MONTEFALCO 10 ANNI DOPO
 
La straordinaria affermazione conseguita dal Sagrantino di Montefalco nel corso delle recenti finali per la nuova edizione della Guida ViniBuoni d’Italia Touring Editore mi fornisce lo spunto per una riflessione. Nel 2001, dunque appena 10 anni fa, erano soltanto una dozzina i vini prodotti nella zona che poteva contare su una superficie vitata di circa 150 ettari (oggi attestatasi a 700) con densità di impianto prevalenti ancora intorno ai 2.500/3.000 ceppi per ettaro. Il Sagrantino iniziava a vivere una nuova stagione di respiro internazionale grazie soprattutto all’apporto di un innovatore come Marco Caprai (Cantina Arnaldo Caprai), protagonista di una rivoluzione anzitutto agronomica che parte negli anni ’90 con nuovi vigneti piantati ad alta densità (anche 7.000 ceppi ad ettaro) ed una ricerca del massimo equilibrio nell’allineamento fra la maturità degli zuccheri e quella dei polifenoli. L’obbiettivo, per chiunque voglia misurarsi con questa varietà, era e rimane quello di “civilizzarne” la poderosa carica tannica. Giampaolo Tabarrini, giovane e dinamico vignaiolo di Turrita, ha radunato presso la propria cantina 10 dei quei 12 Sagrantini per una retrospettiva di grande fascino. Le considerazioni di ordine tecnico, sviluppate sapientemente da Leonardo Valenti, Emiliano Falsini ed Attilio Pagli, si sono intrecciate con le impressioni degli stessi produttori (da Omero Moretti, allora alla sua prima vendemmia, a Guido Guardigli, oggi Presidente del Consorzio), oggi sicuramente più consapevoli del potenziale evolutivo dei loro vini. Alcuni di quei 2001 si sono rivelati in grande forma, diversi nell’interpretazione (dalle “mezze tinte” di Adanti fino alle “tinte forti” del 25 Anni di Caprai, passando per la succosa reattività di Tabarrini) ma compiuti nel disegno. Le esitazioni riscontrate in altri bicchieri vanno considerate come passaggio ineludibile verso una focalizzazione che oggi può considerarsi patrimonio diffuso. Provare per credere, i 2007 di Antonelli, Di Filippo e Tabarrini (Campo alla Cerqua), nonché il Colleallodole 2008 di Antano ed il Collepiano 2008 di Caprai, i Sagrantini che hanno primeggiato nelle nostre degustazioni conseguendo la Corona (www.vinibuoni.it).          

Guido Ricciarelli