Fortina Bruno Pinochi Roberto

LA VILLA FORINI-LIPPI

Il nome con il quale la villa attuale sede della biblioteca comunale di Montecatini è conosciuta, cioè Forini-Lippi, ha sostituito a partire da metà secolo XIX l’appellativo che l’aveva contraddistinta per oltre duecento anni. Nel 1600 infatti, la villa già esistente era denominata di Bravieri, probabilmente per un toponimo ancora più antico del luogo dove era sorta in vicinanza del torrente Borra. La proprietà della villa passò all’inizio del 1700 alla famiglia Marzichi, nobili fiorentini, che acquistò il complesso residenziale da Andrea di Carlo Medici, e in seguito al Dottor Antonio Banti verso il 1810. Ancora nella registrazione di un catasto, quello leopoldino del 1825, una intera Sezione della Comunità di Montecatini, la F , era denominata BRAVIERI, e si riferiva ai terreni circostanti la villa fino alla Marruota. La villa era definita ampia 7195 mq. l’oratorio annesso 90 mq., vi erano poi elencati orti, tre case coloniche, un’ontaneta, una peschiera di 390 braccia quadre.
Alla morte di Banti, nel 1839, la villa fu ereditata dai suoi tre figli Vittorio, Leopoldo e Scipione. Il 1 febbraio 1859, il farmacista fiorentino Emilio Forini, che era già proprietario di vasti poderi nella zona termale e dell’acqua denominata Fortuna, con annessa elegante fabbrichetta per i curisti, acquistava sia la villa che i poderi relativi dai fratelli Banti. Il prezzo fu di 18.500 scudi fiorentini, e comprese oltre alla villa sei poderi denominati Pineta, Bravieri, Tettoia, Orto, Cappella e Vinaia.
Sposatosi con la marchesa Lippi, il Forini assunse il doppio cognome che trasferì al proprio figlio Guido. Costui abitò molto spesso a Montecatini nella sua villa, e fece frequentemente parte anche del Consiglio Comunale almeno fino ai primi anni del 1900.