attività divulgativa e formativa.


Ciò nonostante, in questi anni di chiusura al pubblico del Museo Marino Marini, a Pistoia, è divenuto ancor più evidente quanto il patrimonio materiale e immateriale dell’artista sia stato fatto proprio dai cittadini pistoiesi. Di fronte al museo chiuso e nella città si sono svolti incontri, manifestazioni, performance, raccolta di firme; si è costituito un comitato di cittadini, Nessuno tocchi Marino, per chiedere il rispetto dell’eredità morale dell’artista alla città. Anche l’associazione Amici della Politica ha riflettuto sulla vicenda avvalendosi del decisivo contributo di Claudio Rosati e, dopo i recenti importanti sviluppi, ha formulato le seguenti valutazioni.
 

Riaprire il Tau

C’è ancora chi ricorda l’emozione della signora Marina, Mercedes Pedrazzini, quando la prima volta visitò con il sindaco Renzo Bardelli l’ex convento del Tau che avrebbe ospitato il Centro di documentazione dell’opera di Marino Marini e il Museo Marino Marini.


Si è discusso in questi ultimi anni se quella sia stata la scelta giusta, ma non si è considerato abbastanza il contesto in cui avvenne. A nostro avviso fu una scelta coraggiosa dell’amministrazione comunale per rispondere, con l’immediatezza necessaria, all’interesse e alla generosità della signora Marina che, per proseguire nell’intenzione del marito di associare, anche simbolicamente, la conclusione della sua vita con la città dove era nato, voleva donare a Pistoia un cospicuo patrimonio di opere da destinare a un centro che promuovesse la conoscenza e lo studio del Maestro. L’amministrazione comunale acquisì l’edificio da un’asta giudiziaria dopo averne mutato la destinazione in funzioni culturali. L’allestimento fu seguito da Bruno Sacchi, un architetto di fiducia di Marino e dalla stessa signora Marina che, negli anni successivi, prenderà la residenza a Pistoia proprio a poche centinaia di metri dal museo.


Nei mesi scorsi, nell’ambito di una vivace discussione pubblica che ha coinvolto le istituzioni e le associazioni cittadine, si è ipotizzato di realizzare un nuovo museo nell’ex convento di San Lorenzo e di trasferire le opere, in attesa di inaugurare la sede, in spazi di Pistoia Musei. Si tratterebbeprobabilmente di una destinazione prestigiosa e interessante, ma i tempi di realizzazione, sempre che si trovi il consenso necessario sull’ipotesi, priverebbero ancora a lungo la fruizione pubblica delle opere.


La stessa destinazione provvisoria di queste richiederebbe un investimento di non poco conto che potrebbe più proficuamente essere rivolto ai lavori necessari all’adeguamento alle norme di accesso del pubblico al Tau che rimane un edificio di proprietà comunale.


Del resto, un museo non è solo esposizione ma anche e, soprattutto, come mette in evidenza la nuova definizione di museo dell’International Council of Museums, luogo di relazioni, spaziopolifonico. Il Tau ha dimostrato nella sua vita di essere un luogo aperto alla città e alla riflessione sulla contemporaneità. E’ una memoria preziosa da conservare anche per futuri investimenti. L’associazione pertanto propone, in accordo con quanto richiesto da altri organismi e personalità cittadine, che si effettuino rapidamente i lavori di adeguamento alle norme della sicurezza per riaprire al pubblico la sede del Tau dove accompagnare, eventualmente, la discussione pubblica su un nuovo museo.

 

Due città, due musei, un patrimonio

Il recente commissariamento della Fondazione offre anche una occasione per una riflessione più generale ed ambiziosa riguardo la valorizzazione della figura di Marino Marini che, insieme a Pablo Picasso, è uno dei pochi artisti ad avere più musei dedicati alla sua opera. La presenza di un museo a Firenze e uno a Pistoia non è uno spreco, ma può essere una risorsa se i due centri operano in costante sinergia. La Regione Toscana sostiene, anche con contributi finanziari, la costituzione di sistemi museali, territoriali o tematici. Potrebbe essere valutata pertanto la possibilità di realizzare un sistema, anche con altre istituzioni, nel quale i due musei, pur conservando la loro autonomia, potrebbero condividere attività e progetti. Peraltro il sistema potrebbe agevolarli nel conseguimento del riconoscimento di musei di rilevanza regionale, preludio all’ingresso nel sistema museale nazionale, che al momento non hanno.


Gli stessi dati del pubblico suggeriscono che attività comuni potrebbero aumentare il loro grado di attrazione. Si tratta, peraltro, di due musei vicini alle stazioni ferroviarie e quindi facilmente raggiungibili entrambi, a esempio, dalle classi scolastiche. Nel 2015 – è uno dei pochi anni confrontabili – il “Marini” di Firenze ha avuto 18.598 visitatori e quello pistoiese 8,970. Fatte le dovute differenze tra le due città, soprattutto in termini di flussi turistici, si può dire che si tratti di dati equivalenti. Nessuno dei due musei avrebbe alcunché da perdere da attività in comune. 
 

A Pistoia con Marino: un itinerario in città

Nell’ambito di questo dialogo, Pistoia si può distinguere ancor più come la città di Marinoallestendo un itinerario sulla sua biografia e la sua opera. Si consideri che al di fuori del Tau sono presenti una ventina di opere del Maestro nelle collezioni di Palazzo Fabroni e Palazzo de’ Rossi.


Un itinerario con squarci sulle predilezioni del Maestro nella città: dalla testa ricciuta di basalto sulla facciata del palazzo comunale all’insegna in marmo di Pistoia del 1494, nella sala Maggiore del palazzo. Un itinerario vivo, con un centro che documenti visivamente l’intera opera dell’artistae con attività rivolte a ogni fascia di pubblico riprendendo il filo di quelle avviate nel tempo e che hanno portato generazioni di bambini e bambine pistoiesi ad avvicinarsi ai linguaggi dell’arte moderna tramite i cavalieri e i giocolieri di Marino. Non qualcosa di temporaneo in attesa di una riapertura ma una possibilità in più per quando lo riavremo attivo.


Un’azione di educazione al patrimonio doverosa per chi ha la responsabilità diretta dell’eredità che ci è stata lasciata. In questo caso non ci sono vincoli da rispettare, né piani antincendio da attuare.


Si può fare, subito".

Fonte: Amici della politica
 
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