"L'impellente necessità di dare continuità al servizio di commercializzazione dei fiori e delle piante all’interno del mercato dei fiori, non giustifica dover correre un così alto rischio dal punto di vista finanziario". Va giù duro il consigliere del Partito Democratico ed ex sindaco Antonio Abenante al riguardo della costituzione di una società con statuto speciale che gestirà il servizio una volta conclusa la fase di liquidazione del Comicent. «Non abbiamo la sfera di cristallo –è il commento di Abenante-, ma sappiamo quello che la storia ci dice, ovvero che le vecchie gestioni hanno accumulato debiti e tralasciato di fare manutenzioni ordinarie e straordinarie alla struttura per i bilanci già troppo magri». «Auspico una riflessione più allargata ed a lungo termine -ha proseguito Abenante nel suo intervento. «Serve una struttura di queste dimensioni per gestire la commercializzazione del fiore?». «Il bilancio del comune di Pescia potrà sostenere eventuali perdite che la società speciale potrebbe generare visto quanto accaduto negli ultimi due anni, circa 130mila euro di disavanzo, pur con la precisa e attenta attività del liquidatore?». Sono questi i dubbi che Abenante ha sottoposto all’amministrazione e di cui l’assessore Franceschi si è fatto carico di dare una risposta. «Non si tenti di delegittimare una scelta coraggiosa come quella di garantire il servizio di commercializzazione del fiore, per riscoprire il vecchio, e evidentemente mai sopito, desiderio di trasferire nella struttura di via Salvo D’Acquisto l’Ospedale della Valdinievole».

L’assessore Franceschi ha confermato che chiederà alla Regione una proroga di 6 mesi del commissariamento, in scadenza il prossimo 30 giugno; il tempo utile per costituire la società speciale e determinare gli indirizzi della stessa «in collaborazione con le forze di opposizione» .