Si è conclusa con sei patteggiamenti, quattro rinvii a giudizio e due posizioni stralciate l'udienza preliminare che si è tenuta ieri mattina davanti al gup Roberto Tredici.

Si tratta del primo passaggio della cosiddetta inchiesta "Doubtfire", partita nell'ottobre scorso, che indaga su un presunto giro di false regolarizzazioni di clandestini.

Sentenza di patteggiamento di 1 anno e 4 mesi e 4000 euro di multa per Sara Botarelli, 25 anni, di Montemurlo, segretaria nello studio commerciale Ceed di Prato, accusata di aver partecipato all'associazione a delinquere; un anno e 8 mesi per Alfredo Maddaloni, 48 anni, di Pieve a Nievole, ritenuto colui che provvedeva a realizzare le false documentazioni, difeso dall'avvocato Gianfranco Tiengo; un anno e 4 mesi per Natalina De Masi, nata a Foiano di Val Fortore (Benevento) nel 1954 e residente a Ponte Buggianese; un anno e 4 mesi per Yuchua Mu, alias Sofia, nata in Cina nel 1970 e residente a Prato (reclutatrice di cinesi clandestini); un anno e 4 mesi per Jian Hu, alias Angelo, nato in Cina nel 1971 e residente a Prato (reclutatore di cinesi); un anno e 4 mesi per Antonio Zullo, nato a Serravalle Pistoiese nel 1955 e residente a Monsummano (reclutatore di falsi datori di lavoro). 

Il processo si aprirà il 12 dicembre.

Gli imputati sono Paolo Betti, commercialista nato a Pisa nel 1970 e residente a Montecatini, difeso dagli avvocati Giuseppe Castelli e Claudio Del Rosso; Maurizio Gianni Capilongo, nato a Milano nel 1972 e residente a Monsummano, ritenuto uno dei reclutatori di falsi datori di lavoro, assistito dagli avvocati Silvia Perondi e Daniele Casciani; Massimo Rigione, nato a Napoli nel 1971 e residente a Pescia, accusato di aver reclutato clandestini da regolarizzare; Xufang Fang, nato in Cina nel 1970 e residente a Vinci, ritenuto reclutatore di cinesi clandestini che ha nominato i legali Del Rosso e Federica Pagni.