Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Dal 21 al 24 novembre va in scena la prima tappa della fase eliminatoria della Ibsa NextGen Cup 2025.
Le statistiche rappresentano gli ingredienti dei record e ogni primato dà vita a tantissime curiosità.
As Estra Pistoia Basket 2000 comunica che, in occasione dell’ultima assemblea del consiglio di amministrazione del club, è stato ratificato l’ingresso di una quinta persona che ricoprirà il ruolo di consigliere.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con il pivot Luka Brajkovic.
As Estra Pistoia Basket 2000 è lieta di annunciare la firma dell’accordo, fino al 30 giugno 2025, con l’ala/pivot americana, con passaporto lettone, Andrew Smith.
Va in scena in prima regionale venerdì 23 febbraio, alle ore 20.45 al Piccolo Teatro Mauro Bolognini, nell’ambito della Stagione “La via del Funaro” di Teatri di Pistoia (e il 22 e 23 febbraio, in mattinée per gli studenti nell’ambito del progetto “A scuola di Teatro), Romeo e Giulietta opera ibrida, di Maurizio Patella, con Luigi Aquilino, Mariano Arenella, Erica Camiolo, Elena Ferrari, Claudio Pellerito, Alberto Pirazzini, Matteo Sangalli.
Che cosa sarebbe accaduto se ci fossero stati i cellulari nella Verona del 1300? Come li avrebbe utilizzati alla fine del 1500 William Shakespeare nel suo testo e dal vivo, a teatro? Certamente ne avrebbe dovuto tenere attentamente conto così come oggi, nella platee e nelle case si prende atto che si tratta di oggetti – estensioni delle nostre esistenze, da cui si fa fatica a staccarsi anche durante il tempo di uno spettacolo, che orientano le nostre scelte e la percezione della realtà.
In Romeo e Giulietta, l’opera originale due bande rivali di adolescenti lottano e si uccidono con delle armi vere e alla fine i protagonisti si suicidano. Nello spettacolo – vietato ai minori di 14 anni, al quale è necessario portare il proprio smartphone con auricolari – i personaggi non usano spade o pistole, ma semplicemente hanno in mano un telefonino che usano impropriamente come un’arma. Si è provato a immergere i protagonisti della più nota storia di amore tragico di tutti i tempi nella cronaca nera dei giornali, nelle chat, nei selfie, in quel mondo di adolescenti fatto di zainetti, challenge e cyberbullismo. Sono stati mischiati i linguaggi: quello teatrale e quello degli smartphone, dove reale e virtuale sono sullo stesso piano, dove ci si parla di persona quanto da uno schermo, dove un emoticon fa la differenza e gli abbracci, quando ci sono, stupiscono perché “veri”. È un mondo in cui gli eventi, anche la condivisione di un video, possono finire per stritolarti. Giulietta conosce Romeo ad una festa organizzata da suo padre, l’Ingegner Capuleti, in occasione del lancio della piattaforma virtuale “Heaven”. I due giovani si conoscono e si “riconoscono” nelle loro paure e nelle loro fobie. Romeo quelle legate al sesso. Giulia quelle legate al cibo e all’autolesionismo. L’amore, in questa storia, nasce così. E poi con una condivisione: Giulietta invia a Romeo un video dove mostra i tagli che si infligge. Un video innocente: lei, quasi nuda, imbarazzata e purissima, sorride in camera, felice di aver trovato qualcuno a cui mostrare la parte più intima di sé. Romeo torna dai suoi amici Mercuzio e Benvolio – sempre più immersi nella spirale autodistruttiva delle challenge estreme – e mostra loro il video di Giulia. I due gli strappano il telefono e lo condividono sui social. “Perché l’hai fatto, Mercuzio?” urla Romeo. “Non lo so, per provare.” Poche ore e il video diventa virale, si scatena l’odio degli haters, centinaia di migliaia di visualizzazioni. Giulietta disperata si trincera in camera sua. Suo padre, convinto che quella condivisione sia un tentativo del padre di Romeo – il Montecchi – di rovinargli definitivamente la reputazione, convince istituzioni e forze dell’ordine che questi sia un deviato, un soggetto pericoloso, che ha plagiato sua figlia e che merita un castigo esemplare.Ormai il meccanismo è scattato e non lascerà scampo a nessuno. Intanto in città si scopre che un’intera generazione di adolescenti è da tempo coinvolta in una chat degli orrori. È la fine.Per i “nati sotto una cattiva stella” non c’è fuga che possa salvarli, posto dove nascondersi. Non rimane che una tragica scelta, da prendere nella solitudine della propria cameretta alla luce di uno smartphone.
In Romeo e Giulietta Opera Ibrida lo smartphone è anche il deus ex machina. Indiscusso protagonista della grande rivoluzione antropologica di fine millennio, in questo spettacolo è stato deciso di introdurlo nel rapporto col pubblico: lo spettatore non viene solo invitato, bensì “obbligato” ad usarlo, invece che proibire di usarlo come normalmente avviene. Chi guarda, dotato del proprio telefonino e cuffie sceglie chi spiare, quale ramo della storia seguire, cosa escludere, è complice attivo in una vicenda che esplode attorno ad un video condiviso tra migliaia di haters sconosciuti. Gli attori e le attrici reciteranno alcune scene in spazi non visibili e saranno seguiti da cameramen e trasmessi in diretta streaming. Il palco non è più solo di fronte alla platea, ma nei camerini, nei corridoi, negli edifici e le strade attorno al teatro. Lo spettatore sfonda la quintatura e guarda dove prima non era possibile guardare, ha quella stessa sensazione di controllo che proviamo ogni giorno accarezzando il nostro smartphone. Siamo apparentemente ovunque, in contatto con tutti. È davvero così?
Lo spettacolo fa parte del percorso dedicato al pubblico sotto i 30 anni Dream and Drama, che con Giovani Giovani Card Teatri di Pistoia e Carta dello Studente della Toscana garantisce l’ingresso a € 8. Per Romeo e Giulietta Opera Ibrida biglietti a € 8 anche accedendo al sito Play the culture di Unicoop Firenze.