Prodotti della nostra terra- Il fagiolo di Sorana.
 
 La notorietà del fagiolo di Sorana è documentata già da molti anni,infatti si parla che il compositore pesarese Gioacchino Rossini,appezzandone le caratteristiche,scrisse al suo amico compositore pesciatino,Giovanni Pacini,che desiderava essere pagato come compenso del suo lavoro per la revisione di alcune partiture, non in moneta ma con una buona scorta di fagioli di Sorana che per lui avevano maggiore valore dei soldi..Il terreno su cui viene coltivato il fagiolo di Sorana è ricco di sabbia e ghiaia e copre alcuni ettari lungo il torrente Pescia Maggiore,si tratta del “ghiaretto”suolo di natura alluvionale sito sul margine sinistro del corso d’acqua costituito da alcune lingue di terra su cui vengono piantati i sostegni per farlo rampicare.Il fagiolo è un cannellino particolare ,piccolo e dalla buccia sottilissima,la forma schiacciata quasi piatta,pieno di sapore viene coltivato tra la zona di Ponte di Sorana e quella di Ponte di Castelvecchio,ma si coltiva anche lungo l’altro ramo del torrente Pescia fino al mulino di Stiappa.

Che si tratti di cosa seria lo dimostra il fatto che i vari produttori  devono essere iscritti in un’apposito elenco  e sono tenuti a fornire tutti i dati richiesti  come garanzia della tracciabilità,infatti detto fagiolo ha ottenuto l’indicazione geografica protetta(IGP) ed è inserito nell’albo comunitario dei prodotti tipici Europei,la produzione annuale,della quindicina di produttori si aggira intorno ai 60 quintali ,ma ,la domanda nasce spontanea,che cosa ha di speciale questo fagiolo?

Come tutti i legumi ha un’alto valore energetico,un considerevole contenuto proteico ed un discreto apporto di sali minerali,inoltre quelli secchi contengono circa il 23% di sostanze proteiche superiore alle proteine dei cereali,ma inferiore a quelle di origine animale.Vengono seminati durante l’ultima luna di maggio e la raccolta avviene tra agosto e settembre,raccolta fatta esclusivamente a mano,poi si lasciano seccare al sole per 3-4 giorni e quindi si conservano in appositi contenitori con l’aggiunta di pepe in grani,radici di valeriana e foglie d’alloro.A questo punto il più è fatto e non rimane che augurare a tutti ,un Buon Appetito!!
 
 Torre Giovanni