Si è conclusa con un risultato altamente soddisfacente, la stagione agonistica di Mattia Giannini e Roberta Papini.
Settimane di grande impegno per la Silvano Fedi, impegnata sia in gara che in campo organizzativo.
L’ultimo dei tre appuntamenti, il Rally Città di Pistoia, ha chiuso l’annata con grande soddisfazione, dopo le dispute dei rallies “Valdinievole” e “Abeti”.
Nonostante la concomitanza con la Firenze Marathon un buon numero di partecipanti ha preso parte all’edizione numero 31 del ‘’Trofeo Contea delle Cerbaie’’.
Acqua dell'Elba Nico Basket - Pallacanestro Femminile Prato 77-57
Due vittorie e tre sconfitte nel bilancio dell’ultimo weekend del Pistoia Basket Junior.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 annuncia di aver raggiunto un accordo fino al 30 giugno 2025 con l’ala Maurice Kemp Junior. Il giocatore indosserà la maglia numero 9.
A.S. Estra Pistoia Basket 2000 comunica di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto con l’ala americana Elijah Childs.
Raccontami un libro – Consigli di lettura di Valentina.
Inaugurazione sabato 23 novembre alle 17.
Dopo 10 anni dalla sconfitta subita a Montecatini (1315) dai guelfi fiorentini ad opera della coalizione pisana-lucchese,l ’orgogliosa Firenze decise di riprendersi la “rivincita” contro gli odiati nemici ghibellini e lo fece ingaggiando il condottiero spagnolo Ramon de Cardona, già al servizio del Papa.
I Guelfi contavano su un’esercito di 15.000 fanti e 2500 cavalieri, mercenari in gran parte tedeschi e francesi ,di contro la coalizione lucchese era inferiore nel numeri dei fanti rispetto ai fiorentini ma aveva un numero di cavalieri pari ai nemici, di cui 800 giunti anche da Milano capitanati da Azzo Visconti.
La scintilla che mosse i fiorentini alla riscossa, fu la presa di Pistoia da parte lucchese, presa voluta ed agevolata da Filippo Tedici,signore della città al quale Castruccio ,in segno di riconoscenza, concesse in sposa la figlia Dialta.
L’esercito fiorentino occupò il castello di Altopascio, dopo un’assedio di 20 giorni, le truppe lucchesi si ritirarono sulla collina di Vivinaia(oggi Montecarlo) in attesa dei rinforzi del Visconti che tardava ad arrivare perchè, prima di partecipare alla battaglia, voleva essere pagato con i 25.000 fiorini d’oro pattuiti, Castruccio prese tempo,affidando Azzo,t ra l’altro giovane di bell’aspetto, alle cure di giovani donne lucchesi tra cui, si dice, la moglie dello stesso Castruccio.
L’esercito Fiorentino ,a causa dell’insalubrità della piana paludosa (lago di Bientina), decise di spostarsi verso la zona del monastero camaldolese di Badia Pozzeveri, ma anche questo luogo risultò inadatto e si pensò di andare verso Porcari, ma non ci furono i tempi perché Castruccio, che seguiva tutti i movimenti dei nemici dall’alto della rocca del Cerruglio (Montecarlo), decise un’improvviso e repentino attacco contro la fanteria fiorentina che,pur battendosi con coraggio, fu sbaragliata dalla sua potente cavalleria ed in poco più di 1 ora di combattimento vennero uccisi circa 5000 guelfi, mentre le perdite ghibelline furono stimate sulle 300 persone.
I prigionieri, a migliaia, tra cui il comandante Ramon de Cardona furono incatenati e portati a Lucca con la richiesta di molti fiorini d’oro per la loro liberazione. Il Castracani, dopo questo nuovo successo, ottenne onori e gloria dall’imperatore Lodovico il Bavaro, suo amico personale, che lo nominò Legato Imperiale per l’Italia, punto di riferimento di tutti i ghibellini Toscani ma tutto questo terminò dopo 3 anni (1328) a causa della sua morte dovuta a febbri malariche contratte dal lungo assedio,s otto le mura di Pistoia, per riprendere la signoria di questa città.
Si spense nella fortezza personale ”Augusta”, centro del suo potere edificata, pare, su progetto di Giotto, nel luogo dove oggi si trova il palazzo Ducale sede della Provincia) in piazza Napoleone a Lucca.
Ricordo che, dopo 686 anni da questa battaglia, esiste ancora un’interesse storico tutto da scoprire, infatti dal prossimo mese di luglio, durata 6 settimane, inizieranno gli scavi archeologici nella zona della chiesa della Badia, luogo dell’accampamento fiorentino, questo con il duplice scopo di ritrovare sia reperti precedenti l’attuale Badia, sia quelli che si riferiscono a questa specifica battaglia tra cui la fossa comune che, presumibilmente, contiene le numerose vittime.
Gli scavi saranno effettuati dal dipartimento di Paleopatologia dell’Università di Pisa in collaborazione con il dipartimento di Antropologia della Ohio State University (USA).