Un nostro lettore, Leonardo Sensi, ci scrive questo intervento su trasporto pubblico locale e ferrovie.

"Scrivo per portare a conoscenza della situazione dei trasporti tra Monsummano, Montecatini e Pescia che devono affrontare quotidianamente studenti e pendolari.

Mio figlio frequenta il quarto anno all'Istituto cartario "Marchi" di Pescia. Vivendo a Monsummano il primo anno optammo di mandarlo con il pullman ma era un'odissea: per coprire i 15 km di distanza ci voleva quasi un'ora e per essere a scuola in tempo era costretto a prendere il pullman intorno alle 7 del mattino, per non parlare del ritorno che lo costringeva a arrivare a casa spesso a pomeriggio inoltrato.

Essendo la scuola di fronte alla stazione ferroviaria abbiamo deciso dal secondo anno in poi di mandarlo con il treno accompagnandolo alla stazione di Montecatini Terme-Monsummano. La problematica dei treni però sono gli orari, soprattutto la mattina. I treni per poter essere in tempo utile a scuola sono o alle 6.55 e ovviamente è troppo presto o alle 7.59 che in teoria dovrebbe arrivare alle 8.08. Il problema è che questo convoglio è spesso in ritardo per cui capita praticamente ogni giorno che l'ingresso a scuola di mio figlio avvenga a lezione iniziata, al punto che se ha un compito in classe alla prima ora lo dobbiamo accompagnare per non correre rischi.

A ciò si aggiunge tante volte un problema non dipendente dalle Ferrovie ma che è sistematico. Sul treno salgono persone poco raccomandabili che causano spesso problemi: è capitato più di una volta che ci sono stati atti incresciosi tipo aggressioni a controllori o molestie a ragazze che hanno richiesto interventi da parte delle autorità causando ritardi, mentre stamattina è successo che qualcuno, che evidentemente nella vita ha poco da fare se non causare problemi, si sia divertito a tirare il freno a mano di emergenza lontano dalle stazioni bloccando il treno una decina di volte e quindi mio figlio come altri studenti è arrivato alla seconda ora, come sicuramente molti pendolari sono stati costretti a tardare l'ingresso al lavoro.

Essendo figlio di ferroviere so che gli orari non sono fatti a caso ma studiati su tremila variabili, ma fra i fruitori più importanti della rotaia ci sono gli studenti e sono diversi che dalle altre città della Valdinievole si recano nelle scuole pesciatine. Lasciare un buco di più di un'ora (dalle 6.55 alle 7.59) in quella fascia oraria è troppo. Bisognerebbe che chi può delle istituzioni sensibilizzasse Trenitalia a anticipare di una decina di minuti il secondo convoglio.

Altra problematica anche se limitata a pochissimi casi l'anno è quando i ragazzi escono a mezzogiorno. Il primo treno utile lo hanno alle 12.51 seguito da uno alle 13.09, non sarebbe possibile studiare di anticipare il primo non lasciando un buco così ampio? Purtroppo non essendo previsto il raddoppio fra Montecatini e Pescia non si può nemmeno sperare in futuro in un incremento delle corse.

Per quanto riguarda incivili e, scusate la franchezza, delinquenti, queste persone oltre che sui treni spesso creano problemi anche alle stazioni di Montecatini e Pescia. Più di una volta alcuni ragazzi e ragazze si sono visti chiedere soldi con insistenza e sono stati vittima di vere e proprie aggressioni. Sarebbe il caso che a certe ore le stazioni fossero più presidiate pur comprendendo le carenze di organico delle forze dell'ordine.

Per quanto riguarda i bus trovo anacronistico che per coprire la distanza di 15 km fra i tre centri più importanti della Valdinievole ci voglia quasi un'ora con autobus pieni stile carri bestiame che spesso nemmeno si fermano alle fermate previste essendo stracolme. Anche qui intervenire con Autolinee Toscane per incrementare le corse non sarebbe affatto una cattiva idea.

Scusandomi per la prolissità e ringraziandovi per l'attenzione vi saluto cordialmente".