Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra, Italia dei Valori, Pescia Democratica esprimono il loro dissenso verso le scelte della giunta pesciatina e dichiarano che: "il risanamento non può essere fatto solamente con le tasse. No all'aumento della tariffa minima Imu e dell'addizionale Irpef.  on contenti di aver condotto il Comune di Pescia alla bancarotta finanziaria (il deficit pare essere arrivato ai 5 milioni di Euro) la giunta Marchi ora chiede che questo buco venga ripianato dai cittadini di Pescia conn l’aumento dell’IMU al 5,5 per mille invece che al 4 e con l’aumento dell’addizionale IRPEF dallo 0,5% allo 0,8%, quasi il doppio di quanto previsto ad oggi.
 Anziché programmare un piano di rientro basato sui tagli dei costi e degli sprechi che sussistono nelle maglie del bilancio comunale non si è trovato niente di meglio da fare che aumentare le imposte locali ai cittadini già tartassati da balzelli diretti e indiretti che erodono il loro reddito  peggiorandone la qualità di vita. L’aumento delle tasse locali tra l’altro graverà pesantemente sulle imprese già fortemente provate dalla crisi attuale , con il rischio ulteriore di aggravamento della situazione occupazionale! 
Incurante delle difficoltà delle persone e della povertà latente che avanza  la giunta Marchi  sta portando la città al degrado sociale, economico e culturale e cerca di farci pagare il conto aumentando IMU e IRPEF, mettendo a pagamento i parcheggi dell’ospedale e altre amenità
 !Basta con questi Amministratori imbelli che vogliono sottrarre dalle nostre tasche quello che hanno sperperato a causa della loro incapacità di governo. I cittadini di Pescia chiedono pertanto alle forze presenti in Consiglio Comunale di respingere l’aumento della tassazione locale applicando l’IMU alla percentuale minima del 4 per mille e mantenendo inalterata l’aliquota IRPEF allo 0,5%." La raccolta di firme, iniziata questa mattina in piazza, proseguirà nelle prossime settimane.